Peru’ – Dicembre 2001

La strada x Cuzco e’ ancora lunga…l’autobus un vecchio rottame, caricato fino all’inverosimile, pilotato da un Peruviano troppo allegro ed espansivo x non essere gia’ ubriaco a quell’ora del pomeriggio…il suo vice invece maneggia un bel sacchetto di foglie di coca che i due masticano con calma…Siamo costretti a fare soste su soste e nell’ultima, la più lunga, ci invitano a scendere, mentre iniziano a maneggiare sul grosso motore anteriore…Dalla strada sbucano subito donne e bambini…siamo investiti da forti odori di cucinato…pannocchie di mais appena tostate…spiedini di queso, il formaggio che credo sia di pecora, che tagliano a cubetti, infilano in bastoncini e lasciano a rosolare sulla brace x alcuni minuti….Due ragazzi Argentini ci dicono che ci vorra’ del tempo prima di rimettersi in viaggio…”….In Perù, dice uno di loro, biondo con i capelli lunghi e lisci che gli superano le spalle…non so’ xche’ ma molti Argentini portano i capelli lunghi, sembrano una sorta di rincarnazione degli Hippy anni ’70…in Perù si sa’ solo l’ora esatta di partenza, se va’ bene, ma mai quella di arrivo…”…mentre beviamo un paio di birre…osservo i contadini  del posto che scendono con calma dall’autobus, prendendosi cura degli animali che portano dietro, polli, galline, pulcini, maialini, che rivenderanno nei prossimi mercati della zona…Max si incazza molto spesso x gli odori che infestano l’autobus, ma in finale, x loro, e’ l’unica soluzione di spostamento…Gli Argentini che continuano a bere e fumare, ci sconsigliano il cammino degli Inca che vorremmo intraprendere, da Cuzco fino a Machu Picchu…”…troppa chuva…intiende…troppo forte…non poder camminar…chuva e fango….e tamben nuvole…quatro dias…non gosteria de nada…”…In effetti dopo piu’ di un mese di autobus, il cammino, sarebbe gia’ lungo e faticoso in condizioni normali…figuriamoci ora che siamo nel mezzo della stagione delle piogge…A Cuzco ci penseremo…”…Tien un treno, dice uno di loro…che da Cuzco corre par Aguas Caliente,un villaggio piqueno sotto Machu Picchu…”…Intanto uno degli autisti con le mani annerite dal grasso del motore, inizia ad urlare…”…Vamos…vamos…”…si riparte….x ora…