Apollo e’ sulla porta, come sempre quando sto’ x uscire…osserva seduto con gli orecchi abbassati, ogni mio movimento…aspetta il via…andiamo…andiamo vigliacco, x iniziare a saltare ed abbaiare… “…Lo sai, dico, che la sera bisogna stare piu’ attenti a come parcheggiare…non avendo retromarcia, se ci chiudono…”…Alla fine decido di portarlo, tanto oramai mi segue come un’ombra…Faccio una canna ed arrivo a fondo valle, dove c’e’ un localino che il venerdi’ sera fa’ musica latina…Non e’ il mio massimo, ma e’ vicino casa…Al bar, vengo servito da un ragazza cubana che veste un’orrenda camicietta di seta, color fucsia e come non bastasse ci abbina un top color bordeaux…ride come un’oca e si muove peggio…il meglio di se’ lo da’ voltandomi le spalle, mettendo in bella mostra da una tuta attillatissima e trasparente, un bel culo che muove a ritmo di musica…Con lei una ragazza Italiana con i capelli in disordine, come tutto il resto del corpo…Anche lei mi da’ le spalle, ma indossa un inutile paio di jeans a vita bassa che le schiaccia ancora di piu’ le moscie chiappe…Bevo un paio di birre, la musica, il posto, la sala dove ballano prevalentemente ragazze sudamericane, cubane, domenicane, le quali hanno esportato qua’ il loro calore, le loro movenze i loro colori, tanto amore e forse tanta tristezza che dividono facendo compagnia a altrettanti uomini tristi, separati, divorziati, single che non beccano, che non arrivano a fine mese, che cercano quello che forse non vogliono neanche, ma si adattano, si arrendono……