OSHO

A cento anni spesi in inganni e malefatte è preferibile un giorno vissuto in contemplazione

A cento anni vissuti nell’ignoranza è preferibile un giorno vissuto riflettendo

A cento anni spesi nell’indolenza è preferibile un giorno vissuto con determinazione

E’ preferibile vivere un solo giorno meravigliandosi di come tutte le cose nascono e muoiono

E’ preferibile vivere un’ora percependo la vita oltre la Via

E’ preferibile vivere un singolo istante nell’istante della Via al di la’ della Via stessa



Novembre 2008 – Elba

Abbiamo appena finito di cenare, Teresa con la mollica del pane comincia a fare piccole palline, che con le dita, poi, spezza velocemente…”…Sto’ meglio sai, da qualche giorno ho ripreso a…vivere…esco piu’ spesso, mi trucco, mi do’ la crema sul corpo, mi sta’ tornando la positivita’…”….”….Meno male dico sorridendo…era ora….non mi era mai successo di vivere un’esperienza come questa…ancora però sei solo all’inizio…”…”..Te lo ripeto…sto’ meglio, non ho neanche piu’ paura di stare da sola…cerchero’ di organizzare qualche cena…e poi…non sono piu’ innamorata di te…davvero…ti adoro, ti voglio un gran bene, ma non sono piu’ innamorata…”….Fa’ sempre un certo effetto sentirsi dire cose del genere, in finale sono sempre stato io a dirle di porre fine alla nostra storia, che non l’amavo e che desideravo vivere da solo…anche quando e’ sopraggiunta la depressione, ho cercato in tutti i modi di essere schietto, sincero, pur non negandole aiuto, una mano…”…Oramai sei invecchiata, le dico, chi vuoi che ti prenda….”….”…Oh bellino, risponde…c’e’ gia’ la fila…anche se noi rimarremo sempre uniti, vicini…lo so’, lo sento…”…”…Piu’ vicino di cosi’…e’ dallo scorso giugno…che mi fai tribolare…son gia’ matto io, poi ti ci sei messa anche te a dar di fuori…ora ti ci vuole un bel fidanzato…”….Sorride…quando lo fa’, ha sempre un viso molto dolce, buono, sincero…ed ora anche piu’ tranquillo, rilassato…tutto il mio contrario…sono molto teso, nervoso…giorni e giorni a domandarsi il xche’ dei suoi tanti cambi d’umore, degli stati di panico, paura, delle goccioline, degli psicofarmaci…sembrava di essere entrati in un tunnel senza via d’uscita…alla fine x non arrivare alle solite e ripetitive discussioni, ho dovuto far finta di niente, assecondarla…mi chiedeva le cose piu’ volte nella stessa giornata…tirando fuori discorsi senza senso…ho creduto davvero di non farcela…e non sapere dove aggrapparsi…nessuno ha capito bene, eccetto i suoi genitori che pero’ vivono a Firenze…tanti inutili discorsi, ma servivono i fatti, serviva una mano…affanculo…Ora una ragazza che gia’ conoscevo, Sabrina, le sta’ molto vicino, il Buddhismo poi, le accomuna ed io posso tirare un po’ il fiato…