Apollo è peggiorato ancora…riesce a malapena ad alzarsi e solo con il mio aiuto…mangia quasi niente e quel poco che riesce a buttar giù glielo devo imboccare, mentre fiumi di lacrime mi bagnano il viso…ho sempre dovuto tenerlo a freno, specie nel cibo, avrebbe mangiato ovunque e dovunque e nessuna porzione sarebbe sembrata sufficiente….era sempre affamato….sempre pronto per uscire, a qualsiasi ora…che fossero le sei della mattina, le due del pomeriggio o l’una di notte…mi seguiva ovunque…è stato la mia ombra, forse anche qualcosa in più…sempre a mio fianco….talvolta era lui a svegliarmi quando avevo fatti tardi la sera precedente…o saltava sul letto e metteva il muso sotto le lenzuola o iniziava a leccarmi il viso…talvolta lo trovavo addirittura con la testa sul cuscino…ed ora, alzarmi la mattina e non sapere dove è, vedere che non riesce a muoversi pur sentendo i miei passi, trovare la sua ciotola ancora piena, spenge quelle poche speranze rimaste….che potesse in qualche modo riprendersi, anche x poco….invece…invece non rimane che il dolore, la sofferenza, l’attesa struggente fino a quando chiuderà gli occhi x sempre…caro, vecchio amico mio…ogni volta che metto il piede fuori casa, la prima cosa che faccio è vedere se respira ancora…poi vado ad accarezzargli la testa, il muso, le zampe e lui riesce con fatica a muovere lentamente la coda, a tirar fuori la lingua in segno di riconoscenza…che animali…che amore sanno dare….sono a pezzi…distrutto…