Elba

La luce del mattino fa fatica ad entrare….un’altra giornata di scirocco, vento caldo che viene dall’Africa, ma che porta con se umidità e tante nuvole….Il grande responsabile del personale è già arrivato, lo trovo fermo in cucina con il suo Actimel in mano….lo impugna e lo deglutisce come se fosse la posizione magica di Hulk….povero cretino, mi fa anche pena da quanto non capisce non un cazzo….è sempre in mezzo ai coglioni ma non muove dito, tranne qualche diecina di cappuccini o caffè durante le colazioni…gli devi però, far trovare il latte in frigorifero, le tazze sul banco, il bricco pronto appena sotto….poi sparisce x seguire un inutile bar posizionato sotto la piscina che lavora pochissimo, anche se potrebbe far decisamente meglio, ritornando la sera prima della cena e commentando sempre in negativo la numerazione dei tavoli o qualche altra cazzata immaginaria, giusto x avere sempre l’ultima parola, giusto x abusare del potere che gli è stato conferito, del quale ne va fiero, ma dimostrandosi il peggiore degli incompetenti….

Elba

Niente pause, almeno x ora…almeno fino a quando non arriva nuovo personale…ed al lunch non ci sarebbe molto, se non stare là x fare 4 coppie di fulminati che preferiscono la piscina al mare….e che minchia venite a fare qui in vacanza?…e così continuiamo a spararci colazione, pranzo e cena…vaffanculo…

Elba

In piscina, le fiche più belle le trovo solo sotto la doccia…quando entro io loro escono o viceversa….in vasca becco solo uomini o donne…inguardabili…ovviamente non vado a nuotare x fare il guardone, ma davanti meglio averci un bel culo liscio e rotondo, piuttosto che grosso e peloso…Di jessika e lucia, meglio non parlarne, come il lavoro in autostrada…tutto bloccato…troppi discorsi, domande, spiegazioni…xchè, dove,chi,come,se,ma…sembra di essere in commissariato…ma che state a guardare, solo quello che faccio io?…che coglioni…domani è il mio compleannio e non me ne frega un cazzo, non sono proprio on the right mood to enjoy…mi rilassa solo nuotare…passo ore ed ore in vasca, aspettando la giusta ispirazione…

Dicembre 2009 – Elba

Non trovavo più la spinta necessaria…l’inverno successivo rimandavo sempre il ritorno in piscina…vado domani…domani vado…ma niente…mi dividevo fra buoni progetti che rimanevano solo progetti e dei gran cannoni che finivano x spegnere tutti i buoni propositi…casa mia, situata nel bosco pieno, e’ il luogo ideale x fumare e meditare e l’inverno, la stagione migliore x la tranquillita’ estrema…Tornai a nuotare in mare, ma le senitvo sulla pelle…non erano le mie nuotate di sempre…mancavo ancora di costanza e non riuscivo a sconfiggere la paura psicologica nel forzare…quando c’era da farlo mi fermavo….ripartivo, ma non forzavo…pero’ a differenza degli altri anni ho continuato a nuotare al mare fino a meta’ novembre, x passare poi subito in piscina…qualcuno mi ha accolto con le solite battutine…”…Oramai sei finito…non ce la fai più…di sicuro ti ritrovo fermo dopo 20 vasche…”…rispondevo con un sorriso e con una bella toccata di palle….ma il fiato aumentava, cominciavo ad avere un buon feeling con le bracciate, sentivo che xlomeno stavo migliorando…così come il numero delle vasche a fine giornata…80…100…120…rimasi qualche settimana senza aumentare, gia’ contento del risultato ottenuto…arrivai poi a 150…fino alle 180 poco prima della pausa Natalizia…è stata la più grande soddisfazione degli ultimi 3 anni…riuscire a tornare a certi livelli, ritrovare la continuita’ in acqua, ritrovare l’armonia necessaria ed essere riuscito ad allontanare la paura…non sentivo neanche la stanchezza, incredibile, una gioia immensa…bisognera’ pero’ attendere ancora alcuni mesi x vedere se tutto andra’ x il verso giusto…continuero’ a toccarmi le palle ed a sorridere a chi, invece, guarda caso, ora mi da’ le spalle nello spogliatoio, negandomi anche un semplice saluto…

Dicembre 2009 – Elba

In effetti mi manca molto non poter nuotare…dopo tanto tempo trascorso a cercare di ripartire, ero riuscito a trovare negli ultimi mesi la costanza necessaria x aumentare il  numero delle vasche…Da quel Giugno del 2006, sono rimasto settimane, mesi, anni, a guardare il mare, dalla strada, dalla riva, dalla spiaggia….a guardare l’acqua, la gente nuotare…ed io immobile…a stringere i pugni sulla sabbia, sulle ghiaie…ma in fondo quando sei stato vicino a lasciarci la pelle, il pensiero principale va’ solo alla possibile ripresa…Pero’ volevo tornare a cavalcare l’acqua, a spezzarla con le bracciate, a sentirla scivolare sul viso, sentirla nel naso, in bocca…l’odore che ti rimane appiccicato sulla pelle, sotto le unghie delle mani, nelle narici…che sia di mare o di cloro non fa’ differenza…Ci sono voluti più di 3 anni…la prima volta fù in una piccola spiaggia nell’estate del 2007, sfruttando lo scirocco x evitare il rischio meduse, mancava di prenderne subito una, così era finita in partenza…nuotai una quindicina di minuti, senza mai forzare, era troppa la paura….La paura…che dopo la malattia diventa la tua compagna di viaggio, la compagna di tutti i giorni, che cerchi di mettere da parte ma che compare, inevitabilmente al primo sintomo…Affanculo….e comunque quella fù una stagione di intenso lavoro, anzi di un culo mostruoso…avevo il tempo x andare velocemente al mare ma non quello necessario x una bella nuotata…ripresi a fine stagione, diviso fra mare e piscina, ma la solita, vecchia infezione all’orecchio sinistro torno’ a fare capolino….merda….antibiotici e stop…furono le uniche cure….Non c’era verso di tornare a nuotare decentemente…ti senti finito…scordati il nuoto, una volte x tutte…mi dicevo….ma riprovai comunque l’estate successiva, da Aprile, Maggio fino a Settembre…il tempo pero’ era poco…fra vento e meduse, i risultati furono scarsi e poco incoraggianti…passavo più tempo in canoa, la quale mi divertiva, con la quale ero sempre a stretto contatto con l’acqua…ovviamente non potevo lamentarmi, sarebbe stato stupido…ma il nuoto era un’altra cosa…..

Maggio 2009 – Elba

Non capisco dice Gluca, un mio omonimo leccese da poco in hotel come chef de rang, come tu possa tutti i giorni, arrivare al lavoro…cantando…scherzando con tutti, quando poi sei il piu’…parlato dietro…anzi devo aggiungere che dicono che ci assomigliamo, che di due non ne facciamo uno, che i migliori sono loro…che…”….Che…che cazzo…rispondo…mavaffanculo…come dici tu in dialetto…ma che cazzo te ne fotte di cio’ che dicono…lasciali parlare…a me non  piace giudicare la gente, specialmente quella con la quale lavoro…La ragazza e’ la moglie dello chef e si sente in diritto di dire anche piu’ del dovuto…contenta lei…contenti tutti…Diego, l’altro chef de rang, da quando sono arrivato non fa’ altro che dire e dire su’ di me….xfino sui cocktails vuol mettere bocca…beh…forse e’ geloso xche’ voleva stare lui al bar…o forse xche’ ho sempre una buona presenza femminile al banco che mi fa’ compagnia…lo sai…no…la volpe che non poteva raggiungere l’uva….sara’ anche piu’ bravo nel lavoro, e non me ne frega un cazzo…ma con le donne non gliela fa’…arriva dopo….diceva un vecchio saggio caro gluca….non e’ la stabilita’ che dobbiamo ricercare….ma l’equilibrio…”….Oggi e’ un caldo bestiale, la piscina al completo…Nel tardo pomeriggio faccio amcizia con 3 ragazze….due Abruzzesi, farmaciste ed una Siciliana…ingegnere…carine e simpatiche…ma finiro’ tardi al bar…a meno che, una di loro non voglia aspettarmi…