Oggi sarebbero stati 40…che traguardo…specialmente per una donna…quante volte ne abbiamo discusso…ma non mi resta che parlarti al condizionale, sempre che tu da lassù, sia in grado di ascoltarmi…talvolta vorrei essere una di quelle persone famose…forse solo perchè almeno vengono ascoltate…che tristezza…il dolore è uguale per tutti, ricchi e poveri…ma per loro ogni piccolo problema diventa un dramma…i nostri drammi invece, non sono altro che ironia del destino…non interessano a nessuno e le nostre parole anche se urlate a forza si perdono nel vento…Piangersi addosso serve a ben poco, ma non si può neanche dimenticare…Sperare…sperare nel meglio…in fondo poi la maggior parte delle speranze possiedono il sapore lontano e nostalgico di non essere realtà…Mi sento come l’intervallo fra ciò che sono e ciò che non sono, fra quanto sogno di essere e quanto la vita mi ha fatto essere…Ti lascio due righe, anzi sono tre, ridiamoci sopra, prese a caso da un libro…”…Talvolta rifiuto la vita reale come una condanna, rifiuto il sogno come una liberazione ignobile..Vivo la parte più squallida e più quotidiana della vita reale e vivo la parte più intensa e più costante del sogno…Sono come uno schiavo che si ubriaca durante il riposo…due miserie in un unico corpo…”….Happy Birthday Simona…