Elba

….”…..Stai attento alla tovaglia…non sporcare la tovaglia…e le briciole…stai attento pure a quelle…poi ti rimangono sotto le scarpe…il cane…mettilo fuori….stanotte l’ho passata in bianco….non ce la faccio a chiudere occhio..le gambe…il prurito….lo stomaco….la pressione….fammi solo un pò di pasta in bianco…passami un succo…ma attento non sporcare la tovaglia….”….”…..Mamma sti cazzi…la tovaglia serve xchè ci mangiamo sopra…anzi serve x  proteggere il tavolo…dove poi…dovremmo mangiare…magari decentemente e senza paranoie da sporcamento…..che cazzo…..”…….Non ce la faccio più….a mia mamma ci vorrebbe una badante…ma sordomuta….

Elba 2006

La mattina seguente trovo il Bob già pronto di buon ora, con la cartella clinica fra le mani…”…Andiamo mi dice, altrimenti ci ripensano e mi legano al letto…”….”….Mi raccomando dice il dottore, un uomo magro con i capelli bianchi, sulla sessantina…Dritti in ospedale…a digiuno…”….”…Si…si….dice il Bob…andiamo…si volta a guardarmi…dove andiamo?…”….”….Al ristorante rispondo…”….”….Affanculo i digiuni, ne farò altri nei prossimi giorni, ma prima del prossimo ricovero, una bella bistecca non me la leva nessuno…”…Ok…ok…rispondo…lo prendo sotto braccio e lo conduco all’ascensore…oltre la cartella clinica, abbiamo con noi una piccola borsa con i suoi oggetti personali ed un paio di cambi…”…Così gli dico, da buon vecchio, ti puoi anche cacare addosso…”….All’uscita troviamo sua cugina che si lamenta del fatto di aver lasciato l’ospedale e di avventurarsi con una vecchia macchina, non all’altezza della situazione…”…E ci poteva dare la sua, dico al Bob…macchina vecchia, lasciare l’ospedale….tanti discorsi…e la solita visitina di rito x avere la coscienza pulita…”…”….Lo sai non ha mai capito un cazzo…portami subito a fare una bella colazione altrimenti svengo…”….Raggiunta la macchina troviamo Apollo comodamente seduto, come sempre in mia assenza, al posto di giuda…”….Prima o poi ti faccio prendere la patente…cane…salta dietro è ancora presto x guidare…”…Lo fa non prima di averci regalato un paio di leccate ed una abbaiata a ringraziamento del nostro ritorno…”…Altro che tua cugina…non capisco xchè è sempre a lamentarsi, non le va mai bene niente…”…”…Lo so io risponde, cosa le ci vorrebbe…un bel…c…ed allora vedrai come si sveglia contenta…comunque a noi due non ci hanno mai visto di buon occhio…cosa vuoi che dicono?….”…Dopo una robusta colazione, lasciamo l’isola poco prima delle 10 del mattino…butto giù la razione quotidiana di cortisone e mi lascio andare su uno dei divani del traghetto…anche Apollo si sdraia fra le mie gambe e quelle del Bob…

Anicio Boezio

Le nubi del mio dolore si dissolsero e io mi abbeverai alla luce. Raccolti i miei pensieri, mi voltai a scrutare il volto della mia guaritrice. Girai gli occhi e fissi lo sguardo su di lei, e mi avvidi che era la nutrice nella cui dimora ero stato nutrito fin dalla giovinezza: la filosofia.

Elba

Mia madre, ultrasettantenne, non vede di buon occhio tutti questi…outing…di persone famose…”….Siete proprio rincoglioniti…tutti….e tu vedrai che se anche lui guadagnava 1000 euro al mese, come se lo teneva stretto il culo…invece, più guadagnano e più scemenze li passa fra la testa…e non l’ascolto neanche più….quella bella voce…profonda, pulita…tutte le sue canzoncine d’amore, magari invece, scritte x un uomo…”…”….Oh mamma, dico, che c’entra ora la voce, con la scelta sessuale?…”….”…Oh caro…ma prima tutti questi froci in doverano…scritto proprio come lo pronuncia…sono solo i soldi…guarda te…un bel ragazzo come lui, con quella faccina acqua e sapone che dice…queste nuove esperienze mi hanno migliorato…mi voglio innamorare follemente di un uomo…ma capisci?…l’ha preso ne il culo e sente migliore…si è….aperto….si è conosciuto meglio…ma va….va….”…”…E che vuoi che sia…mamma…oggi succede di tutto, figurati a chi gliene frega se tiziano ferro lo prende nel cacapranzi…il culo è suo e ci fa quello che vuole…oggi va di moda fare outing…”….”….Mi fate venire il voltastomaco…che moda è questa?…outing…che parola è….spiegati meglio…cioè lo prendi nel culo e poi lo vai a raccontare a tutti in giro…e te lo dico io…se lavorava in fabbrica un lo faceva autin…otin…come cavolo si dice…..”….”…Pressapoco è così….una volta lo prendevano di nascosto…oggi invece…lo dichiari…sono gay…è una maniera anche onesta di dimostare cio’ che sei…”….”….Sono gay…sono frocio…lo prendo nel culo…che vuoi che sia…chissà il su babbo com’è contento…che felicità…ma che generazione…e quelle che verranno?…meno male un c’hai figlioli…se fossero venuti peggio di te, c’era da stare lustri…”….Invecchiando assomiglia sempre di più a mia nonna, oggi quasi novantanovenne, persino le rughe sembrano le stesse…il mento leggermente più pronunciato, gli occhi, chiari come i suoi, hanno perso la freschezza di un tempo, lo sguardo, lo stessso della nonna, serio e pensieroso…un leggero calo delle spalle, il peso della vita che si fa sentire, la accompagna quando si siede davanti l’inseparabile televisione…non le sfugge una notizia, che commenta batrbottando…in fondo in poche decenni è tutto cambiato troppo velocemente, i vecchi valori, la famiglia, il lavoro, l’onestà, la fedeltà, il sacrificio, l’altruismo, a lei sacri, sono diventati solo parole senza senso…”…E non mi porterai mica un uomo in casa?….dice urlando, facendomi schizzare dalla sedia…”…Magari, rispondo…un trans….un uomo uomo no…con almeno un bel paio di tette…”….Mi guarda senza rispondere…so’ già cosa mi dirà da qui a poco….”….”…Sei grande…altro che froci e trans….sei grande, cerca di mettere cervello e vattene al lavoro…”….