Milano

Stiamo aspettando di essere ricevuti da questo signor Claudio, x capire se c’è una misera possibilità di aprire un locale….siamo di ritorno da Torino dove in mattinata abbiamo avuto un altro colloquio con un’ altra società di franchising…..ottima qualità e prodotti al top, ma anche troppo capitale da investire viste le nostre quasi nulle potenzialità….”…..Qui Bob dico, ci vogliono i soldi veri, quelli verdi, altro che franchising….”….Mi guarda quasi rassegnato mentre accende una sigaretta….”…..Cazzo dice….facciamo tutto noi….vi diamo questo….quest’altro…. e poi….duemila di qua….cinque di là…..e poi dieci, venti….qui si arriva a cinquantamila….se anche questo Claudio spara alto, riprendiamo la macchina e a casa…di corsa….”…..Apro un pacchetto di cracker…..x essere presenti ad ambedue gli appuntamenti siamo in viaggio dalle 5 del mattino e non abbaimo avuto il tempo di fermarci decentemente….”…..Manco un panino mi hai fatto magnà dico….autostrada, autostrada…..andiamo siamo in ritardo….andiamo….”…..Il Bob sorride….”…..Certo che vestito tutto in nero così mi sembri quasi un prete….”…..”…..Stai zitto dice….ma lo sai che domenica pomeriggio ero andato a fare un giro alla cappella dell’ospedale ed ero vestito così come adesso….anzi, sotto il maglione avevo anche una tshirt bianca….Entro e mi inginocchio vicino all’altare….prendo uno dei libretti che c’erano sopra le panche….inizio a pregare ed alla fine dico a voce un pò più alta…lode a te Signore….lode a te o Signore….subito dopo sento di me 4/5 persone che ripetono in coro le stesse parole….mi volto e loro mi salutano sorridendo, continuando a pregare….le guardo e dico….”….Scusate, scusate, ma io non sono un prete…magari avete notato….”…..”….Non si preoccupi, non si preoccupi, dice una di loro….continui lo stesso….”…..E te che hai fatto? chiedo…..”…..Che ho fatto…..che vuoi che facessi?….ho continuato un altro 5 minuti….poi questi cori dietro le spalle mi mettevano a disagio….mica sono un prete….mi ci manca anche quello….”….”…..Magari, dico, ti lasciavo anche qualche bella offerta….”……Non risponde….Claudio chiama e dice che sta x arrivare….”…..Vai Bob, dico….organizza il miracolo…”….

Elba 2006

Il fine settimana che anticipa l’intervento all’anca di mia madre, accuso un piccolo fastidio attorno la tempia destra, sembra quasi un lieve intorpedimento, alla sera gli stessi sintomi li avverto sul braccio destro…Chiamo Teresa, che ha il numero del reparto e si mette subito in contatto con l’ospedale e la dottoressa che mi segue nella dimissione protetta…”…Venga al più presto a Firenze, che bisogna fare nuovi accertamenti…”…Fucking shit…che cazzo sta succedendo…sembrava che tutto voltasse al meglio, sono quasi alla fine del cortisone, mancano solo poche settimane…Lunedì mattina lascio l’Elba e il giorno dopo alle 9,30 sono in reparto…Una visita come di consietudine e subito dopo la dott.ssa decide x un Elettrocardiogramma, dall’esito negativo…Un prelievo dall’arteria, x misurare la pressione arteriosa e tutto va bene…Non resta che un nuovo Ecocardiogramma, che non da esiti diversi dal precedente, fatto lo scorso agosto….Verso le 14,00 vuole visitarmi anche il primario, al quale racconto di un mio vecchio incidente, avvenuto esattamente 28 anni fa….Era il 5 ottobre del ’78 e con il motorino, senza casco ovviamente, mi schiantai contro un camion, picchiando violentemente la testa ed esattamente la parte destra, dove si formò un grosso ematoma… Un pò alla gatto silvestro, io appicicato alla parte posteriore del camion e il motorino che va via da solo… Non ricordavo niente, la mia mente si fermò alle 14,00 di quel pomeriggio e si riprese 5 giorni più tardi su di un letto all’ospedale di Livorno. Da quanto raccontato, ero in pessime condizioni e avrebbero dovuto operarmi x rimuovere l’ematoma, se non che all’ingresso dell’ospedale, l’ambulanza andò a tamponare violentemente un’ automobile in sosta. Il colpo fece muovere la lettiga, sbattei di nuovo la testa e dalla bocca uscì ancora del sangue. Miracolo o no, all’entrata della sala operatoria, il grosso ematoma era sparito ed evitai un brutto intervento, che avrebbe potuto avere effetti negativi sulla parte motoria del corpo…Si mettono tutti a ridere…”…Ecco, dice il primario…così si spiega il suo comportamento….diciamo che qualche strascico lo ha lasciato l’incidente…”….”….Me lo hanno sempre detto i tanti, in primis mia madre, che non si stanca di ripetere, che sono cambiato molto, dopo aver picchiato la testa…”…Neanche il tempo di qualche battuta che il dottore mi manda a fare una Tac al cranio….”…Meglio andarci cauti, penso che oramai tutto sia passato, ma questo fastidio finale, che probabilmente è a causa delle troppe medicine ingerite, meglio indagarlo subito…”…”…Ok…rispondo….solo al pensiero di sdraiarmi ancora dentro quella macchina, mi prende male….ma non ho alternative…”….La dottoressa mi consegna la mia cartella clinica e dice di ritirare io stesso il risultato….Con Teresa, andiamo al reparto radiografie, sperando che non mi chiamino subito, è una cazzata, ma sono iper teso…mi girano le palle…L’attesa dura una mezz’ora e la Tac poco più di 10 minuti…Esco ad aspettare la risposta….non so se stare seduto, mi alzo, passeggio nervosamente, Teresa mi passa un caffè che mi spedisce al bagno di corsa…x poco non mi caco addosso…sarà l’ansia, la paura, l’attesa….sento chiamare molti nomi, meno che il mio…mi passa tutto davanti la mente…passato, presente, futuro….”…Signore…si lei dice una voce femminile sulla soglia di una porta…”….è quella del dottore…Vorrei rispondere…ma non esce niente dalla gola, mi avvicino…mi guarda negli occhi….”…E’ tutto a posto…”….Vorrei urlare…vaffanculo….me lo dico da solo…apro la busta…è vero, non c’è niente di preoccupante…Torno dal primario, che nota la mia tensione…”…Stia tranquillo, mi dice…la voglio vedere la prossima settimana…se il dolore è passato…meglio…altrimenti…faremo ancora nuovi accertamenti….”….”…Ok…ok…ho voglia di uscire, camminare sotto il sole…Apollo sta aspettando in macchina…fatemi andare…..”