Tiziano Terzani

Per capire le pratiche della magia nera, diceva Padre Willem, bisogna capire che nella visione di un Indonesiano, non c’è netta distinzione fra oggetti inanimati ed esseri viventi, uomini o animali che siano….Per un Indonesiano molti oggetti hanno vita. Il Kris x esempio, il coltello cerimoniale ha un suo spirito, così come un corpo che perde la vita, un cadavere, continua ad avere in sè uno spirito. Il potere del Dukun consiste nel sapere usare di quello spirito, sia quello di un Kris, di un chiodo o di un morto. Quel che resta nel cadavere di un uomo morto violentemente, specie se impiccato, accoltellato o suicida, è un ingrediente potentissimo per la magia nera. Così come gli amuleti possono essere….caricati….di un’energia positiva che protegge chi li porta, un oggetto x esempio un coltello, può essere caricato dal Dukun con una forza negativa che lo fa rivoltare contro la persona che lo usa.il coltello attraverso la concentrazione del Dukun, diventa l’arma di un suicidio involontario. Padre Willem aveva sentito di un Dukun capace di fare ciò, concentrandosi x almeno un mese sull’oggetto da animare. Il principio è che una carica di energia viene trasferita dalla mente del Dukun dall’oggetto attraverso la meditazione. Poi, diceva Padre Willem, si tratta anche di capire il linguaggio, il modo con cui la gente si esprime a proposito della magia. Nella sua isola, x esempio, dicono che il Dukun è capace di parlare alle piante. Quel che vogliono dire, è che lui dalle piante sa quali sono le qualità delle radici, delle foglie, dei fiori. Vogliono dire che lui è capace di usare delle piante x farne dei veleni che possono uccidere o farne delle pozioni che possono apparentemente far rivivere i morti. Secondo lui dietro le pratiche dei Dukun c’era la naturale aspirazione umana all’armonia, il bisogno di ristabilire un equilibrio alterato. Una donna non ama un uomo che x questo soffre? Viene usata la magia x ricreare armonia, facendo innamorare la donna…Qualcuno ha commesso un delitto x il quale non ha pagato secondo la giustizia umana?….Glielo si fa pagare con la magia. “…..Davvero non riesco a capire come funzioni, riprese Padre Willem…..ma prenda il caso dell’isola Belitung, dove c’è una montagna. In cima alla montagna è stato piantato un ripetitore della Tv di Giacarta. per poterci arrivare è stata aperta una strada che porta fino in cima alla vetta. Ci si va con una jeep, ma x farlo bisogna chiedere il permesso allo spirito-guardiano della montagna, il Penjaga, uno strano essere che vive ai suoi piedi e che ne controlla l’accesso. Provi ad andarci senza il suo permesso!! La jeep si blocca, sembra che non abbia più benzina, che sia guasta, Non so come spiegarlo, ma mi creda, è così che succede!….”….

Maggio 2009 – Elba

Non capisco dice Gluca, un mio omonimo leccese da poco in hotel come chef de rang, come tu possa tutti i giorni, arrivare al lavoro…cantando…scherzando con tutti, quando poi sei il piu’…parlato dietro…anzi devo aggiungere che dicono che ci assomigliamo, che di due non ne facciamo uno, che i migliori sono loro…che…”….Che…che cazzo…rispondo…mavaffanculo…come dici tu in dialetto…ma che cazzo te ne fotte di cio’ che dicono…lasciali parlare…a me non  piace giudicare la gente, specialmente quella con la quale lavoro…La ragazza e’ la moglie dello chef e si sente in diritto di dire anche piu’ del dovuto…contenta lei…contenti tutti…Diego, l’altro chef de rang, da quando sono arrivato non fa’ altro che dire e dire su’ di me….xfino sui cocktails vuol mettere bocca…beh…forse e’ geloso xche’ voleva stare lui al bar…o forse xche’ ho sempre una buona presenza femminile al banco che mi fa’ compagnia…lo sai…no…la volpe che non poteva raggiungere l’uva….sara’ anche piu’ bravo nel lavoro, e non me ne frega un cazzo…ma con le donne non gliela fa’…arriva dopo….diceva un vecchio saggio caro gluca….non e’ la stabilita’ che dobbiamo ricercare….ma l’equilibrio…”….Oggi e’ un caldo bestiale, la piscina al completo…Nel tardo pomeriggio faccio amcizia con 3 ragazze….due Abruzzesi, farmaciste ed una Siciliana…ingegnere…carine e simpatiche…ma finiro’ tardi al bar…a meno che, una di loro non voglia aspettarmi…