Belgrado

La prima cosa che il cameriere ti porta al tavolo è il portacenere….anche prima del menù….che sia ristorante, bar o un semplice caffè poco importa….fumano tutti, uomini, donne….e a che ritmo…..Sarà il freddo, quel freddo che non cala, anzi…qualche debole raggio di sole mattutino ha fatto spazio al solito cielo grigio con qualche spruzzatina di neve ghiaccita….i miei amci Pakistani sono già pronti con il thè….Uno di loro mi mostra con soddisfazione alcuni bicchieri di plastica di color rosso….prova a buttarci dentro l’acqua calda che sembra tenere, però mi spiega che la lattina di fagioli è la sua preferita…Mi porge il bicchiere e devo riconoscere che la lattina era più comoda, ma il profumo del thè nel bicchiere più pulito…..Mi spiega che qualcuno di loro è partito x la Croazia mentre altri sono stati ripresi e riportati….Non abbiamo più niente, ogni viaggio bisogna lasciare tutto quel che hai xchè chi ti da un passaggio non vuole che hai niente al seguito, forse anche x lo spazio….Prima di qui abbiamo viaggiato su un gommone dalla Turchia alla Grecia…..Un suo amico che ha viaggiato sullo stesso gommone mostra sul telefono una fotografia dove vengono stipati uno accanto all’altro con indosso i giubbotti salvagente….Abbiamo dovuto gettare tutto….Per poterci stare tutti non ci hanno permesso di portare nessun bagaglio..racconta Barahami del suo viaggio….Ho viaggiato con indosso solo la tshirt, i pantaloni e le scarpe…. la meta verso un posto sconosciuto della Grecia, da dove poi è ripartito sognando di raggiungere l’Europa occidentale…..Il sogno però si è fermato in un lager di Belgrado…storie comuni x tutti, che si sono lasciati le proprie vite alle spalle e sono partiti verso un futuro del tutto incerto, le storie dei ragazzini, adolescenti, qui ce sono tantissimi, che sono rimasti soli durante il viaggio, delle famiglie disperse delle quali alcuni sono morti, altri sono rimasti in Grecia, in Turchia, i racconti comuni di chi come tanti ha pure preso legnate al confine con l’Ungheria o il morso di un cane poliziotto….In Pakistan dicono, fino al 2007 si stava bene….tutti stavano bene, la mia famiglia i miei amici…. e poi sempre la stessa domanda – quando si apriranno le frontiere….?…

Elba

Che stavo lavorando con dei pezzenti, nessun ombra di dubbio, ma che alla fine si dividessero pure la mia parte di mancia….hanno proprio dimostrato di essere persone di merda con le quali sarà anche sprecato il semplice saluto, bastardi, rottinculo….mance poi, fatte in sala, con delle cameriere che a malapena parlavano l’Italiano e che di servizio non sapevano neanche da che parte iniziare….C’è sempre da imparare, ho aspettato fino alla fine del mese, credendo che qualcuno si ricordasse che c’ero anche io, che in quella sala del cazzo x quasi 6 mesi, la carretta l’ho tirata avanti io….ma oggi la riconoscenza è solo utopia, utopia allo stato puro….posso solo augurarli di spenderli il più possibile in medicine, non meritano altro…

Elba

Fra Paolo e le due altre cameriere di sala c’è come dal giorno alla notte….eppure sia x lui che x me, i servizi da fare sono sempre maggiori rispetto ai loro….praticamente più professionale sei, più lavori, più responsabilità ti addossano, più rotture hai, più lo prendi nel culo x poi a fine mese prendere qualcosa in più in busta paga….mentre loro si godono i fuori dinner, mattine senza colazioni ed altro ancora che non ho neanche più voglia di ripetere….sono stufo…ne ho le palle piene….almeno un grazie ogni tanto, una piccola e forse, visto i tempi, ininfluente quasi inutile gratificazione, una pacca sulle spalle invece del solito calcio in culo, niente, solo a chiedere degli addebiti, se sono giusti, cosa spendono, cosa mangiano e cosa bevono….ma chi cazzo siete?…soldi, soldi….solo quelli….equità mai….una volta c’era il libretto di lavoro e vedevi dai timbri dove uno aveva lavorato in precedenza….ora sti cazzo di CV dove ci scrivono ciò che vogliono e poi non sanno neanche aprire una bottiglia di vino….delle lingue straniere meglio non parlarne….le chiedono ovviamente ad ogni nuovo colloquio, poi in sala ti ritrovi con personale che parla a malapena l’Italiano, se poi lo scrive gli errori grammaticali si sprecano, figuriamoci le lingue tipo Inglese o Francese….era meglio il grande Totò….siamo alla frutta….

Elba – Luglio 1992

Per scoprire la salmonella bisogna effettuare le analisi delle feci almeno 3 volte…nessuno di noi pero’ risulto’ positivo durante le prime due e questo fù in nostro tallone di Achille….”…Mauro, dicevo…ci stanno massacrando di discorsi, denunce, controlli…sulla spiaggia si sente dire di tutto…addirittura che qualcuno è morto dopo aver mangiato un tiramisù…sono proprio fuori…incredibile…abbiamo fatto tutto quanto ci hanno richiesto…la spesa è giornaliera, se avanza qualcosa ce lo mangiamo noi…a fine serata pure le ultime pizze…abbiamo cambiato la vetrina degli antipasti…e i clienti continuano a dire di essere stati male…e nessuno del personale, compreso noi, che siamo 11, ha mai avuto un semplice mal di pancia…”…Intanto le viste dell’Usl si intensificarono, si respirava un’aria pesante…erano presuntuosi, arroganti, maleducati, usavano il loro potere a dismisura…mentre un locale a poche centinaia di metri da noi, una catapecchia di legno marcio, messo sicuramente peggio in fatto di norme sull’igiene, ma dove alla cassa poteva vantare l’aiuto di una persona in pensione…guarda caso, fratello pero’ del ex sindaco….come dire…noi il culo ce l’abbiamo parato…quanto a voi…sono cazzi vostri….E l’Usl infatti non faceva niente x venirci incontro…anzi…te le toglievano dalle mani…il culmine fù raggiunto quando 2 di loro, una calda mattina di fine luglio, indossando con la solita spavalderia ed antipatia cronica il loro camicie bianco,  iniziarono a passare le dita sulle mensole di cucina in cerca di polvere, in un locale che oramai veniva girato come un calzino x non intercorrere nel più stupido degli sbagli…ovviamente oltre al peso e la stanchezza del lavoro…incassavamo circa 3500 euro al giorno…ci portavamo dietro tensione e nervosismo x la situazione….mio padre era morto da soli 3 mesi….lo scusai x cio’ che stavo x fare…ma buttai fuori dal locale quei due bastardi e li mandai affanculo….con tanto di dito medio appoggiato al vetro della loro macchina…Fù la fine…non si dovette nemmeno aspettare il responso delle terze analisi….un’ordinanza del sindaco ci chiuse il locale finchè non venissero effettuati degli stupidi e costosi lavori al magazzino….X riaprire poi, ci è mancato di inginocchiarsi e darli il posteriore…Quando andavamo a chiedere se loro signori, figli di troia, sarebbero stati disponibili x un sopralluogo e dare l’ok alla riapertura, ogni giorno in quel periodo, fine luglio inzio agosto erano migliaia di euro andati in fumo, ci ricevevano seduti con le gambe distese sulla scrivania del loro ufficio, dicendo…”…Se troviamo tempo, passiamo domani…altrimenti dopodomani…”…