Fernando Pessoa

La metafisica mi è sempre sembrata una forma comune di pazzia latente. Se conoscessimo la verità la vedremmo; tutto il resto è sistema e periferia. Ci basta, se riflettiamo, l’incomprensibilità dell’universo; volerlo capire è essere meno che uomini, perché essere uomo è sapere che non si capisce.

Fernando Pessoa

La metafisica mi è sempre sembrata una forma comune di pazzia latente. Se conoscessimo la verità la vedremmo; tutto il resto è sistema e periferia. Ci basta, se riflettiamo, l’incomprensibilità dell’universo; volerlo capire è essere meno che uomini, perché essere uomo è sapere che non si capisce.

Elba

Chiara dice di aver trovato Linda….”….Ke dice…rispondo…”….”….averso un’amica in comune, ancora nn risponde….Ma ho insistito con questa amica perchè le parli….dice che lei sapeva di Giuliana….”…..”…..Lei sapeva anche di noi….ma non so come sono andate le cose….troppi misteri….troppe bugie…..a me hanno sempre detto che sta bene, ma di non farle sapere nulla del passato….ma magari non è vero nulla….”…..”…..Io credo ci sia molto di più….Non sono neanche certa che mi voglia parlare…..Comunque è una psicologa e ha 3 figli….Forse col tempo si farà sentire….Io attraverso le mie amiche continuo da indagare….”…..”…..Ti ringrazio, dico, non so casa dire….a me questa cosa logora, ma il non sapere e sapere di essere stato ricoperto di bugie negli anni, ancora di più….”……”……E le faccio sapere, dice Chiara, che esistiamo….Il resto andrà come vuole il destino….La verità è importante ed è importante che sappia che io esisto….Poi sarà lei a scegliere se allontanarsi o meno, ma almeno troverà le porte aperte….Io credo molto nell’accoglimento del prossimo nelle nostre vite, chiunque esso sia, se arriva a noi c’è un xchè…..Tutti hanno un motivo x capitare o scomparire dalla nostra vita….”….”….L’assistente, dico, si chiamava Silvia e sarebbe la sorella della madre adottiva….di più non so….”….”…..Probabilmente c’è del marcio sotto e tante cose da venire a galla, ma io indago, non mi fermo….sono cocciuta più di un mulo….”…..”……Io continuo a non capire…..Giuliana era nell’eroina fino al collo….con lei hanno fatto quello che hanno voluto…..poi c’è il resto…..magari hanno portato via Linda dopo che Giuliana ha scritto quella lettera di affidamento e poi….”…..”…..Poi…..ci arriveremo…credo molto nell’energia e nei poteri che questa ci conferisce…..quindi attraverso di essa l’universo mi farà arrivare le risposte che voglio….”….”…..Nonna deve sapere molto di più….c’è qualcosa che mi sfugge, ma è tutto legato fra loro…..Giuliana, l’affidamento, i nonni, l’assistente sociale e alla fine l’adozione….mi sfuggono i passaggi, ma è stato fatto tutto ad opera d’arte…..”……”……Troveremo tutto, mi dice Chiara….con calma….e poi questa Silvia è stata a casa mia quando sono nata…..pura coincidenza?……”…..

Elba

In quel periodo i giovani si dividevano in due gruppi….quelli del movimento del ’68 e quelli che non ci avevano niente a che fare, ma neanche niente in contrario e che forse erano anche la minoranza…..Giuliana faceva parte del primo e in quello iniziarono a distinguersi gli ” Hippies “….mio babbo li chiamava i capelloni….molti di loro usavano droghe…..riempivano i prati durante i primi rock festival….erano tutto un peace and love…..love and peace….e soprattutto molti di loro andavano in India….Giuliana e Patrick, il marito, erano di questi….Mi diceva che in India, c’erano grosse stanze con una ventina e più di materassi, un poggiatesta di legno e un piccolo arnese a mò di comodino, dove in tanti andavano a farsi di eroina fino a sfinirsi….rimanevano là settimane, mesi, si alzavano solo x andare in bagno e mangiare saltuarialmente….in molti non trovarono più la forza di uscirne e Patrick fu uno di questi…..morì se non sbaglio i primi anni ’80….lei venne via e fece rifugio a Verona che a quel tempo era la capitale della roba in Italia….non fu una scelta ottimale….”….Avremmo cambiato il mondo mi ripeteva in continuazione….eravamo forti ed uniti….mai i giovani sono stati così compattati come negli anni ’70…..poi ci hanno riempito di eroina…..ci hanno troncato le gambe….”…..L’eroina racconta uno scrittore….è una vasca di depravazione sensoriale x l’anima….Galleggiando sul Mar morto dello sballo non si percepiscono, dolore, rimorso, vergogna, depressione e desideri….Un universo ignotico, penetra e avviluppa ogni atomo dell’esistenza….Una quiete, indifferente immobilità, dissolve paura e sofferenza….I pensieri fluttano come alghe nell’oceano e svaniscono in sonnolenza opaca e distante, senza essere percepiti, indecifrabili….Il corpo soccombe a un sonno criogenico….il cuore apatico batte debolmente, il respiro si affievolisce e si riduce ad un soffio saltuario…..Una torpidezza estatica paralizza le membra e a poco a poco si scivola e si sprofonda nell’abisso dell’oblio, verso lo sballo perfetto ed eterno……Giulana compie 18 anni il 9/12/1974, lo stesso giorno scappa da casa e x 20 anni ha fatto uso massiccio di eroina….”….L’eroina….raccontava quando con il Bob andammo a prelevarla dal reparto malattie infettive di Siviglia…….il tutto ed il nulla….ti prende tutto e non ti lascia nulla….”….