Marzo 2003 – Roma

L’agenzia di catering spingeva x affibbiarmi lavori di cucina, invece io cercavo solo posizioni di bar e sala, non me la sentivo di spacciarmi come cuoco, bensi’ sapessi cucinare, ma ovviamente a livello casalingo. Fu’ un marzo abbastanza anomalo, faceva gia’ caldo e non pioveva mai, cosicche’ le giornate vuote senza lavoro le passavo in giro a vendere foto, insieme agli extracomunitari. Sui ponti della capitale, vicino S.Pietro, Piazza Navona, Trastevere o in qualche passaggio della metro…Loro tiravo fuori borse, occhiali, cinture, vestiti, cd, dvd, elefanti, giraffe ed io i miei piccoli lavori, che accoglievano quasi sempre con grandi sorrisi e curiosita’. Ogni mezzìora, al massimo un’ora, eravamo costretti a cambiare zona, polizia e municipale erano sempre alle costole, il rischio non era una multa, che nessuno avrebbe mai pagato, ma essere confiscati del tutto, il che era molto peggio di essere stati multati. Alla fine della giornata, se andava bene, rimanevano sempre una ventina d’euro, spese escluse, pochi, ma sufficienti ad andare avanti, nell’attesa di momenti migliori. E pensare, che molti di loro, nascondevano, nelle mutande o in qualche tasca segreta, quasi sempre un diecino, da spedire a casa il prima possibile.

Marzo 2003 – Romaultima modifica: 2008-03-04T22:59:47+01:00da apoloo1
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