Elba

Un extra preso al volo, neanche da me ma da mia sorella tramite un’amica per la notte di capodanno….Non ho mai avuto una certa simpatia per il 31 dicembre, dove tutti danno il meglio o forse il peggio di se stessi….Ne ho lavorati tanti ed uno in più o in meno fa poca differenza….L’hotel è piccolo e la sala, sul mare, a forma di mezzaluna…..ma per lavorarci scomodo fino all’inverosimile….Eravamo in 4 più il Maitre x un centanaio di persone, che se fossero arrivate un pò alla volta non sarebbe stato un granchè, ma nel giro di una mezz’ora la sala era a tappo con una musica di sottofondo che faceva veramente cacare….Bisognava servire un flute di benvenuto per ogni ospite, servire acqua, prendere la comanda del vino, servirlo, portare il numero del tavolo in cucina e servire pure il pane….Praticamente dopo tre tavoli eri già in merda….Iniziavano ad uscire gli antipasti mentre ancora servivi il vino, il tavolo accanto aspettava ancora l’acqua, un altro il pane, confusione totale, al pass della cucina c’era il Direttore che era in confusione più di noi….ho corso per oltre 5 ore, ad un certo punto avrei pagato pur di camminare scalzo, avevo la punta delle scarpe che premeva sulle dita o viceversa, so solo che il dolore aumentava passo dopo passo….affanculo queste serate del cazzo che con un paio di camerieri in più sarebbero andate lisce come l’olio….l’olio invece me lo sono messo in mezzo alle chiappe quando sono tornato a casa….non era neanche facile tirarsi giù un paio di bicchieri di vino, perchè nello stretto avevi sempre il fiato del Maitre sul collo….il brindisi di Mezzanotte è stato come un bicchiere d’acqua in pieno Sahara….Alle tre ero già a letto sfatto come non succedeva da tempo…

Elba

Jessika dopo cena, mentre sorseggia un bicchiere di un rosso che fa veramente cagare….Ed avevo scelto quello che costava di più, le dico…mi chiede cosa ne sarà di noi se io dovrò ancora muovermi x lavoro…Vedremo, rispondo…nonostante i nostri frequenti attriti, le nostre, talvolta inutili discussioni, il nostro lasciarci e riprenderci come due ventenni, i tuoi continui sbagli ed i miei, che non smetterò mai di evitare, ti ho sempre proposto di provare a fare qualcosa insieme…dal bar che avevo trovato a buon prezzo alle Canarie, a Firenze, dove, come di recente all’Elba, avresti potuto rischiare con me ed aprire insieme qualcosa di semplice, tu brava a cucire, rammendare, creare ed con le mie foto, con qualcos’altro da assemblarci, con le tante altre idee che mi affollano il cervello giornalmente….ed invece hai sempre trovato una scusa…la crisi, non è il momento, tu non hai i soldi…ovviamente se li avevo, lo avrei già fatto anche da solo…comunque ti avrei restituito tutto fino all’ultimo cent…Non hai avuto, non hai fiducia in me…inutile x tanto, fare promesse su cosa ne sarà di noi, cosa succederà, dove sarò o dove saremo…Mangio un pezzo di cioccolata, affanculo la pseudo dieta che cerco inutilmente di seguire, il peso non cala…eppure il portafoglio è sempre vuoto…