Il whisky scivola lentamente nel bicchiere, la piccola onda travolge il ghiaccio che rimarra’ sospeso, solo x poco, il caldo lo fara’ sciogliere, raffreddando pero’ il bicchiere e donando al distillato un gradevole sapore…”….Non si dovrebbe, dice Franco, bere whisky e ghiaccio, ma a me piace cosi’…”…E’ un piacere parlare con lui, mi racconta dei suoi viaggi, molti x lavoro, ma ugualmente tanti, solo in Africa piu’ di 25 volte…Ha cosi’ tanti soldi, da non sapere neanche quanti, ma e’ alla mano, non te li fa’ pesare e con me, amante dei viaggi e che non disdegna un buon bicchiere di whisky, si trova a meraviglia…”…Sei sciupato qui, mi dice, con chiaro accento Milanese…vieni su’ da me…dai…”….”…Verrei anche subito, rispondo…ma…sinceramente sono un po’ stanco di cambiare, muovermi, traslocare…avrei dovuto incontrarti 10 anni fa’…ora mi accontento di stare vicino al mare il piu’ possibile ed avere il tempo disponibile durante l’inverno x tornare a viaggiare…”…”…Beh…in fondo dice…hai ragione…sono 30 anni che vengo all’Elba, mi piace da morire, anche xche’ e’ rimasta uguale, non e’ cambiata troppo, regala ancora forti emozioni e tanta tranquillita’….non vi manca niente…se non avessi gli impegni che ho, trascorrerei molto piu’ tempo qui…dai…versami l’ultimo che vado…”…Accende una sigaretta, lo guardo e ripenso a quando mi ha raccontato del vecchio aereoporto di Hong Kong, dove si atterrava tra i grattacieli e a pochi metri dal mare…Ci atterrai anch’io, un paio di volte, nel ’95 e nel ’96….era stranissimo, dal finestrino in fase di atterraggio, da quanto passavamo vicini, riuscivi a vedere la gente che mangiava nei loro appartamenti, che giocava a tennis in qualche attico…x finire poi, il volo, con una grossa frenata, in una pista che terminava il proprio asfalto a pochi metri dal mare…il minimo errore ed eri fottuto…”…L’ultimo ed andiamo…dico a Franco…”…”…Cazzo…mi farai perdere ancora la patente…”…..