Elba

Oramai la stanchezza la fa da padrona….sono quasi 3 mesi che non facciamo neanche una mezza giornata di riposo…..lo chef è da qualche giorno k.o. causa ancora da stabilire e non sappiamo neanche se tornerà….un dei suoi aiutanti si è poi licenziato, non abbiamo perso granchè, ma oltre al caos della sala, cercare di gestire anche quello della cucina, diventa difficile….nel bel mezzo di tutto questo, la donna del boss continua a fare le sue bizze da bambina viziata, viene quando vuole, se viene, e finisce quando vuole, quando finisce….arriva sempre con aria stanca, sufficiente e seccata, strusciando i piedi, senza perdere però il senso del potere a lei conferito, dando ordini, spesso sbagliati, a destrae manca …..non si stacca mai dal cellulare, non lo molla neanche x mangiare, bere o fumare, sempre on line, non mostrando molto interesse x il lavoro, inizia il servizio senza nessuna preoccupazione e senza aver preparato niente prima, tanto lo fanno gli altri x lei….a farne le spese è quasi sempre Marco che talvolta x coprire pure il suo turno, si spara oltre 16 ore continuate….non è mai molto gentile con la clientela, tant’è che in molti si chiedono xchè è perennemente sgarbata e xchè non sorride mai….Con me avrebbe durato quanto un gatto sull’Aurelia, ma al boss sembra, x ora, stare bene e contento lui, contenti tutti…

Maggio 2009 – Elba

Sto’ chiudendo il bar, manca poco alle 23,00, tolgo le ultime tovaglie dai tavoli, i portaceneri, e’ stata una serata tranquilla, a volte, annoiante…rimane una tovaglia e prima che riesca a toglierla, si siede una coppia di Francesi che con il loro chiarissimo e antipaticissimo accento chiede…”…Un caffe’ americanooo e una camomilla…”…La troia della vostra mamma, penso tra me, ma non vedete che sono in chiusura, che x una volta posso andare a casa ad un orario decente…?….Brutti bastardi…mi tenete qui ad aspettarvi x un’altra ora e x bere cosa?…un caffe’ americano e una camomilla…Preparo il tutto incazzatissimo ed attendo come sapevo, fino a dopo la mezzanotte che i signori vadano a letto…Piu’ di un’ora, con il bar gia’ pronto x domani mattina, a girare le dita…aspettare…aspettare…il tempo non passa mai…penso al piccolo riccio che ho trovato fuori casa…l’ho preso e portato in giardino, dato del pane, chissa’ se lo mangia, con la speranza che non si allontani troppo…e’ il momento che si spingono sulla strada in cerca di cibo, rimanendo pero’, facile preda di automobilisti che non si curano affatto di loro…personalmente quando li noto, fermo la macchina e li sposto dall’altro lato della strada, invitandoli a riprendere il cammino nel bosco…Teresami chiamava San francesco, x il mio amore verso gli animali…ma cio’ che riescono a darti, trasmetterti…e’ un amore incondizionato, che tu sia ricco o povero, bello o brutto, sereno o incazzato, calmo o nervoso, x loro non fa’ differenza…I francesi si alzano, do’ loro la buonanotte a denti stretti…siamo noi i veri animali…