Marzo 2009 – Elba

Il ristorante e’ pieno, le comande vengono prese velocemente e lasciate sul pass della cucina, un legno bianco usurato dal tempo e dai piatti….Non capisco come si possa lavorare al meglio, quando devi comunicare con una Marocchina e una Filippina, le quali stentano gia’ capirsi fra loro due…Quando devi chiamare un tavolo o farti liberare il pass velocemente e’ un casino, la Filippina poi non capisce un cazzo di Italiano, ti guarda con una faccia da rimbambita, sorridendo e non sapendo dove mettere le mani….Non parla, non mangia, non beve, non fuma…non si stacca mai dal lavandino…non va’ in bagno, non si muove da quel metro quadro di mattonelle….forse e’ x questo che l’hanno presa…non costa un cazzo…di assicurazione neanche a parlarne…se le va’ bene, le tocchera’ un part-time in stagione, lavorando almeno una diecina di ore al giorno….Alzo un piatto, la guardo…”…Questo piatto….questa forchetta…questo coltello….questo cucchiaio…fa’ sempre si’ con la testa…affanculo non capisci un cazzo….si…si…risponde…”….L’altra, una bella signora mora, che lavora come un mulo, capisce un po’ meglio la nostra lingua, ma comunque devi scrivere le comande perfettamente e dare sempre una spiegazione ragionevole, altrimenti….e quando poi c’e’ di mezzo il maiale….ciao….non lo mangia, ovviamente, non lo tocca, anzi sembra che ne debba anche stare alla larga….”…Te lo dico io come si fa’….vengo in Marocco ed apro una bella bottega…porchetta e vino rosso…se inziate a convertirvi…faccio i miliardi…”…”….No…no…risponde…maiale…maiale….no….no….”….E’ una fissa…a Londra ad un ragazzo Tunisino avevamo detto che il prosciutto cotto veniva dalla mucca…ne ha mangiato a quintali….e ci andava matto…