Altro che mummia….sembra che l’essere imbalsamato sia l’amante del nuovo cameriere appena arrivato…anzi, sembra che lui si sia appositamente licenziato dove stava lavorando x seguirla….e che il cornuto del marito sapeva pure della loro relazione….”…Qui chef, dico, ci scappa la coltellata….occhio…spalle al muro….”…..”….In effetti, risponde….da quando è arrivato quello nuovo in sala, questo mi sembra abbia perso la lucidità….è sempre sospettoso, appena lei si allontana lui esce di cucina….ecco il xchè…..cornuto…e mazziato pure….Intanto entrano 3 clienti e la mummia mi chiede se vogliono mangiare…..”…Beh…rispondo…forse…o forse vorranno delle medicine, rispondo…il martedì facciamo anche farmacia….”…..”….Farmacia…medicine….?…..non lo sapevo…e da quando….?…..”…..”….Da qualche settimana, sai in agosto magari ce ne è più bisogno….”….Mi guarda e va via non proprio del tutto convinta….Non capisce proprio un cazzo…un ristorante che fa anche farmacia….ma dove si è mai visto?…..essere inutile….”….Hamadi, dico, ho messo io acqua nel frigorifero….”…..”….Io, risponde…io messo….cosa io messo ?……”…..”….Io ho messo, tu hai messo, egli ha messo, noi, voi avete messo….”……arrivederci….
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Chianti
Quando siamo a casa, Jessika non riesce mai a rimanere ferma molto a lungo. Sembra incalzata da un’energia irrequieta che non le da tregua. Si muove camminando avanti e indietro, facendo pulizie o mettendo a posto ogni cosa che le passa fra le mani. Io invece sono l’esatto contrario, amante dell’ozio, passerei le ore osservando cosa si muove e non, intorno a me, ascoltando il cinguettio degli uccellini, seguendo il breve volo di una farfalla, senza ammattire se tutto è in ordine e pulito. Le ultime discussioni riguardo le nostre o forse le sue incomprensioni verso qualche mio appunto, riflessione, sono state al momento accantonate, non so x quanto, xchè quando qualcosa non torna o viene mal digerito in una coppia, poi il tempo in momenti meno felici, porterà inesorabilmente tutto a galla…Avevo solo commentato una frase di Paulo Coelho che dice….”…Ogni volta che mi sentivo completamente padrone della situazione, capitava qualcosa che mi faceva crollare….”….”…Purtroppo le dissi, senza piangersi addosso, senza neanche cercare di capire il xchè, senza attribuire colpe al destino o quant’altro, nella vita mi è capitata più volte una cosa del genere…da essere padrone della situazione a trovarsi a raschiare il fondo…E’ venuto fuori di tutto…perfino che io sono ancora legato a Simona e che nessun’altra donna possa prendere il suo posto dentro il mio cuore…Ho avuto tanto da lei, è vero e vivo ancora di rimpianti su ciò che potrebbe essere stato se lei fosse ancora in vita, soprattutto nell’arte, xchè è rimasto un talento inespresso, e questo mi logora, xchè me la ero cresciuta, ce l’avevo indirizzata dopo tante battaglie e ne era felicissima….un periodo di vita che non può tornare più, un periodo triste ma allo stesso tempo felice che ci sia stato, un periodo che mi piacerebbe raccontare, ricordare, riderne e piangere, senza creare stupide gelosie…
Maggio 2009 – Elba
Nonostante il mio francese parlato e’ poco piu’ che scolastico, riesco ugualmente a capire e farmi capire, seppur con gesti e vocabolario degni del miglior Toto’…Ho finito cosi’ x stringere amicizia con una coppia di sposi che e’ in hotel da piu’ di una settimana…Lei molto piu’ giovane di lui, semplice e gentile…il marito sempre sorridente e molto premuroso, non l’abbandonava un attimo…Dapprima le solite battute, il buongiorno, la buonasera e altro riguardante il lavoro del bar e le loro consumazioni…Al banco si sa’, a molti clienti, dopo qualche bicchiere, piace raccontare della loro vita, del lavoro, dei progetti, dei loro amori, passati, presenti e futuri, delle mogli, delle amanti…a volte bisognerebbe saper essere anche dei buoni psicologi…Una volta superata la diffidenza o meglio la timidezza, anche i francesi, si sono aperti come un libro ed ogni sera all’ora dell’aperitivo, hanno iniziato a parlare di loro, delle loro giornate, della Francia, credendo forse che io riuscissi a comprenderli del tutto….Ci sono stati momenti invece, che non capivo proprio un cazzo di cio’ che dicevano e non riuscivo a farglielo capire, continuavano a parlare, ridere e raccontare…Rispondevo con sorrisi a denti stretti, muovendo la testa in una via di mezzo fra il no ed il si…tanto x cercare di dare una risposta a qualcosa di incomprensibile…Cercavo ogni scusa x allontanarmi da bar e lui mi veniva dietro, continuando a parlare…E mo’ che gli dico…pensavo…allora sparavo qualcosa di incomprensibile anche io, un misto di francese, italiano e spagnolo…sperando di metterlo in difficolta’…niente…ripartiva a tutta birra a parlare e raccontare, ridendo sopra a tutto cio’ che diceva…Finalmente quando il bar si riempiva, riuscivo a staccarmelo di dosso, anche se ogni tanto vedevo la sua faccia avvicinarsi al banco…”…jeanluc…jeanluc…diceva…”…”…Apres, apres…rispondevo..je suis occupee’…beaucoup de travaille…”…vaffanculo lo aggiungevo dopo, con molta grazia…