Novembre 2007

Teresa sta’ meglio, oggi dovrebbe uscire, l’unica noia sono i due tamponi da portare x un’altra settimana…e il respirare a bocca aperta..Vado a pisciare e nell’entrare nel cesso le mie narici vengono investite da un forte odore di disinfettante, lo stesso che veniva usato in un vecchio ostello di New York, dove ero in vacanza con Simona. Lo ricordo bene, ma soprattutto ricordo che tutte le sere nel lungo corridoio che portava ai cessi, trovavo un vecchio ex pugile, con lo sguardo perso nel vuoto, le grossi mani , tremolanti, che oramai gli servivono solo x aggrapparsi al muro…strusciava i piedi e impiegava un’eternita’ a fare andata e ritorno…Allora gli mettevo una mano sotto il braccio e gli dicevo…”…Come on man, let’s go to piss…”….Mi guardava, senza rispondermi, mi parlava con gli occhi, tristi, di chi ha perso tutto nella vita, rimanendo abbandonato, senza speranza in una piccola stanza d’hotel. Ovviamente, non centrava mai il buco, con quel tremolio di mani, avrebbe potuto annaffiare un campo di fiori..Mi colpivano, infatti, al ritorno, sulla porta vicino alla serratura, i centimetri di circonferenza di legno consumato, creato ogni volta che deve aver provato ad infilare la chiave nella serratura. Cosi’ gliela toglievo di mano, inutile chiederla, non capiva proprio un cazzo e gli dicevo entrando in una squallida stanza, ammuffita dall’abbandono, coperta da mille odori, di sucidio, di chiuso, di scatolette che marcivano sul pavimento…”…Good night man…go to bed…and forget it…”….Dimenticare la miseria…se solo si potesse….