Anicio Boezio

Le nubi del mio dolore si dissolsero e io mi abbeverai alla luce. Raccolti i miei pensieri, mi voltai a scrutare il volto della mia guaritrice. Girai gli occhi e fissi lo sguardo su di lei, e mi avvidi che era la nutrice nella cui dimora ero stato nutrito fin dalla giovinezza: la filosofia.

Seneca

Per molti vivere non è una cosa dolorosa ma una cosa inutile.

Elba – Maggio 2010

Mentre passeggio con il vecchio Apollo, mi sento chiamare…”….Gluca…gluca…”…è il Bob…stento a riconoscerlo…ha i capelli più bianchi del solito, colpa forse di qualche salto di colore…zoppica vistosamente, strusciandosi dietro la gamba sinistra…”…Ammazza che legnata hai preso…gli dico…sei proprio invecchiato…”…”….Zitto…zitto…risponde…quando cammino un po’ di più, la gamba mi fa’ un male da morire…è quella dell’incidente di pochi anni fa’…invece di migliorare, sembra regredire…”…Ci sediamo sulla prima panchina che troviamo, Il Bob accende una sigaretta…sbruffa fuori un a nuvola di fumo, quasi a togliersi un peso…”….Meno male che non faccio nulla di faticoso, ma il solo camminare mi appesta…sono a pezzi…”…Sei ancora in giro a vendere discorsi?.,..gli domando…”….”…Ora almeno…è tutto legale…non c’è niente da nascondere…ma lo sai…la reputazione quì è sempre la solita…ed anche se il lavoro non va’ male…a volte…beh…ma tu non ti senti un po’ fallito?…insomma, voglio dire, con tutto quello che abbiamo passato, speravo in qualcosa di meglio…invece…”….”…Invece caro Bob…che vuoi che ti dica…un fallito magari no…non mi sento tale…lo sai non parlo molto di me…i miei cazzi me li tengo dentro…pero’…beh…le cose non sono andate x il verso giusto…ma…ho fatto quello che da giovane sognavo di fare…viaggiare, cambiare spesso citta’ e lavori…ed ovviamente, ripartendo sempre da zero, ho maturato una grande esperienza, ma non ho fatto una gran carriera…ma non mi lamento…la paga è quella che è…bisogna sapersi accontentare…cio’ anche la macchina nuova…pensa te…sorride…certo, continuo, non guardo ai miei errori…ci sono stati e in finale mi hanno insegnato tante cose…ma sicuramente, la perdita di Giuliana e Simona, non erano in programma, non era prevista una mazzata così grande…e non posso dire di essere quello di una volta…basta una parola, una canzone, una situazione, che tutto ti ritorna davanti…rimani lì, con gli occhi persi nel vuoto, a ricordare, xchè ti è rimasto solo quello…e con il passare degli anni, il tempo ha tramutato il dolore in rabbia…mi fanno ridere quando ti dicono che il tempo guarisce…guarisce un cazzo…oltre a quello, ti monta una rabbia dentro che prenderesti a schiaffi il primo che incontri x strada…la rabbia di non sapere cosa sarebbe stato se…e bada bene, non parlo di soldi, non me ne è mai fregato un cazzo di quelli…ma di persone con le quali potevo dividere i miei interessi, le mie giornate….invece ti ritrovi a che fare con persone inutili, che fanno discorsi inutili, ripetitivi, sempre pronti a mostrarti cio’ che hanno e a ricordarti cio’ che non hai tu….parlano solo di soldi…cercano di accaparrare sempre di più…vogliono sempre di più…hai voglia a morire di fame x loro…”…Il Bob sta’ sfogliando un giornale, si ferma ad una pagina che pubblicizza una Lancia Ypsilon color fucsia…”….Il colore che avevi tu su quella macchinaccia Inglese……ti ricordi?…dice…”…”….E come se non lo ricordo…una vecchia Polo che con Simona a Londra, colorammo a mano, a colpi di pennello, con un fucsia leggermente più chiaro di questo…quando eravamo in Italia, un po’ x la guida a destra e un po’ x il colore, si giravano tutti a guardarci…manco fossimo alieni…..”…..affanculo…

Maggio 2009 – Elba

Non so’ se e’ piu’ forte la gioia o il dolore, la felicita’ o la tristezza…”…Cosi’ dice mia mamma, rischi di essere ripetitivo…pero’…guardando il quadro, devo ammettere che era davvero brava…”…”…Se non sono ripetitivo x lei…x chi cazzo lo devo essere?…rispondo…”…Il quadro, il primo famoso quadro di Simona, stamani era finalmente pronto…il corniciaio ha fatto un bel lavoro, una bella intelaiuatura…si dice cosi’…boh…una stupenda cornice e soprattutto ha ripreso le parti di colore, pittura, che erano state danneggiate nel viaggio da Londra…non mi sembra vero…lo appendo subito al bar da mia sorella…rimango fermo, immobile ad osservare…ricordo tutto alla perfezione…quei giorni, settimane, mesi, dove Simona si arrabbiava, innervosiva, xche’ non riusciva ad andare avanti con il lavoro, con la scelta dei colori, dei soggetti, cambiati piu’ volte…Ed io con la mia rude-gentilezza, rispondevo…”…Ma vaffanculo, va’ tutto piu’ che bene, vedrai che lavori farai in futuro, sei una delle migliori del corso, di tutto il college, stai facendo passi da gigante…questo e’ solo il primo quadro, e’ normale che tu abbia trovato difficolta’…”…Ed infatti, ogni anno che passava, diventava sempre piu’ brava, piu’ creativa…vedrai…vedrai…e’ rimasto solo quello…vedrai che…un bel cazzo niente….neanche sapere dove sarebbe potuta arrivare…riusciva a stupirmi anche quando utilizzava le mie foto, le quali abbinava ad ulteriori lavori…una gioia immensa, ti sentivi parte delle sue idee, della sua creativita’…ed era  tutto un suggerirsi, scambiarsi opinioni, vedute, presenti e future…ma rischio solo di essere…ripetitivo….come sempre…Potrebbero passare anche un migliaio di anni, ma il vuoto non sara’ mai colmato…E’ questo il prezzo che paghiamo noi esseri umani…Quando ci viene portato via qualcosa che amiamo, ci sara’ sempre una cicatrice a ricordarci cio’ che abbiamo perso e che non potremo piu’ avere indietro…