Maneskin Vent’anni-L’avrei dedicata volentieri a Carlo

Io c’ho vent’anni
Perciò non ti stupire se dal niente faccio drammi
Ho paura di lasciare al mondo soltanto denaro
Che il mio nome scompaia tra quelli di tutti gli altri
Ma c’ho solo vent’anni
E già chiedo perdono per gli sbagli che ho commesso
Ma la strada è più dura quando stai puntando al cielo
Quindi scegli le cose che son davvero importanti
Scegli amore o diamanti, demoni o santi
E sarai pronto per lottare, oppure andrai via
E darai la colpa agli altri o la colpa sarà tua
Correrai diretto al sole oppure verso il buio
Sarai pronto per lottare, per cercare sempre la libertà
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
Spiegare cos’è il colore a chi vede bianco e nero
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
E prometti domani a tutti parlerai di me
E anche se ho solo vent’anni dovrò correre
Io c’ho vent’anni
E non mi frega un cazzo, c’ho zero da dimostrarvi
Non sono come voi che date l’anima al denaro
Dagli occhi di chi è puro siete soltanto codardi
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
Spiegare cos’è il colore a chi vede bianco e nero
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
E prometti domani a tutti parlerai di me
E anche se ho solo vent’anni dovrò correre per me
E sarai pronto per lottare, oppure andrai via
E darai la colpa agli altri o la colpa sarà tua
Correrai diretto al sole oppure verso il buio
Sarai pronto per lottare, per cercare sempre la libertà
C’hai vent’anni
Ti sto scrivendo adesso prima che sia troppo tardi
E farà male il dubbio di non essere nessuno
Sarai qualcuno se resterai diverso dagli altri
Ma c’hai solo vent’anni

Londra 1989 parte quinta

IIl passato, l’odiato nemico, ha tempi inopportuni. Quei giorni a Londra riappaiono in modo così vivido e improvviso cha a volte sono strappato al presente e a ciò che sto facendo. Un sorriso, una canzone, e sono di nuovo la’, tuttavia il passato ha un modo speciale di portarti nel posto giusto al momento sbagliato, il che può scatenare una tempesta interiore. Carlo mi diceva sempre Saresti un tipo incredibile se solo avessi un po’ di rancore. Ma sono fatto così anche nelle peggiori situazioni non io mai conosciuto amarezza e risentimento. Ultimamente sono stato divorato dalla rabbia eppure non ho mai odiato nessuno e non ho mai augurato consapevolmente il male di chiunque me ne abbia in egual maniera fatto. Carlo oggi è stato messo alle patatine, quintali dì fries fritte nello strutto, costa meno dice e ti uccide prima, tanto agli Inglesi va bene tutto, basta che sia grasso. Allora chiedo, tu come mai sei finito a Londra a friggere patatine? Bella domanda amico, risponde. Eppure è vero penso, nella disperazione, nella miseria, nelle difficoltà, dove come qui ti senti fra gli ultimi, è più facile trovare persone vere che dividono con te il poco che hanno, in tutta spontaneità, sincerità e senza doppi fini. La vera amicizia fra perfetti  sconosciuti dove regna solo la fiducia reciproca. Si sono scappato da Milano, non perché fossi ricercato ma perché ho perso la mia compagna in un incidente stradale. Ci jo provato ma la vedevo ovunque, per strada, al supermercato, al bar, al cinema, credo di vederne i lineamenti pure nell’olio che sto friggendo. E allora via neanche più l’italiano volevo sentire, tu sei la prima persona con la quale comunico da tempo, forse perché mi rimani simpatico e forse perché sai ascoltare, sai in tanti non sanno o forse non vogliono ascoltare, tutte prime donne, uomini del cazzo. Vorrei ammiccare un mi dispiace ma a cosa servirebbe, meglio sdrammatizzare. Domani mi hanno chiesto se voglio stare fuori che ne dici? Vedrai come torni di corsa in cucina, cosa pensi che ti mettono a pulire i tavoli, sai dove finisci, davanti l’ingresso con il mocio in mano a pulire le zampate di chi entra, destra sinistra, sinistra destra, così per 7 ore e 15 manco a pisciare ti mandano. A fine giornata avrai le braccia di un vogatore del Tamigi. Tanto sei così innocente e curioso che proverai se vai dimmelo che prendo festa mi mancherà l’appuntamento quotidiano con te. E guarda le previsioni, se danno pioggia….ciao

Elba

Gennaio è stato un mese particolarmente difficile. Parecchie notti insonni pet capire se l’investimento effettuato fosse stata la scelta giusta o meno. Ho praticamente usato tutto il prestito che la banca mi aveva  fornito circa 20000 euro per acquistare la roulotte, i viaggi le spese per passaggi, commercialista, ragioniere e cazzo vari che mi hanno fatto rigirare nel letto di continuo. Il tutto dovuto al fatto che non c’era e come ora non c’è sicurezza su come potremmo lavorare in futuro. Oltre a questo ho una prossima  gestione da pagare. Dopo una partenza in salita, incassi il giusto per le spese e la benzina, a Marzo le cose sono andate migliorando tanto che pure io sono rimasto sorpreso dal troppo lavoro. Dalle stelle alle stalle è stato un attimo, quando poi il Maresciallo mi ha detto che avevo tutta l’isola contro mon sono poi rimasto troppo sorpreso, li ho sempre avuti tutti contro perché nel bene o nel male ho sempre fatto ciò che volevo in tutta la mia vita, tanta salita e poche discese e sempre tutto da solo. Ho passato gli ultimi due inverni con un budget da 5 euro al giorno e quando facevo benzina erano già partiti 4 giorni. Mi ha aiutato tanto Jessika che devo ancora ripagare, avevo già progettato qualche rientro per il mese di Aprile ma dovrò ovviamente rimandare. Pure Silvia mi ha aiutato tanto anche se poi le incomprensioni hanno avuto la meglio sulle decisioni finali. Mi sono buttato in un full immersion per accelerare l’apertura magari trascurando le sue richieste ,ho fatto tutto in enorme sincerità per me ma pure per lei che invece credeva avessi un’altra. Come avrei potuto avere un’altra che non ho fatto altro che lavoro e casa. Manco il tempo di una sega avevo. Comunque aldilà delle cattiverie gratuite che si dicono non serbo alcun rancore di sicuro come con Jessika troverà meglio di me e non ci vuol tanto. A casa dove ordine e caos danzano su una  lama sottile, sostenuta dal braccio teso della coscienza, ho mamma che seguo oramai da quasi 9 mesi h24la quale mi toglie le ultime energie rimaste. Ora vede moscerini ovunque, per farla mangiare devo fare le parole crociate Le gambe poi mi distraggono è tutto un fasciare e sfasciare oramai ha la fissa anche se da onesto dilettante infermiere sono riuscito a guarirne una. Un momento no come tanti altri in passato ma come recita un libro…Non importa quali siano le nostre azioni, non importa dove ci siamo persi, la luminescenza non svanisce mai.

Elba

Oggi è ancora nuvoloso, sono al parcheggio per sfamare i gattini nati lo scorso maggio. Ho chiesto aiuto a destra e manca, a tutte le associazioni animaliste possibili, ma niente, animalisti quando vogliono loro, animalisti, ma de sto cazzo. Il mare si gonfia e ribolle senza posa, come se un irritabile mostro vagasse nelle sue profondità. Le onde hanno ormai mangiato entrambe le spiagge, due spiagge  simili, divise dal promontorio sul quale ho il baretto ma a seconda della corrente quando il vento calerà, una di loro sarà ricoperta di alghe e l’altra invece completamente ripulita, misteri della natura. Continuo ad aspettare. Che cosa? Che si possa tornare a lavorare? Che si apra qualche porta? O che si chiuda? Il vento sibila. Ed io continuo ad aspettare.

Elba

Pensavo di essere l’unico pazzo a vivere nel bosco ma ne ho trovato uno ancora più di fuori di me. Almeno io jo una casa, modesta ma abitabile. Lui invece si è proprio comprato un pezzo di terra in mezzo al bosco, abbandonata da anni e ricoperta da rovi, pruni ed erbacce che alla sola vista ti viene voglia di tornare a casa. È tranquillo più dei cinghiali, unici vicini che avrà in futuro, ed ogni mattina parte all’alba per dare una pulita e come dice, costruire la futura capanna. Dello Zio Tom ribatto io, come cazzo farai a vivere gli dico con il solo orto e qualche animale. Lui risponde sempre sorridendo, asserendo che la natura la devi ascoltare, ci devi parlare e se la tratti bene lei ti ricompenserà. Allora non ho capito un cazzo io in tutti questi anni, perché dalla terra intorno casa ho ricavato solo spazi dove ho pulito, sono più un giardiniere di un ortolano ma non io fatto altro che lavorare e pagare anche solo per sopravvivere. Comunque è un piacere parlarci, sembra imbattibile sulla conoscenza di semine, flora e fauna e c’è solo da imparare. Vorrei seguirlo più spesso nei lavori che sta portando avanti ma già seguire mia mamma da solo è un’impresa che mi sfianca e mi tronca le gambe, arrivo a fine giornata sfinito,non sto riuscendo a fare altro, fra l’altro queste cazzo dì gambe non migliorano e lei oltre al dolore sta pure cedendo di testa. Ieri sera mentre la portavo a letto si è soffermata sulle sue cose da portare con se dopo il trapasso, catenina, croce e rosari vari….ti mando tutto via email le ho detto scherzando….te ne vai ha risposto….Dove hai detto che vai?…a quest’ora poi….

Elba

Bensì la stagione fosse partita zoppicante, con Maggio e Giugno quasi nulli, c’è stata poi una  forte ripresa nei mesi successivi che ha compensato le perdite iniziali. Non posso lamentarmi anche se nel momento migliore sono arrivate le difficoltà maggiori. Controlli ogni tre per due dovuti da esposti in comune nei miei confronti senza per altro nessuna valida ragione. Praticamente fino allo scorso anno lavorando poco, non ho rotto il cazzo a nessuno, quest’anno invece che le cose sono cambiate in meglio, sono anche aumentate le gelosie e sono partiti i bastoni fra le ruote. Luglio, Agosto e Settembre sempre con l’ansia di nuovi controlli…..To be honest come direbbe Ralf da Londra, non si può neanche essere contrari ai controlli, ma quando ti alzi alle sette la mattina e torni a casa alle 23/24 con uno stacco se va bene di un’oretta e mezzo per sei mesi di fila, ti aspetteresti un eventuale controllo durante l’arco della giornata e non alle 19 nel bel mezzo dell’aperitivo, mandando in confusione me, personale e clientela. Ma va bene così…

Elba

IHo sempre scritto negli anni, anche su togli di carta, pezzi di cartone, tovaglioli del bar, mi divertiva buttare giù ciò che stavo facendo, che stavo vivendo, che stavo osservando, ma soprattutto per ricordare i dettagli, perché se non lo fai, ricordi solo a grandi linee. La morte di Blue invece ha lasciato un vuoto enorme che unito al dolore hanno azzerato ogni mia ispirazione. Sono quasi sei mesi che, come si diceva un tempo, non riesco a prendere una penna  in mano.

Elba

Blue dorme….dorme dallo scorso 24 giugno….Blue dorme….È stata Gessica a farle fare l’iniezione per sopprimerla, io dopo Apollo non me la sentivo, era meglio se il veterinario l’avesse fatta a me….

Elba

Un’altra notte in bianco, il cane abbaiava per il dolore ed io che cercavo di consolarlo accarezzandogli la testa…appena si calmava crollavo esausto sul divano ma subito dopo riprendeva a lamentarsi. Ho chiamato il dottore ma ho lasciato Gessica a riceverlo…avevo paura che mi dicesse di abbatterlo…ho aspettato con ansia la chiamata mentre stavo preparando la prossima apertura  al parcheggio…in effetti era solo una scusa non avevo la forza fisica e mentale di fare qualcosa di utile. Poi la telefonata di ve Gessica mi spiegava ciò che il veterinario le ha suggerito, cioè che possiamo provare una terapia con iniezioni di antibiotici e cortisone. Fra una settimana se non ci saranno miglioramenti sarà la fine, anche mia.