Fernando Pessoa

…Non ho mai voluto altro che essere un sognatore. Non ho mai concesso attenzione a coloro che mi parlavano della vita. Sono appartenuto solo a ciò che non esiste dove io esisto e a ciò che non ho mai potuto essere. Ogni cosa che non è mia anche la più vile, mi ha sempre parlato con poesia. Non ho mai amato altro che cosa nessuna. Non ho mai desiderato altro se non ciò che non riuscivo nemmeno ad immaginare. Dell’amore ho preteso soltanto che non cessase mai di essere un sogno lontano. Perfino nei miei paesaggi interiori, tutti irreali, è sempre stata la lontananza ad attrarmi: e il profilo degli acquedotti, nella lontananza di quei paesaggi sognati, aveva la dolcezza del sogno più delle altre parti del paesaggio: una dolcezza che me lo faceva amare. Oggi non metto più in fila nei miei cassetti rocchetti di filo e pedoni di scacchi (con un vescovo o un cavallo che sporgono) ma mi dispiace non farlo. E allineo nella mia immaginazione, come quando d’inverno ci riscaldiamo davanti al caminetto, figure che abitano nella mia vita interiore e sono costanti e vive. Dentro di me ho un mondo fatto di amici con vite proprie reali, definite ed imperfette…

Fernando Pessoaultima modifica: 2012-03-17T08:59:00+01:00da apoloo1
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