….Forza bambini, continua a dire la zia……forza….”…:.Mi passi il garlic, le chiedo….”…..”……O che ho capito?…..risponde la vecchia signora….o il che tu dici….beato te che parli le lingue….che bella cosa….io parlo a malapena l’Italiano….”…..Lo chef ride….è proprio una brava persona e soprattutto gli piace scherzare e stare allo scherzo….meno male, altrimenti ci sarebbe da impazzire…..giornate e giornate chiusi in cucina…..dietro la lavastoviglie ci sono delle grate alla finestra…..”….Se eravamo in galera, dico, almeno un’ora d’aria ci toccava al giorno……”…..Oggi ne abbiamo fatti più di cento a pranzo e stasera ce ne sono già 40 prenotati….un massacro….fisico, mentale e senza sosta…..”….Queste cozze, dice la zia, sono leggere…..come la canzone….è ancora presto non è il suo momento…..”…..”….Il loro momento, ribatto….”…..”…..Il loro di chi….ma il che dici…..parlo delle cozze…..il su momento, l’è poco bono……”……L’avvocato, signora….l’avvocato….”….Corre fuori come se avesse vinto 1000 eurto alla lotteria…..lui è in ritardo, come sempre, arriva non prima delle 14 e 30, ora nella quale dovremmo chiudere la cucina….ma x l’avvocato…..tutto è possibile…..Sti cazzi, dico allo chef….mi ha fatto due coglioni….”….Almeno ci salverà tutti, vero zia?….risponde a voce alta….e poi è di cassazione, ci difenderà fino all’ultimo….”…..Ho ancora tutto da sistemare, sono quasi le 15….pulire, spazzare e passare il mocio….non ne usciamo più….passo con il secchio da svuotare, pieno fino all’inverosimile…..il solito cd di merda che suona….nessuno si occupa e si preoccupa della musica…..tutti intenti a servire e riverire….a contare soldi su soldi…..beati loro…..fossi stato così in passato, oggi starei molto meglio economicamente…..ma forse, anzi di sicuro sarei anche un’altra persona…..peggiore…. .”…..Forza bambini, urla la zia….l’è tardi…..dai….forza….sveglia….”…..Butto tutto in lavastoviglie…ci penserò stasera….mocio compreso….è davvero tardi….
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Elba
Fra Paolo e le due altre cameriere di sala c’è come dal giorno alla notte….eppure sia x lui che x me, i servizi da fare sono sempre maggiori rispetto ai loro….praticamente più professionale sei, più lavori, più responsabilità ti addossano, più rotture hai, più lo prendi nel culo x poi a fine mese prendere qualcosa in più in busta paga….mentre loro si godono i fuori dinner, mattine senza colazioni ed altro ancora che non ho neanche più voglia di ripetere….sono stufo…ne ho le palle piene….almeno un grazie ogni tanto, una piccola e forse, visto i tempi, ininfluente quasi inutile gratificazione, una pacca sulle spalle invece del solito calcio in culo, niente, solo a chiedere degli addebiti, se sono giusti, cosa spendono, cosa mangiano e cosa bevono….ma chi cazzo siete?…soldi, soldi….solo quelli….equità mai….una volta c’era il libretto di lavoro e vedevi dai timbri dove uno aveva lavorato in precedenza….ora sti cazzo di CV dove ci scrivono ciò che vogliono e poi non sanno neanche aprire una bottiglia di vino….delle lingue straniere meglio non parlarne….le chiedono ovviamente ad ogni nuovo colloquio, poi in sala ti ritrovi con personale che parla a malapena l’Italiano, se poi lo scrive gli errori grammaticali si sprecano, figuriamoci le lingue tipo Inglese o Francese….era meglio il grande Totò….siamo alla frutta….
Elba
La sala è pronta…un grosso candelabro viene acceso in mezzo ai tavoli…è la cena dei somelier…Non sara’ un servizio dei più difficili, ma fra una portata e l’altra, come sempre, ci sara’ il presidente che spieghera’ e chiedera’ agli altri, nei minimi termini, cio’ che sta passando fra le loro lingue, palati, esofaghi…L’acidita’, la forza, la presenza di elementi che ne determinano il colore, il gusto, il giusto mix…l’annata, la temperatura, il primo impatto, l’odore…sara’ anche interessante, ma x buttar giù un bicchiere ci vuole quasi una buona mezz’ora…”…E’ il loro lavoro, dice il Direttore…a noi le scarpe…a loro il palato…”…A me invece, piacerebbe avere sottomano una delle bottiglie di Ferrari che stanno degustando…con molta calma…fin troppa…da lasciarne un po’ anche nei calici…Arriviamo al primo…e il relatore riparte…tenendo in mano un bianco…”….Conosciuto dagli antichi come aminea gemella x la forma caratteristica dei suoi grappoli, il vitigno xxxxx, è giunto fino a noi accrescendo la sua fama e i suoi pregi…Il colore paglierino varia dal giallo tenue a quello più carico, il profumo è ricco, penetrante, intenso…Il sapore armonioso, tipico, pieno, lascia il gusto un po’ amaro delle mandorle…”…E poi, partono le votazioni a seconda della particolarita’ del vino, degli abbinamenti…con tanto di grafici…Con il secondo serviamo un rosso…e via ancora…si riparte…meno male che a fine cena non c’è nessun giudizio sul caffè…così la serata scorre via più velocemente…anche xchè domani, al lunch…ci saranno una settantina di persone che appartengono al rinomato Lions club…che goduria…