L’uomo porta il mondo nella propria testa….l’intera astronomia e l’intera chimica sospese in un pensiero. Poichè la storia della natura è impressa nel suo cervello, egli è perciò il Profeta e lo scopritore dei suoi segreti….La natura mostra sempre i colori dello spirito….La bellezza irrompe ovunque…di notte le stelle pendono sulla più oscura radura con la stessa spiritata bellezza che diffondono sulla campagna romana o sui marmorei deserti d’Egitto….vi è la minima differenza tra un paesaggio e l’altro; ma grande è la differenza tra un osservatore e l’altro…
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Fernando Pessoa
Nell’indagine di un fatto di cui si ignora la natura e la si vuol conoscere o di cui si ignora l’autore e lo si vuole scoprire, ciò che conta, innanzitutto, è mettere in evidenza qualche elemento che, essendo assolutamente certo sia, contemporaneamente, inaspettato o strano……Come una bolla di sapone, senza rumore, il mio animo si frantumò…..Rimasi sospeso in un vuoto interiore, senza ragione, senza parola, senza gesti…..Se tutto ciò ha un significato, il suo significato è che non significa un bel nulla.
Proverbio Indiano
Aristotele
Sallustio
Seneca
Francis Bacon
Marzo 2009 – Firenze
Prima di entrare a far a Tac, la dottoressa mi rivolge alcune domande…”….Eta’, professione, sintomi, stile di vita, passata e presente…Ha abusato di droghe ed alcool?…”…”..Beh, rispondo, abusare e’ una parola grossa….diciamo che non mi sono fatto mancare niente…pero’ non ho mai avuto grosse dipendenze….ho sempre avuto un debole x le canne…in passato anche altre droghe…sintetiche, polveri…ma sempre a mio piacimento, ho sempre deciso io, quando e quanto…ero e sono dell’idea, che un paio di birre e una bella canna sono il mio massimo…x le altre droghe e stato piu’ un fatto…diciamo…erotico…la coca ti eccita, disnibisce e ti fa’ fare cose che generalmente non hai il coraggio di fare…ma non e’ comunque stata una mia prorita’…sono gia’ molto fantasioso di natura…l’unica cosa che mi ha sdraiato e’ stato un cazzo di virus che mi ha procurato, la pericardite…”….La dottoressa ascolta con attenzione, poi mi invita a mettermi sul lettino ed infilare la testa, in quelo che io chiamo un oblo’, un enorme cestello della lavatrice…Non dura molto, una ventina di minuti, sembra invece un’eternita’, un’attesa infinita, il tempo che ci vuole x la risposa…Passeggio su’ e giu’ x la stanza, vado fuori in corridoio, bevo un caffe’..Teresa mi dice di stare tranquillo…come se fossi solo io a deciderlo…l’ansia ti strugge, ti mangi un intero pacchetto di gomme in meno di venti minuti…ti siedi…passi le mani fra i capelli…pensi e ripensi…al passato…affanculo….siamo meno di dieci in attesa…ogni volta che si apre la porta dalla quale esce la dottoressa, vorresti che non venisse mai fatto l tuo nome….qualcuno va’ via con la faccia sollevata, altri a testa bassa, distrutti da una risposta che ha cambiato x sempre la loro vita…Tocca a me…mi chiamano…Sig…sig…Pagn…”…Non le do’ neanche il tempo di scandire i mio cognome che le sono posizionato davanti come un cane che aspetta l’osso…Mi consegna la busta con le radiografie e mi dice…”…Non c’e’ niente di particolarmente preoccupante…probabilmente i suoi sintomi sono solo dovuti alle medicine prese in passato ed anche al tenore di vita…sregolato…si riguardi e faccia vita sana non ha piu vent’anni…”….Faccio si si con la testa…chiamo Teresa e le dico che tutto va’ bene…Sorride….