Stanco di vedere le parole che muoiono
stanco di vedere che le cose non cambiano
stanco di dover restare all’erta ancora
respirare l’aria come lama alla gola.
Stanco di vedere le parole che muoiono
stanco di vedere che le cose non cambiano
stanco di dover restare all’erta ancora
respirare l’aria come lama alla gola.
Andare a piedi fino a dove non senti dolore
solo per capire se sai ancora camminare.
Il mondo è un corpo coperto di lividi,
i miei pensieri sempre più vividi.
Corpi sulla strada che si lasciano affittare,
tavole anatomiche da saccheggiare.
Corpo perfetto, corpo immortale.
Il corpo è la frontiera che si può violare.
SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI
LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI
CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO
SOTTO AD UN CIELO D’UN GRIGIO INFINITO.
Andare a piedi fino a dove non senti dolore
solo per capire se sai ancora camminare.
Sono le gambe piene di lividi,
sono pensieri sempre più ruvidi.
Corpi di macerie da telegiornale,
corpi diplomatici in diretta a conquistare.
Suona la marcia suonala ancora,
la morte veste bene quando scatta l’ora.
Cristi che piangono per troppo dolore,
l’angoscia di un pianeta che puoi sezionare.
Taglia la torta, tagliala ancora:
chi è ricco resta vivo mentre il povero muore.
Corpi e macerie da conquistare
per un corpo d’armata sotto le fanfare.
Corpo straziato, corpo a corpo,
il corpo è l’innocenza che si può spezzare.
SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI
LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI
CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO
SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO.
SANTI BUROCRATI SEME D’IPOCRITI
LA VITA È SCRITTA SOPRA UN CUMULO DI SOGNI
COME IN UN FILM DOVE TUTTO È DECISO
SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO.
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ottobre 2007
Da qualche giorno ho preso posizione al bar di mia sorella…ho radicalmente cambiato le luci dalle 16,00 in poi…le giornate che si stanno accorciando, mi saranno di aiuto..tante candele e poche lampadine…”..cosi’ si risparmia…le ho detto…”…Ancora non c’e’ stato un grande incremento, ma sono fiducioso, intanto ho goduto, bevendo, tranquillamente, senza problemi, senza nascondermi, al contrario dell’hotel, un buon bicchiere di vino…lunedi’, forse, sono stati piu’ di uno, con Graziano e Marco, due amici d’infanzia…”…Sei tornato, bastardo…bisognera’ prendersi cura del fegato….”….ed ascoltando tanta buona musica, dopo mesi di classica e piano del Maestro Pino…e soprattutto ad un volume, decisamente superiore…Spazio dai Radiohead, Unpluggled di clapton, bellissimo, Subsonica, Khula Shaker e poi x accontentare chi non capisce un cazzo di musica, i soliti Cafe’ del mar, Buddha bar, ecc…anche se ad essere sincero, il ritmo e’ abbastanza piacevole, ma monotono…Sabato saro’ a Firenze, da teresa, la quale sta’ reclamando Apollo con insistenza…mi dispiace perderlo, ma ho le mani legate…vado, nella speranza di trovare una soluzione, che invece fra noi due, sembra quasi impossibile…