E via, si riparte con i CV….dopo un breve periodo di vacanza che comunque, causa disoccupazione, si sta allungando, ho iniziato a rispondere alle decine di inserzioni che si trovano sul web….Montagna, città, paesi, villaggi, Oriente, Occidente, disponibilità praticamente ovunque…basta lavorare….anzi basterebbe che almeno rispondessero questi rotti in culo…un semplice No, grazie la sua candidatura non è adatta alle nostre rischieste….invece, continuano a chiedere, a farti spedire e talvolta pure compilare pagine di CV e poi manco si degnano di una semplice risposta….L’unica che mi è arrivata è stata da parte di un hotel, dove non bastava loro che parlassi un ottimo Inglese, del Francese, dello Spagnolo e del Portoghese, volevano pure il Tedesco, poi se parlavi anche Tedesco ti chiedevano il Russo o il Giapponese….Per poi ritrovarsi in una qualsiasi sala dove chi lavora con te, l’unica lingua straniera che parla è l’Italiano….
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Elba
Alessio e il Francese sono arrivati secondi alla regata di Antibes….tornati, felici e sfatti….il primo ha avuto un ascesso al dente x una settimana, ho navigato con la mascellona, dice……il secondo invece, un’insolazione e febbre a 40….minchia,dico….solo loro due a bordo fino ad Antibes….io con la febbere a 38 sono a letto stecchito e non riesco neanche a muovere un dito….il lavapiatti intanto ha fatto una finta fuga….sembrava sul punto di licenziarsi dopo una discussione con la cucina, ma la miseria ha avuto la meglio….dove cazzo va senza parlare un minimo di Italiano….lo chef si dimostra sempre più bravo nei primi, anche se talvolta sotto pressione cappella….sul pesce invece non ci capisce un cazzo…ha tutta una sua idea sul daffarsi….idea da città non di mare….e qui invece. siamo al mare….
Elba
….”….Quand mchich, che in marocchino dovrebbe significare gatto, mange beaucoup, dico al lavapiatti….significa che il client mange poco…..mange pas….”…..Ride….La nostra conversazione oramai è ad un terzo di Italiano, un terzo di Francese ed un terzo, più suo che mio, di Marocchino….e avendo portato negli ultimi giorni, parecchia roba da mangiare a casa x i miei gatti randagi, vuol dire che dai tavoli ne è tornata forse troppa…..chissà, il mago dei fornelli non ha ancora trovato la formula giusta….o forse la sua bravura deve ancora esplodere….Io mi limito ad un servizio quasi meccanico, non faccio ne complimenti ne critiche sulla cucina, osservo e lascio giudicare ai miei gatti……è tutta una questione di peso….più mangiano loro e meno mangiano qui….un’equazione fantasiosa x smorzare una situazione non proprio idilliaca, ma x portare a casa lo stipendio bisogna conviverci….praticamente, un’altra stagione di merda…
Elba
La signora di cucina a fine mese si trasferisce altrove…ieri sera è arrivato un altro aiuto in prova….Alla nostra cena. davanti un bel piatto di pasta al pomodoro, ha tirato fuori delle bacchette tipiche orientali, usandole ovviamente al posto della forchetta….questa mi mancava….in quasi 40 anni di disgraziata carriera non avevo mai visto niente di simile, specialmente x chi, come me, nato a migliaia di km dal Sol levante, le bacchette le ha usate si e no in un ristorante cinese o magari x suonare la batteria con qualche gruppo del paese….I tempi stanno cambiando e così forse, pure usi e costumi….Lo chef intanto, alterna momenti nei quali emana una simpatia che mi mette subito di buon umore ad altri che ancora non riesco a decifrare….si muove e si atteggia come tanti conosciuti in passato che poi mi hanno pugnalato alle spalle….magari è meno peggio di quanto penso o forse il peggio deve ancora arrivare…Persino con i clienti non ho ancora capito del tutto i giudizi sulla cucina..,.ma la media dei soddisfatti è abbastanza alta, come pure la media dei turisti a cena, è vero anche che chi non nasce e cresce fra piatti di mare è sempre più facile da assecondare….senza togliere niente al ragazzo al quale comunque ho dato da subito massima fiducia, ma senza ricevere la giusta collaborazione….in pratica è come se mi avesse detto….questa è la mia cucina e stop….i tuoi consigli, lasciano il tempo che trovano….e come sempre dovrò solo adeguarmi….Il lavapiatti intanto ha inziato ad ampliare il proprio vocabolario….Buonasera, grazie, pane e sigaretta….poi è un misto di marocchino e francese al quale rispondo con gesti da uomo primitivo….ma è molto disponibile e finchè non avrà la padronanza della lingua, almeno lui, non romperà le palle….
Firenze 2005
Il Kosovaro era fuori di se’, aveva appena beccato un portafoglio ad un poliziotto della mobile Francese…” …Alla grazia di Arsenio Lupin..gli dico, mentre sorseggio un brodino di caffe’ d’orzo…” …Mi ha fatto sudare…risponde…teneva sempre la mano davanti, a protezione del portafoglio e mi guardava fisso…sentivo i suoi occhi incollati ai miei…senza cedere…1..2..3…alla quarta si e’ distratto un attimo e via…l’ho sfilato e giu’ dall’autobus…”…Il Sorcio mi guarda, ride, sorseggia un bicchiere di vino bianco ghiacciato…” …”…Bisogna che smetta di bere…dice..altrimenti il fegato va’ a puttane…E tu stai attento, dice al Kosovaro, o ti ritrovi a dormire con me…”..” …Non ti preoccupare, risponde, la mano, nonostante l’eta’, c’è ed e’ ancora veloce. E’ che oramai, si trovano sempre meno contanti, tanta fatica x meno di 50 euro…solo carte di credito e quelle della spesa…conad…coop….”..”…Fai una bella raccolta punti, gli dico…e ti rifai il corredo…asciugamano, accappatoio, pigiama, ciabatte…se ti beccano sei già pronto…”…Il Sorcio e’ giu’ di corda, da un paio di giorni, non si vede e non si sente con la Francesca e lei, nonostante varie chiamate al cellulare, sembra decisa a non tornare sui suoi passi….” …Dai beviamo, va là, mi dice con il suo marcato accento milanese…”..”… Grazie, rispondo, ma sono in Ramadam, post Pasquale, c’e’ chi lo fa prima e chi, come me, dopo…Ho bisogno di un periodo di depurazione, se ne riparla fra qualche settimana…” …” …Ammazza e che ti sei bevuto….dice il Kosovaro…”…Lo guardo e la mia espressione, dice tutto…il fegato…il fegato…deve riposare….Fuori piove, a dirotto, entra Sofian, con nostro stupore…In giro circolavano le voci, che aveva preso piu’ di un anno e invece e’ gia’ fuori, piu’ tranquillo di prima…..” …Sti cazzi, dico, non ti vogliono piu’, neanche a Sollicciano…” ” …Solo San Vittore, risponde ridendo, il Boss e’ il Boss…sono a piede libero, ma dovrei farcela, l’avvocato e’ ottimista, al limite qualche mese di domiciliari….dammi le Marlboro…rosse…come il fuoco…”…Offre da bere a tutti e si stupisce davanti alla mia semplice richiesta, di una coca cola…Non e’ in serata, e’ ancora avvolto da mille pensieri, saluta veloce e se ne va…Fuori continua a piovere, Max mi regala un paio di briosches, x la colazione di domani mattina, Apollo si nasconde sotto il primo tavolo, dopo l’ennesimo tuono, il Kosovaro si scola la birra appena offertagli e il Sorcio alza gli occhiali, fissando il cellulare, aspettando una chiamata, che tarda ad arrivare o che forse non arriverà più… Guarda l’ora, manca poco alle 23,00…l’ora del rientro…”… Devo andare ragazzi..fate i bravi…”..” …Ciao…Cenerentola, dico… e perdila sta’ scarpetta…”..” …Se vedemo..dice il Kosovaro…ma non là…da un’altra parte…al chiuso non respiro bene…”….”… La mano, la mano, dice il Sorcio, tienila allenata, attento all’artrosi, a una certa eta’…”…Continua a piovere e fa’ anche freddo, il rumore delle mie chiavi di casa, fa sobbalzare Apollo…”…Andiamo..vigliacco…”…mi salta addosso, come sempre…un paio di leccate e in un minuto e’ gia’ in macchina.
London 1989
Dopo aver passato la solita giornata al Mac Donald’s, mi buttavo tra Oxford street, Soho, Piccadilly, Leicester Square, x far conoscenza del centro della citta’, prima di tornare a casa a cercar di dialogare come gli Indios con il Francese ed il tedesco…Nessuno di noi parlava Inglese ed io ero l’unico che sapeva almeno quattro cazzate…il primo lavorava in un ristorante Francese, 12 ore al giorno x 6 giorni la settimana…il secondo invece ne faceva addirittura 14, in un ristorante Italiano…il tempo di un paio di cannoni e il russare si sentiva gia’ in fondo alle scale…In un anno di convivenza Jean Ive che io avevo soprannominato Francois, non era mai riuscito a fare un discorso decente in Inglese…Dopo 4 mesi, una sera, mi chiese, cosa volesse significare When…”….Affanculo, Francois…vuol dire affanculo…mi guardava stupito, gli avevo gia’ detto mille volte affanculo e sapeva che non era quella la traduzione…Affanculo francois…sì affanculo…ma è mai possibile che dopo 4 mesi non sai ancora cosa vuol dire…when…in Inglese..?…”….L’unica parola che aveva assimilato subito era…passala…tutte le sere gliela ripetevo tutte le volte che fumavamo…passala Francois…minchia…la devi passare…lui rideva ed iniziava a sparare discorsi in Francese…io avevo imparato qualcosa, del resto non avevo scelta, ma dopo un’intera giornata di Mac, a cercare più che dialogare ma almeno di capire cosa dicessero quelli stronzi dei manager, che non faevano altro che offendere in uno slang incomprensibile dopo poche settimane londinesi…averceli ora sottomano…quando tornavo a casa, con la testa che scoppiava di domande senza risposte, sentire Francois che mi raccontava tranquillamente la giornata in francese, mi metteva ancora di più in confusione e xfino la notte i sogni finivano divisi in più lingue…Il tedesco invece, lavorava come un mulo, diceva di essere scappato dalla germania, x un reato che non ha mai voluto dire…cercava di tirar sù più soldi possibile, x volare verso il messico, xchè diceva di non sentirsi sicuro neanche a Londra…Era un tipo stranissimo, chiuso, non parlava mai, andava via la mattina alle 7 e tornava la sera dopo la mezzanotte…lavorava anche la Domenica e l’unica volta che ebbe una sera libera si presento’ a casa con una cassa di birre che tiro’ giù in poche ore…Un mesetto dopo, una mattina rimasi sorpreso nel vederlo ancora a letto dopo essermi alzato, ma dopo colazione mi mostro’ il biglietto con la scritta Citta’ del messico…”…I go…disse…”…ci salutammo con un lungo abbraccio…
Maggio 2009 – Elba
Nonostante il mio francese parlato e’ poco piu’ che scolastico, riesco ugualmente a capire e farmi capire, seppur con gesti e vocabolario degni del miglior Toto’…Ho finito cosi’ x stringere amicizia con una coppia di sposi che e’ in hotel da piu’ di una settimana…Lei molto piu’ giovane di lui, semplice e gentile…il marito sempre sorridente e molto premuroso, non l’abbandonava un attimo…Dapprima le solite battute, il buongiorno, la buonasera e altro riguardante il lavoro del bar e le loro consumazioni…Al banco si sa’, a molti clienti, dopo qualche bicchiere, piace raccontare della loro vita, del lavoro, dei progetti, dei loro amori, passati, presenti e futuri, delle mogli, delle amanti…a volte bisognerebbe saper essere anche dei buoni psicologi…Una volta superata la diffidenza o meglio la timidezza, anche i francesi, si sono aperti come un libro ed ogni sera all’ora dell’aperitivo, hanno iniziato a parlare di loro, delle loro giornate, della Francia, credendo forse che io riuscissi a comprenderli del tutto….Ci sono stati momenti invece, che non capivo proprio un cazzo di cio’ che dicevano e non riuscivo a farglielo capire, continuavano a parlare, ridere e raccontare…Rispondevo con sorrisi a denti stretti, muovendo la testa in una via di mezzo fra il no ed il si…tanto x cercare di dare una risposta a qualcosa di incomprensibile…Cercavo ogni scusa x allontanarmi da bar e lui mi veniva dietro, continuando a parlare…E mo’ che gli dico…pensavo…allora sparavo qualcosa di incomprensibile anche io, un misto di francese, italiano e spagnolo…sperando di metterlo in difficolta’…niente…ripartiva a tutta birra a parlare e raccontare, ridendo sopra a tutto cio’ che diceva…Finalmente quando il bar si riempiva, riuscivo a staccarmelo di dosso, anche se ogni tanto vedevo la sua faccia avvicinarsi al banco…”…jeanluc…jeanluc…diceva…”…”…Apres, apres…rispondevo..je suis occupee’…beaucoup de travaille…”…vaffanculo lo aggiungevo dopo, con molta grazia…