Elba

La luce del mattino fa fatica ad entrare….un’altra giornata di scirocco, vento caldo che viene dall’Africa, ma che porta con se umidità e tante nuvole….Il grande responsabile del personale è già arrivato, lo trovo fermo in cucina con il suo Actimel in mano….lo impugna e lo deglutisce come se fosse la posizione magica di Hulk….povero cretino, mi fa anche pena da quanto non capisce non un cazzo….è sempre in mezzo ai coglioni ma non muove dito, tranne qualche diecina di cappuccini o caffè durante le colazioni…gli devi però, far trovare il latte in frigorifero, le tazze sul banco, il bricco pronto appena sotto….poi sparisce x seguire un inutile bar posizionato sotto la piscina che lavora pochissimo, anche se potrebbe far decisamente meglio, ritornando la sera prima della cena e commentando sempre in negativo la numerazione dei tavoli o qualche altra cazzata immaginaria, giusto x avere sempre l’ultima parola, giusto x abusare del potere che gli è stato conferito, del quale ne va fiero, ma dimostrandosi il peggiore degli incompetenti….

Febbraio 2010 – Elba

La scorsa notte ho dormito male, con un occhio ed un orecchio sempre vigili ed attenti a cio’ che stava succedendo fuori casa…Sull’isola si è abbattuta una tempesta, il vento fino a 50 nodi, uno scirocco che ha provocato non pochi danni in paese e che a me ha ricordato una notte dello scorso inverno, regalandomi un paio di alberi letteralmente sdradicati dal terreno, i quali poi minacciavano di cadere sul tetto di casa…Apollo, che ha una paura tremenda dei tuoni e del brutto tempo in generale, è rimasto nascosto a tremare nel bagno e sotto il letto…solo la mattina seguente ha fatto capolino con le orecchie basse e muovendo il poco di coda che ha, a significare che il peggio era passato…l’ira della tormenta iniziava ad allentarsi e  con la prima luce che entrava dalla finestra, mi sono vestito e sono andato a contare i danni…Nessun albero caduto, ma molte piante hanno subito danni ingenti, specialmente quelle più delicate…Mia mamma sembra migliorare, ma deve ancora ricorrere alle cure ospedaliere almeno una volta alla settimana…il che spegne sul nascere ogni mio tentativo di potermi allontanare x un po’…Ne avrei proprio bisogno…La solita alba fredda, colazione, passeggiata con il cane, piscina, lavoro, altro giro con il cane, ritorno a casa e tuffo nell’ultimo libro che ho a disposizione…Queste sono pressapoco le mie giornate…niente di più niente di meno…rifiutando ogni invito a cena o in qualsiasi altro tipo di locale…sono in un momento di zero socializzazione…e le persone interessanti…latinano…