Elba

Dove ho sbagliato in passato non lo so….dove sto sbagliando ora neanche….dove sbaglierò in futuro è un mistero….Il Bob dice che siamo vicini alla svolta….ha tirato fuori un nuovo piano di marketing, asserendo che questo è una bomba…Bomba o non bomba, arriveremo a Roma cantava Venditti….malgrado voi….malgrado voi di cucina, dove ogni tanto, x la vostra simpatia dimostrata durante il servizio, piazzerei volentieri una bella bomba…mai una parola gentile, un grazie,, un sorriso….è sempre uno sbattere di padelle e facce di disgusto, manco facessimo 300 coperti al giorno….come quello che cucinano x noi….tirato via come la sabbia nella scarpe….tanto loro mangiano quando cazzo vogliono e quel che vogliono….l’unica cosa positiva in questi anni l’hanno data quei cazzo di cellulari….infatti se un tavolo aspetta più del dovuto, non c’è neanche bisogno di dare tante spiegazioni, tanto a tavola sono tutti rincitrulliti, flesciati, immersi fra Facebbok, whats up, foto da postare e cazzi da guardare….

Belgrado

Il tempo scorre via….vado a salutare i ragazzi….li trovo intorno al pentolone con il fuoco acceso…sembra fare meno freddo oggi, avvicinarsi agli zero gradi è già una vittoria, specialmente x loro che devono lavarsi all’aperto…Mi offrono del thè….Cosa preferisci, bicchere rosso o lattina di fagioli?….mi chiede uno di loro……L’ultimo thè lo rivorrei nella lattina, rispondo…però vorrei anche una foto ricordo, di voi con i miei maglioni e della pentola…Uso solo il cellulare, non lo so, con loro c’è stato sempre un approccio comunicativo, uno scambio di opinioni, non ho mai avuto voglia di usare la macchina fotografica….io chiedevo le loro storie, il loro passato, il loro incerto futuro….loro invece cercavano chiarezza sul xchè della chiusura delle frontiere, su cosa avrebbero potuto trovare in Italia….Abbiamo studiato, tutti, dicevano, poi però prima i Talebani, poi Isis hanno sterminato le nostre famiglie, non possiamo neanche tornare…Beviamo il thè, questa volta si sente meno il legume, forse è più forte il thè o è stato più forte l’effetto neve….Mi cade un guanto dalla tasca e come sempre, xchè ogni volta che fotografo li perdo in continuazione, qualcuno di loro mi bussa sulla spalla e me lo fa notare…piccolezze, dei guanti di pelle qui sarebbero ben accetti a tutti, ma nessuno si è mai preso la briga di prenderli, in Italia forse, non avrebbero neanche toccato terra….faccio la foto al pentolone con il bicchiere rosso, quello nuovo, la lattina dei fagioli e il rasoio….tutti gli ingredienti che scandiscono le loro lunghe giornate…do un’occhiata al piazzale, è ancora gelato, stanno arrivando i primi che poi formeranno una lunghissima fila, quella fila che poi ti permette di avere un pasto caldo in un contenitore usa e getta con tre fette di pane….ma da mangiare in terra o in piedi xchè manco i tavoli hanno….ai lati si intrecciano dei fili dove qualcuno ha steso delle maglie e dei pantaloni, forse solo x far prendere loro aria, se li lavi non asciugheranno mai con questo freddo, anzi rischierebbero il congelamento…..sotto in colori diversi le scritte sui muri…..help refugee….I’m person too….food no war…..we need shoes…..we want peace….open the borders….Ci salutiamo con la speranza di ritrovarci, magari, in Italia….chi lo sà….la vedo molto dura….mi viene in mente una frase letta in un libro….”….A volte le cose più reali succedono solo nell’immaginazione…Forse è prorpio vero, e forse finirò x ricordare solo quello che non è mai accaduto….”….

Tiziano Terzani

Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non si fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato, capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così: solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c’è più.

Gregory David Roberts

Il mantello del passato è fatto con il tessuto delle emozioni della nostra vita e cucito con i fili enigmatici del tempo.  In genere non possiamo fare altro che avvolgercelo attorno alle spalle per trarne conforto, o trascinarcelo dietro mentre ci sforziamo di proseguire il nostro cammino. Ma tutto ha una causa e un senso. Ogni vita, ogni amore, ogni azione, ogni emozione e pensiero hanno una ragione e un significato. E a volte riusciamo a vederli. A volte vediamo il passato con tale chiarezza e le parti che lo compongono ci appaiono con tale limpidezza che ogni cucitura del tempo rivela il suo scopo, il messaggio che contiene. Nella vita di ognuno di noi poco importa che sia vissuta nell’abbondanza o nella miseria, nulla porta più conoscenza del fallimento e più chiarezza del dolore. E nella minuscola, preziosa saggezza che otteniamo, quei nemici temuti e odiati…dolore, fallimento….hanno diritto e ragione di esistere.

Fernando Pessoa

Vivo sempre nel presente. Non conosco il futuro. Non ho più il passato. L’uno mi pesa come la possibilità di tutto, l’altro come la realtà di nulla. Non ho speranze né nostalgie.

Elba

Chiara dice di aver trovato Linda….”….Ke dice…rispondo…”….”….averso un’amica in comune, ancora nn risponde….Ma ho insistito con questa amica perchè le parli….dice che lei sapeva di Giuliana….”…..”…..Lei sapeva anche di noi….ma non so come sono andate le cose….troppi misteri….troppe bugie…..a me hanno sempre detto che sta bene, ma di non farle sapere nulla del passato….ma magari non è vero nulla….”…..”…..Io credo ci sia molto di più….Non sono neanche certa che mi voglia parlare…..Comunque è una psicologa e ha 3 figli….Forse col tempo si farà sentire….Io attraverso le mie amiche continuo da indagare….”…..”…..Ti ringrazio, dico, non so casa dire….a me questa cosa logora, ma il non sapere e sapere di essere stato ricoperto di bugie negli anni, ancora di più….”……”……E le faccio sapere, dice Chiara, che esistiamo….Il resto andrà come vuole il destino….La verità è importante ed è importante che sappia che io esisto….Poi sarà lei a scegliere se allontanarsi o meno, ma almeno troverà le porte aperte….Io credo molto nell’accoglimento del prossimo nelle nostre vite, chiunque esso sia, se arriva a noi c’è un xchè…..Tutti hanno un motivo x capitare o scomparire dalla nostra vita….”….”….L’assistente, dico, si chiamava Silvia e sarebbe la sorella della madre adottiva….di più non so….”….”…..Probabilmente c’è del marcio sotto e tante cose da venire a galla, ma io indago, non mi fermo….sono cocciuta più di un mulo….”…..”……Io continuo a non capire…..Giuliana era nell’eroina fino al collo….con lei hanno fatto quello che hanno voluto…..poi c’è il resto…..magari hanno portato via Linda dopo che Giuliana ha scritto quella lettera di affidamento e poi….”…..”…..Poi…..ci arriveremo…credo molto nell’energia e nei poteri che questa ci conferisce…..quindi attraverso di essa l’universo mi farà arrivare le risposte che voglio….”….”…..Nonna deve sapere molto di più….c’è qualcosa che mi sfugge, ma è tutto legato fra loro…..Giuliana, l’affidamento, i nonni, l’assistente sociale e alla fine l’adozione….mi sfuggono i passaggi, ma è stato fatto tutto ad opera d’arte…..”……”……Troveremo tutto, mi dice Chiara….con calma….e poi questa Silvia è stata a casa mia quando sono nata…..pura coincidenza?……”…..

Fernando Pessoa

Vivo sempre nel presente. Non conosco il futuro. Non ho più il passato. L’uno mi pesa come la possibilità di tutto, l’altro come la realtà di nulla. Non ho speranze né nostalgie.

Fernando Pessoa

Non c’è niente nel mio passato che mi faccia ricordare una cosa con il desiderio inutile di avere di nuovo quella cosa. Non sono mai stato altro che un residuo e un simulacro di me stesso. Il mio passato è ciò che non sono riuscito ad essere.