Apollomangopapaya

London 1989

Dopo aver passato la solita giornata al Mac Donald’s, mi buttavo tra Oxford street, Soho, Piccadilly, Leicester Square, x far conoscenza del centro della citta’, prima di tornare a casa a cercar di dialogare come gli Indios con il Francese ed il tedesco…Nessuno di noi parlava Inglese ed io ero l’unico che sapeva almeno quattro cazzate…il primo lavorava in un ristorante Francese, 12 ore al giorno x 6 giorni la settimana…il secondo invece ne faceva addirittura 14, in un ristorante Italiano…il tempo di un paio di cannoni e il russare si sentiva gia’ in fondo alle scale…In un anno di convivenza Jean Ive che io avevo soprannominato Francois, non era mai riuscito a fare un discorso decente in Inglese…Dopo 4 mesi, una sera, mi chiese, cosa volesse significare When…”….Affanculo, Francois…vuol dire affanculo…mi guardava stupito, gli avevo gia’ detto mille volte affanculo e sapeva che non era quella la traduzione…Affanculo francois…sì affanculo…ma è mai possibile che dopo 4 mesi non sai ancora cosa vuol dire…when…in Inglese..?…”….L’unica parola che aveva assimilato subito era…passala…tutte le sere gliela ripetevo tutte le volte che fumavamo…passala Francois…minchia…la devi passare…lui rideva ed iniziava a sparare discorsi in Francese…io avevo imparato qualcosa, del resto non avevo scelta, ma dopo un’intera giornata di Mac, a cercare più che dialogare ma almeno di capire cosa dicessero quelli stronzi dei manager, che non faevano altro che offendere in uno slang incomprensibile dopo poche settimane londinesi…averceli ora sottomano…quando tornavo a casa, con la testa che scoppiava di domande senza risposte, sentire Francois che mi raccontava tranquillamente la giornata in francese, mi metteva ancora di più in confusione e xfino la notte i sogni finivano divisi in più lingue…Il tedesco invece, lavorava come un mulo, diceva di essere scappato dalla germania, x un reato che non ha mai voluto dire…cercava di tirar sù più soldi possibile, x volare verso il messico, xchè diceva di non sentirsi sicuro neanche a Londra…Era un tipo stranissimo, chiuso, non parlava mai, andava via la mattina alle 7 e tornava la sera dopo la mezzanotte…lavorava anche la Domenica e l’unica volta che ebbe una sera libera si presento’ a casa con una cassa di birre che tiro’ giù in poche ore…Un mesetto dopo, una mattina rimasi sorpreso nel vederlo ancora a letto dopo essermi alzato, ma dopo colazione mi mostro’ il biglietto con la scritta Citta’ del messico…”…I go…disse…”…ci salutammo con un lungo abbraccio…

London 1989ultima modifica: 2010-05-03T14:48:00+02:00da
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