Elba

Trovo mia mamma dopo una mezz’oretta di attesa, esattamente come l’ho lasciata…..su una sedia a rotelle…ha appena fatto la colonscopia….piange….forse più x il pudore, perso, che x il dolore….tirarsi giù le mutande e farsi infilare un bel grosso e lungo tubo nle culo non fa piacere a nessuno, figuriamoci ad una donna di oltre 80 anni…..”….Non sono più me stessa, dice asciugandosi le lacrime con uno scottex che stringe con forza nelle mani…..non cammino più, non riesco ad alzarmi da sola….che brutta fine….”…..”….Passerà mamma, vedrai passerà le dico, ora devi solo fare tutti gli accertamenti che chiedono….poi….”….poi….mi sparerei un colpo in testa….se potessi….al momento non c’è ancora nessuna risposta, il referto, dicono, arriverà solo domanimattina…il dottore intanto, dice che il problema è più complesso del previso, causa la cirrosi epatica che sta galoppando…”….Il fegato non riesce più a filtrare il sangue che una volta ostruito, deve cercare altre vie di uscita, esodando, come farebbe un fiume dagli argini, dalle vene di sua madre, nello stomaco, intestino, esofago….”……Io e Gessika, abbassiamo la testa, quasi in segno di resa….personalmente non saprei cosa chiedere….oltre che aspettare e ricevere istruzioni su come muoversi e cosa fare….

Elba 2006

Aiuto mia mamma a tirarsi su le mutande. In questi ultimi giorni ha perso tutto il pudore che si è portata dietro nei suoi 73 anni…”….Ammazza che cosce che hai….le dico….bella topona…”….”….Hai le stesse mani di tuo babbo, risponde, se lui fossse ancora vivo, ti avrei evitato tutte queste noie…”….”…Ma che noie e noie…ora ti spalmo anche un pò di crema sulle gambe, così domani all’ospedale, magari fai colpo su qualche dottore….”…”….Il colpo ci vorrebbe a te…ma in testa….dice…ho amato solo tuo babbo nella mia vita, il primo e l’unico, mica come ora che vi scambiate come le figurine…”…Mi guarda e scuote la testa, si lascia scivolare sul cuscino, sospirando qualcosa….le sistemo le gambe, leggermente gonfie e rimbocco il letto, lascio un bicchier d’acqua sul comodino e le do la buonanotte. Un’ altra giornata è volata via. Apollo fuori si gode la calda serata di metà novembre, la luna è calante, come il mio stato d’animo…Alzo lo stereo, un cd di Ivano Fossati di circa 20 anni fa…i ricordi si impossessano di me…nonostante tutto penso…ascolto…immagino…sogno…e credo di sentirmi migliore rispetto a quei tempi….se solo bastasse credere…