Elba

Oggi dovrei firmare il comtratto…5 giorni come chef de rang, una notte al ricevimento in sostituzione del portiere ed un giorno di riposo…così posso staccare dalla sala, un reparto che non amo particolarmente, sono nato Barman e mi sono solo riciclato con il tempo, causa necessità…potendo cambiare più reparti ho più possibilità lavorative, anche se oggi le cose sono cambiate, più sai fare e più ti fanno fare, devi solo avere delle belle comode e nuove scarpe…gruppi, gruppi, gruppi, che riempiono gli hotel in bassa stagione, un servizio di merda senza soddisfazione, solo una continua corsa a servire, pulire e rimpiazzare x finire il prima possibile…solo un numero…solo un minimo, veloce, pessimo ed inclocudente contatto con i clienti…

Elba – Luglio 1992

Si chiuse la stagione con un passivo si oltre 35.000 euro…un buco in banca di quasi 30.000 dato che il nostro fido arrivava a malapena a 5.000…Dopo la riapertura il lavoro era crollato, ci fecere pagare a caro prezzo le nostre bizze…io passai x un delinquente che voleva malmenare due poveri dottori dell’Usl che non facevano altro che il loro dovere…ancora oggi il mio nome non è stato del tutto dimenticato e forse non lo sara’ mai….i bastardi non scordano facilmente…Mauro non mi perdono’ mai lo sbaglio commesso…sebbene abbia rigato dritto tutta la stagione seguente, lavorando e pagando, lavorando e pagando gli errori e i debiti accumolati….La fine stagione coincideva con la scadenza del contratto che ovviamente non rinnovai…cedetti la mia quota x circa 17.000 euro, i quali finirono direttamente in banca, a saldo della mia parte di scoperto…Ne uscii pulito in tutti i sensi, buttando al vento 2 anni di lavoro, i 15.000 euro iniziali e qualche altro migliaio pagato negli anni successivi…Il tutto pero’ non basto’ a far cambiare idea a Mauro, il quale anche dopo aver trovato un nuovo socio, continuava ad infamarmi a destra e manca, facendomi passare x l’unico responsabile dell’accaduto…Io invece, non ho mai detto un a parola fuori posto sul suo conto, sorridendo ad ogni nostro incontro negli anni successivi….Nel 2004 si reco’ a Firenze con un amico x comperare il vestito del prossimo matrimonio, capito’ x sbaglio nel bar dove lavoravo ed alla domanda…”….Che ci fai quì?…potevi chiamarmi…”….Notai un forte imbarazzo…non sapeva cosa rispondere…Umm…ma….sai….poi l’altro gli suggerì…”…Dillo..dai…dai…”…”….Mi sposo, disse…sono venuto a comprare il vestito…”…Rimasi di merda, non tanto x il mancato invito, ma x il semplice fatto di aver cercato di nascondere un giorno così importante, sebbene non fossi desiderato alla festa…Solo da allora ho capito il suo reale disprezzo x me e nonostante tutto, ho continuato e continuo a salutarlo quando involontariamente ci vediamo, di rado, xchè lui vive a Bergamo, ma in finale, sbagli compresi, siamo cresciuti insieme…