Marzo 2009 – Firenze

Prima di entrare a far a Tacla dottoressa mi rivolge alcune domande…”….Eta’, professione, sintomi, stile di vita, passata e presente…Ha abusato di droghe ed alcool?…”…”..Beh, rispondo, abusare e’ una parola grossa….diciamo che non mi sono fatto mancare niente…pero’ non ho mai avuto grosse dipendenze….ho sempre avuto un debole x le canne…in passato anche altre droghe…sintetiche, polveri…ma sempre a mio piacimento, ho sempre deciso io, quando e quanto…ero e sono dell’idea, che un paio di birre e una bella canna sono il mio massimo…x le altre droghe e stato piu’ un fatto…diciamo…erotico…la coca ti eccita, disnibisce e ti fa’ fare cose che generalmente non hai il coraggio di fare…ma non e’ comunque stata una mia prorita’…sono gia’ molto fantasioso di natura…l’unica cosa che mi ha sdraiato e’ stato un cazzo di virus che mi ha procurato, la pericardite…”….La dottoressa ascolta con attenzione, poi mi invita a mettermi sul lettino ed infilare la testa, in quelo che io chiamo un oblo’,  un enorme cestello della lavatrice…Non dura molto, una ventina di minuti, sembra invece un’eternita’, un’attesa infinita, il tempo che ci vuole x la risposa…Passeggio su’ e giu’ x la stanza, vado fuori in corridoio, bevo un caffe’..Teresa mi dice di stare tranquillo…come se fossi solo io a deciderlo…l’ansia ti strugge, ti mangi un intero pacchetto di gomme in meno di venti minuti…ti siedi…passi le mani fra i capelli…pensi e ripensi…al passato…affanculo….siamo meno di dieci in attesa…ogni volta che si apre la porta dalla quale esce la dottoressa, vorresti che non venisse mai fatto l tuo nome….qualcuno va’ via con la faccia sollevata, altri a testa bassa, distrutti da una risposta che ha cambiato x sempre la loro vita…Tocca a me…mi chiamano…Sig…sig…Pagn…”…Non le do’ neanche il tempo di scandire i mio cognome che le sono posizionato davanti come un cane che aspetta l’osso…Mi consegna la busta con le radiografie e mi dice…”…Non c’e’ niente di particolarmente preoccupante…probabilmente i suoi sintomi sono solo dovuti alle medicine prese in passato ed anche al tenore di vita…sregolato…si riguardi e faccia vita sana non ha piu vent’anni…”….Faccio si si con la testa…chiamo Teresa e le dico che tutto va’ bene…Sorride….

Peru’ – Dicembre 2001

Una splendida luna piena rifletteva sul lago, che dicono, sia, il piu’ alto del mondo. Ci fermammo a mangiare in un grazioso ristorante appena dietro una piccola spiaggia, gestito da una ragazza Inglese, pure carina…Max opto’ x il pesce, io invece mi lasciai andare ad un bel piatto vegetariano con riso…”…Preparati disse Max, guardando la cartina, ci aspettano almeno 3 giorni di viaggio x arrivare a Cuzco, da dove poi potremmo raggiungere Machu Picchu…e non ci conviene fare molte soste, oltre ovviamente quelle dell’autobus…”…”…Cazzo Max, risposi, 3 giorni e 3 notti di fila non ce la faccio…e’ gia’ la seconda volta che mi becco la dissenteria e queste cazzo di pasticche non fanno niente, continuo a cacare come un gabbiano…tanto tanto con gli autobus Brasiliani, ma questi talvolta sono anche sprovvisti del bagno…te lo ricordi la prima fermata dopo La Paz…gli uomini a pisciare davanti e le donne dietro….se mi prende un attacco quando sono a bordo, tocca cacarsi addosso…”…”…E’ l’acqua, risponde, bisogna stare piu’ attenti, lavare bene tutto quello che si mangia…in piu’ l’altura oltre il mal di testa, da’ questo tipo di sintomi…una bella ripulita ti fara’ bene…ti puoi sempre mettere, dice sorridendo, un bel pannolone…eppoi mica c’hai gli anticorpi che hanno loro…noi siamo molto piu’ delicati…guarda come tengono il cibo, la carne, il pesce, al mercato…tutto scoperto, all’aria, senza uso di rifrigerazione…”…”…Affanculo te e il pannolone, finche’ non mi passa non mi muovo da qui…comunque mi hanno detto in quella specie di farmacia che queste pasticche sono le piu’ potenti, dopo 3 di questi non cachi piu’…speriamo, sono svuotato…”….Dopo cena e dopo un the’ con le foglie di coca, che dicono, allieva il mal di testa, facciamo un bel cannone in riva al lago…Un anziano del posto ci chiede da fumare e ci offre x pochi dollari una gita con la sua piccola barca, x l’indomani mattiina…Accettiamo, rimandando la partenza e fissiamo x le 9,00, appena dopo colazione…”…Vi porto nei luoghi meno conosciuti, dice, lontani dal flusso turistico…no touristas diceva…solo del posto…”…A me sembrava gia’ poco conosciuto qui…figuriamoci dove dice lui… 

Dicembre 2008 – Elba

Massimo si sta’ lasciando andare nel bere, dopo l’ultima infelice esperienza d’amore…Praticamente e’ innamoratissimo, ma lei non ne vuole piu’ sapere, anche se ultimamente sembrava che avesse riaperto qualche porta…”…E’ stata tutta una fregatura, dico, ti ha solo cercato x farsi portare a cena, scroccarti qualcosa e via…”….”….E’ tutta una questione di principio, risponde, tenendosi a malapena sulle gambe…dammi da bere…che ne sai tu….ci vuole cervello nella vita….e’ tutta una questione di principio….”….”….Infatti te lo sta’ tirando nel culo…con principio…”….Mi guarda di traverso…arriccia le labbra….”….Ma vaffanculo va’…dice…ci vuole capo…dice battendosi il dito sulla testa…”…Maurizio e’ seduto, lo guarda intimorito…”…E vai Maurizio, dico…”…”…E tu che cazzo vuoi, dice Massimo…”…”…Ehi ehi…calma, altrimenti c’e’ la bastonata, non voglio casini qui…scherzare quanto si vuole…ma che finisca la’…”…Sembra calmarsi, butta giu’ l’ennesimo bicchiere di rosso senza prendere fiato, va’ fuori ed accende una sigaretta…”…E’ tutta una questione di principio dice…ci vuole capo…”….Sta’ piovendo, ma rimane sotto l’acqua che gli scende dritta sul viso a fumare…inevitabili i commenti di qualcun altro…”….Un po’ d’acqua non puo’ fargli che bene….Metto su’ un cd di Alberto Fortis…quanto tempo…30 anni piu’ o meno….”….Piroette di sabbia nelle guglie del Duomo…e le voglie di un uomo che ha x vita una gabbia, liberata dal sesso….gonfia di verita’…partorita con gioia….e la vera ragione delle notti impegnate, dei romanzi creduti degli amori sbagliati, non la devi cercare dentro i mari delusi che ti scusano i sogni le ignoranze i delitti…il suo posto lo trovi nella ruota del giorno…nello scrigno privato di di egoismi ed di abusi e le mani affrettate a cercare i gioielli… nella sabbia han trovato confuse…relitti…il dispetto felice sulla voglia che nasce, contrappeso all’istinto alla cosa che piace, la condanna del tempo, della gente del posto e il ritorno dal viaggio che ti ha fatto sperare che la stella seguita… si e’ stancata di darti…nel brillare….”…