La Noia – Vasco Rossi

La noia la noia la noia la noia la noia
io non ci vivo più
restaci tu qui
soffrirò di nostalgia
ma devo uscire fuori da qui
Io devo io devo io devo io devo
e come dicevi tu
tornerai qui
solo quando avrai bruciato tutto
solo allora sì
E la noia la noia la noia
che hai lasciato qui
quella noia che c’era nell’aria
che c’era nell’aria allora
è ancora qui
è qui che ti aspetta sai
e tu ora
non puoi certo più scappare
come hai fatto allora
ora sai che vivere
non è vero che c’è sempre
da scoprire
e che l’infinito
è strano ma per noi sai
tutto l’infinito
finisce qui

Elba

Prime festività senza Dimitri…ci manca, a tutti, specialmente al bar, dove era uno dei pochi a cercar di rallegrare l’ambiente anche nei momenti più difficili…ed inveve ci ritroviamo ancora a dover rimpiangere qualcuno…Un brindisi x mio fratello, dice, Luca, uno dei suoi fratelli minori…Metto un cd di Vasco…come avrebbe fatto il vecchio Dimi…parte con Sono ancora in coma….un bell’inizio forte…poi arriva…Ogni volta…che ci rattrista un poì…Vado al massimo…La noia…Luca mi dice…”…la prima volta mi ha aperto la porta, sorridendo, come sempre….la seconda no…sapevo che non stava bene…ma non mi sarei mai aspettato di trovarlo morto in casa…”…Tiro giù un po’ di prosecco, ma non riesco a dire una parola…mi passano davanti una carrellata di immagini, da quando eravamo ragazzi, fino al nostro ultimo viaggio, lo scorso febbraio…Rimango fissato a guardare x terra ede avverto che si sta abbattendo la fine di un periodo…Un’altra battaglia persa…Senti lontano anche gli amici, hanno perso anche loro, come te ed è dura per tutti, ripartire…Le esperienze che un tempo ti portavano gioia, ora si fanno noia e delusione..L’esistenza ti sfugge di mano per il semplice motivo che l’hai vissuta già tutta quanta…Ti guardi allo specchio e ti vedi più vecchio e più stanco, stanco di accumolare delusioni, disgrazie…chi l’avrebbe detto una ventina di anni fà…La noia la noia la noia la noia la noia
io non ci vivo più
restaci tu qui
soffrirò di nostalgia
ma devo uscire fuori da qui
Io devo io devo io devo io devo
e come dicevi tu
tornerai qui
solo quando avrai bruciato tutto
solo allora sì
E la noia la noia la noia
che hai lasciato qui
quella noia che c’era nell’aria
che c’era nell’aria allora
è ancora qui
è qui che ti aspetta sai
e tu ora
non puoi certo più scappare
come hai fatto allora
ora sai che vivere
non è vero che c’è sempre
da scoprire
e che l’infinito
è strano ma per noi sai
tutto l’infinito
finisce qui

Elba

Alla stanza mortuaria ci siamo tutti…Andrea, Paolo, Beppe, Sabrina, Carlo, Elena, Riccardo, Barbara, Dona, Simo, Bob, Mauro, Marco, Michele, Davide, Sergio, Claudio, Teresa, Lara, Massimo, Libertario, il fido Apollo, i fratelli, la mamma, la sorella e tanti altri che non sto’ a scrivere, solo x paura di dimenticarne il nome…Paolo crolla un bambino, non riesce a trattenere le lacrime che asciuga con una vecchia t-shirt del lavoro…gli passa la mano sulla fronte, lo accarezza, continuando a piangere…”…Al bar, dice, abbiamo leticato Martedì…il Giovedì eravamo a bere insieme un’altra volta…abbiamo perso un grande amico…”…Eppure eravamo quasi rivali quando frequentavamo gruppi diversi…noi, quelli della spiaggia delle ghiaie e loro che invece si ritrovavano in una sala giochi del porto…i funky one…”…Quanto fumo vi abbiamo venduto…”…aveva ragione, anche xchè del nostro di gruppo, eravamo in pochi a farsi le canne, tant’è che quasi quasi ci guardavamo male…era come aver formato un piccolo gruppo dentro quello più grande….Poi quando l’età, le donne, gli amori, i lavori, i soldi, il potere, sciolgono queste meravigliose unioni giovanili, piene di sogni e di speranze, allora non rimane che qualche bar a far di ritrovo x tirara giù una birra con un vecchio amico, anche se tanti finiscono poi x frequentare il bar dove bisogna mettersi in vista, dove ci sono un certo tipo di persone…che contano…che contino sto’ cazzo…affanculo…Metto un cd di vasco accanto al braccio destro di Dimitri, Beppe lascia una foto di loro appena vent’enni, qualcun’altro una lettera, un rosario, una rosa rossa…anche Teresa crolla, piange, gli passa la mano sul viso…”…Non è possibile dice…sabato sera abbiamo cenato insieme…e domenica…”…eppure anche l’impossibile diventa inevitabilmente possibile, la morte non fà sconti a nessuno…siamo solo noi che si continua a vivere da immortali…solo lo spirito è eterno, la vita è un semplice soffio…La mattina successiva, Dimitri parte x l’ultimo viaggio e prima di mezzogiorno viene cremato…good by….dimi…

Elba

Non sono incazzato…sono solo amareggiato….Amareggiato xchè stamani ho iniziato a tirar giù, quei famosi 35 cm in più del mio modesto terrazzo…senza x altro aver mai avuto l’occasione di parlare a quattr’occhi, con quei furfanti, bastardi dei vicini di casa…Solo x vie legali, solo così si sono pronunciati da quando sono tornati dopo oltre 9 mesi di assenza…”…Si avvocato, si avvocato…porca di una maledetta troia…si avvocato rispondo dopo l’ennesima telefonata…si avvocato, domani iniziero’ i lavori…così i vostri assistiti saranno felici e contenti…Si avvocato….si avvocato…spero solo che i soldi ed il tempo che mi state facendo perdere ve li mangerete in belle confezioni di ottime medicine…si avvocatooo…..Le dispiace?…Le dispiace?…a chi…a lei?…o quei fottuti di Fiorentini…ma andate a farvi fottere…Si avvocato….si avvocato…no…non sono deluso…sembra quasi la strofa di una canzone di Vasco Rossi…si avvocato…non sono deluso…ne ho passate così tante in vita mia…che vuole che siano, 35 cm in più o in meno di uno stupido terrazzo…avessi avuto 35 cm di cazzo e me lo avessero tagliato, sarebbe stato peggio…ma non si preoccupi non ho neanche quello…Si avvocato…si avvocato…sono stato scortese…ma come mi dispiace…non volevo…si figuri…che vuole fare?…denunciarmi…?….denunciarmi xchè continuo a mandarvi tutti affanculo….si avvocato…non volevo…la prego…non volevo essere volgare…si avvocato…si avvocato…ha capito bene…andati tutti a fare in culo…tutti affanculo…”…

L’Aquila – Aprile 2009

Fossi stato uno scrittore od un giornalista, avrei descritto meglio tutte le emozioni provate in questi giorni passati in Abruzzo, a L’Aquila e nei paesini limitrofi…tutto cio’ che mi ha raccontato la gente…le ingiustizie che hanno subito da avidi costruttori del passato…ma non sono un giornalista e tutto quanto ho dentro, vorrebbe venire fuori troppo velocemente, vorrei riuscire a far parlare i miei occhi, la mia anima…cosicche’ proprio mentre stavo cantando qualche pezzo di Vasco, appena dopo aver imboccato l’autostrada x Roma ed il capoluogo Abruzzese scorreva via velocemente, perdendosi nelle stupende montagne circostanti…ho finito x sceglierne uno, il quale sembra fare al caso…”…Ho guardato dentro una bugia e ho capito che e’ una malattia dalla quale non si puo’ guarire mai…e ho cercato di convicermi che tu…tu non ce l’hai…ed ho cercato di dimenticare…di non guardare….ehhh….ed ho guardato la televisione ed mi e’ venuta come un’impressione che mi stessero rubando il tempo…e che….ho camminato tanto dentro e fuori…c’era un gran rumore e non ho pensato piu’ a tutte queste cose…e ho guardato dentro un’emozione e c’ho visto dentro tanto amore e ho capito xche’ non si comanda il cuore…e va’ bene cosi…senza parole…senza parole…”…

Dicembre 2007

Giornata di merda, in tutto e x tutto…fuori piove, fa’ freddo e tira un gran vento…avevo deciiso x una passeggiata, con Teresa ed Apollo… anche xche’ oggi, avrei voluto non pensare, non ricordare…non ci sarei riuscito ugualmente, ma forse passeggiare all’aperto, mi avrebbe, diciamo..distratto..E cosi’ sarebbe stato il tuo 51imo compleanno, cara stupenda sorellina Giuliana….invece quella merda di virus chiamato comunemente Hiv, ti ha portato via, lentamente, spengendoti come una candela, una triste mattina di 12 anni fa’….A volte mi sembra di vivere 2 vite, una come quella di prima, con te, il babbo, Simona, Alessandro….due nipoti che non so dove siano e che forse mai rivedrò, e una invece, vuota completamente, senza di voi, senza sapere come sarebbe stato se non fosse successo niente…e rimani cosi’…senza parole…che cazzo vuoi che dica…che facciamo…ci piangiamo addosso?…discorsi…discorsi…solo rabbia, tanta, troppa x tirarla fuori tutta…andiamo avanti, come dicono tutti…ma dove?…dove andiamo…a fare in culo…ci sono giorni che non vorresti mai aver vissuto, che non finiscono mai, che ti alzi incazzato, con te stesso, con tutti, con chi ha scritto le pagine della tua vita…ce ne vuole x tirare avanti…x trovare un senso, come canta Vasco…un senso x cosa poi, cio’ che hai perso non torna piu’…io non tornero’ piu’ ad essere quello di prima, che sognava, credeva alle favole, che guardava i film a lieto fine…che invece l’ha preso nel culo…bene, bene…Ma chissa’ come saresti oggi, come sarebbero i tuoi lunghi capelli biondi e lisci, che ti cadevano ben oltre le spalle, come sarebbero le tue belle mani….stappo un’altra birra, almeno sono ubriaco e anche se piove e fa’ ferddo….affanculo…