Elba

Mamma dico, abbassa la tv che si sente a due km da qui …Mi guarda con aria confusa, generalmente non risponde mai subito quando le parlo, è praticamente sorda allo stato puro, rimanendo così sospesa fra una frase sconclusionata o un’altra domanda che non c’entra nulla. Sei andato a correre? Hai fatto due km…Sbagliato rispondo, ne ho fatti tre, anzi quattro…Bravo continua, avessi io le tue gambe…Meglio non cambiare discorso altrimenti devi ricominciare daccapo. Ti cucino un bel risotto chiedo….Non voglio mangiare alle otto risponde. Rinuncio, apro il frigo e mi metto all’opera, anche perché cucinare è la parte più difficile, non per me, dato che me la cavo egregiamente fra i fornelli, ma per soddisfare lei, incontentabile, non apprezza mai niente. Ha sempre avuto un carattere di merda, figuriamoci ora a questa età.  Ed è qui che una mano da parte di mia sorella sarebbe stata fondamentale,  anche solo per farmi staccare la spina ogni tanto. Sono esattamente quelle situazioni dove un vaffanculo è più che giustificato, visto che la mano non c’è mai stata…vado avanti a vista come quando sei in alto mare e non ti resta che guardare oltre la prua.

Elba

Il comportamento di mia sorella è veramente vergognoso. Non parlo direttamente nei miei confronti, ne ho passate così tante che una merda in più o meno fa poca differenza, ma verso mia mamma che oltre alle sofferenze dovute ad una salute precaria, deve cercare di sopportare la completa indifferenza della figlia che non si degna neanche di farle una semplice telefonata dallo scorso 13 settembre. Avevate discusso, lo so, io lo faccio tutti i giorni, tutti i santi giorni, ma con una persona quasi inferma, alla soglia dei novanta, di cosa vuoi discutere, assecondi, tiri avanti e cerchi soprattutto di darle una mano. Quella mano di cui anche io, ne avevo un gran bisogno, specialmente durante la stagione estiva, quando le ore di lavoro si moltiplicano e il tempo a  disposizione è sempre meno. Sono oramai sedici mesi che mia mamma è con me, sedici mesi di corsa, casa, lavoro, spesa, casa, cucinare, servire, pulire e tornare al lavoro. Mia madre poi ha un carattere difficile e pure le donne che avevo trovato per fare almeno le pulizie, sono svanite come neve al sole. Rimaneva solo mia sorella, la quale, essendo a conoscenza della situazione poteva far meglio, molto meglio. Considerando anche il fatto che a giorni alterni, oramai li chiami i dispari, devo medicare e fasciare entrambe le gambe. Ma non biasimo più nessuno, il lavoro è quasi volto al termine, vado qualche ora nel pomeriggio, più per svago che altro è poi anche la ci sono diversi gattini da accudire, tanti discorsi e promesse dalle associazioni animaliste, ma ala fine non fa un cazzo nessuno. In ultimo, il padrone del posto, visto il successo che ho avuto è tornato a bussare cassa nonostante il contratto. Vedremo, sono stanco anche di lui, un disonesto, bugiardo, senza un briciolo di rispetto e riconoscenza, attaccato ai soldi come un orso col miele. A me che dei soldi non è mai fregato un cazzo non riesco proprio ad entrare nella sua mentalità, queste vite buttate via solo per avere, avere, vivere da immortali quando la fine invece è dietro l’angolo, cazzi suoi non lo invidio. La notte, cantava Lucio Dalla, sta morendo ed è cretino cercare di fermare le lacrime ridendo
Ma per uno come me l’ho già detto
Che voleva prenderti per mano e volare sopra un tetto Lontano si ferma un treno
Ma che bella mattina, il cielo è sereno
Buonanotte, anima mia
Adesso spengo la luce e così sia

Virginia Woolf

Le illusioni sono per l’anima ciò che l’atmosfera è per la terra. Toglietele quell’aria tenera, e la pianta morirà, i colori svaniranno. La terra su cui camminiamo è cenere estinta. La verità ci annienta. La vita è un sogno. È il risveglio ad ucciderci. Chi ci deruba dei sogni ci deruba e la vita.

Philip Roth

Ciò che noi sappiamo è una che, in un modo non stereotipato, nessuno sa nulla. Non puoi sapere nulla. Le cose che sai…non le sai. Intenzioni? Motivi? Conseguenze? Significati? Tutto ciò che non sappiamo è stupefacente. Ancor più stupefacente è quello che crediamo di sapere.