Elba

Passo le mie giornate come un alunno di scuola arrivato alle ultime settimane di maggio….Entusiasmo meno di zero….lo zero più assoluto….nessun interesse particolare, tranne qualche foto scattata all’ora del tramonto, lavoro permettendo….Il boss è sempre in apprensione anche quando non dovrebbe, una sorta di perenne agitazione con chiacchericci continui, dei quali poi lui se ne lava le mani alla Ponzio Pilato, che non fanno altro che mettere in confusione il personale….Dalla cucina nessun segnale di colaborazione, ognuno fa il suo e arrivederci e grazie….non devo perdere tempo neanche a chiedere o discutere, con persone poi, sempre più convinte del loro fare, quando invece il loro livello è medio basso, forse più basso che medio….peccato perchè a me piacerebbe proporre ai tavoli qualcosa di nuovo ogni giorno e qui invece che proporre, devi stare attento a cosa ordinare, x non fare poi, delle grandissime figure di merda…l’unica nota positiva è il secchio x i gatti, che riempio con continuità e costanza con il mangiare che torna dai tavoli, mostrando poi i piatti completamente puliti allo chef che sorridendo crede di aver fatto un bel lavoro…..”…..Si x i gatti penso io….povero illuso e incopetente…”….nonostante tutto la sala procede bene, così come il bar, dove oramai ha preso posizione un ragazzo fantastico….Marco….veramente una persona stupenda…..gentile, umile, tranquilla, disponibile, sorridente, volenterosa, pulita, puntuale….e soprattutto pronto allo scherzo e alla battuta…..merce sempre più rara…..eppure ho iniziato questi lavori proprio xchè un tempo ci si divertiva nonostante le lunghe giornate lavorative….le tante ore venivano smorzate dalle risate e dagli scherzi….oggi è già tanto che riesci a parlare in Italiano….purtroppo il mix di culture in questi ambienti ha prodotto una sorta di invidia generale….e gli stranieri tendono sempre a stare sulle sue, c’è sempre meno integrazione specialmente da parte loro….”…..Saranno cambiati i tempi, commenta Enrico, appena tornato dal Brasile e qua solo x poche settimane in attesa di salpare ancora x il SudAmerica….prima eravamo molto più uniti e propensi alla collaborazione….ora sembra di essere in fabbrica, manca solo di timbrare il cartellino….”….Io mi sono arreso…arreso all’insoddisfazione….al vuoto generale…..all’invidia, all’egoismo, ai leccaculo……mi sono arreso alla mancanza di professionalità……tutto al risparmio, dove vai vai….non c’è scampo….solo il vuoto….contano solo i soldi incassati e quelli risparmiati…..il cliente, il contatto, la socializzazione, il farlo, nei limiti, felice…..felice di aver mangiato da te, con te….out of order….out of fashion….the end….

Elba 2006

….”…Ma la..cannabis..non è quella roba che fumi te e il tuo amico Bob….?….chiede mia mamma…”…..”…Si…ma la uso ogni tanto…non si fuma come le sigarette….”….”…E…xchè…xchè dicono che fa passare il dolore….?….”….”….Diciamo….rispondo….che ti rilassa…ti toglie la tensione…ma non so come viene usata in terapia antidolorifica….io l’ho sempre fumata e in giro c’è tanta robaccia, che se non stai attenta, il dolore te lo fa venire…Comunque, io non fumo sigarette, ma qualche canna ogni tanto…si…me la concedo…e sarebbe ora che facessero chiarezza fra leggero e pesante….”…Oramai sei grande….risponde…dovresti finirla con quella roba…altro che anti dolorifico…vi sconvolgete e basta…te e il Bob…sempre voi due…”……”…Ok…magari te la somministrano dopo l’operazione….rispondo scherzando….poi passo a trovarti…e te la fumo….”….Cerco di tirarla un pò sù…l’intervento è stato rimandato, le hanno trovato la pressione alta e da come dicono, ha avuto un leggerissimo infarto senza che se ne accorgesse….xtanto è ancora più agitata di prima…un’ansia perenne 24 su 24…io invece, ho passato una visita lo scorso mercoledì, x ora tutto bene, dicono, ma fino a fine novembre dovrò stare ancora sotto controllo…Ci si è messa anche la macchina a fare le bizze, si parla di pompa dell’acqua e cinghia della distribuzione….x ora….Apollo mi guarda x uscire, muso appoggiato sul pavimento e sguardo in alto a seguire ogni mio mossa…”…Andiamo vigliacco gli dico…e scatta come un fulmine…”….

Machu Picchu

Finalmente si raggiunse la vetta, da dove iniziava la fila x l’ingresso giornaliero…20 dollari…diceva una scritta, mentre una diecina di bambini, girava intorno ai cancelli, in cerca di scarpe da lustrare ad un dollaro il paio…Mi sentivo come un bambino all’ingresso di Gardland…ero lì a poche centinaia di metri dal tanto sognato Machu….Appena entrati, mi diressi verso l’alto a fare delle foto, era ancora il periodo dell’analogico e si doveva tener conto delle foto scattate, che tipo di rotolini avevi con te, se a colori, diapositive, in bianco e nero…avrei voluto scattare a volonta’, rimasi seduto a contemplare, la citta’ sotto di me e il Picchu sullo sfondo….quel profilo visto e rivisto sui libri insieme ad alessandro….Scendendo sul lato meridionale delle mura, nel punto in cui terminava una strada pavimentata che si dirigeva verso sud e collegava Machu Picchu con tutta una serie di cittadelle, si trova la porta del Re sole e poco distante il Torrione o Tempio del Sole, un edificio del cosiddetto Gruppo Militare, che probabilmente non ha mai avuto un tetto, cinge con un tratto di muro semicircolare la sommita’ di una roccia levigata, usata come altare nelle cerimonie dedicate al sole…Sono molte infatti, le zone della citta’ dove si possono trovare postazioni dedicate all’astronomia o al culto del sole…nel punto più alto di Machu Picchu si trova l’Inti-huatana o ” Luogo dove si lega il Sole ” tagliato nella roccia viva…la colonna al centro, a forma di tetraedro, serve da gnomone e permetteva agli Inca di conoscere l’altezza del sole e quindi di calcolare l’ora, le stagioni, i solstizi, gli equinozi in base alla lunghezza dell’ombra gettata…ai piedi della scala d’accesso all’ Inti-huatana, si trovano il Tempio Principale e il Tempio delle tre finestre…In fondo alla citta’ iniziava una nuov a scalata x arrivare in cima al Picchu….dopo un breve e comodo sentiero, si cominciava a salire, ancora tante e tante scale, senza nessuna protezione…”….Io mi fermo qua’, disse Max, soffro di vertigini e mi sto’ gia’ cacando addosso…”….Non provai neanche a persuaderlo, xche’ facevano paura anche a me…in alcuni punti bisognava salire a gattoni, xche’ le scale si stringevano e sulla tua sinistra c’era il vuoto…si stringeva davvero il culo…ricordo che avevo la maglia completamente bagnata di sudore e sembrava che le scale non finissero mai…Trovavi poi, sempre qualche stronzo che stava discendendo e che quasi rideva nel vederti in difficolta’…sembrava dire…vai vai, hai da soffrire ancora…più di una volta avevo pensato di rinunciare, avevo ancora il mal di gambe della scalata mattutina, ci mancava anche questa… e pensare che ne avrei fatto volentieri a meno…fù Max ad insistere x andare fino alla vetta…affanculo Max…andiamo andiamo….e poi mi hai cacato da solo…Sotto lo spettacolo era immenso, la citta’, la valle, il fiume, le strade, tutto si allontanava da te e si apriva ai tuoi occhi….mi fermai a scattare, ma tirava vento ed ero completamente zuppo…un altro tratto di scale a gattoni e finalmente si intravedeva la vetta…l’importante era raggiungere un posto più ampio, più sicuro, dove potersi rilassare…lo raggiunsi poco dopo, dove trovai un gruppo di ragazzi Americani molto più rilassati di me….stavano fumando un bel cannone d’erba…