Elba

La lavastoviglie fa un rumore tremendo ed i piatti che escono, vengono subito utilizzati dalla cucina con il risultato che appena li prendi dal pass ti si appiccicano sulle dita e se non corri subito al tavolo ti ustioni la mano…la sala è strapiena, come l’hotel ma il personale sensibilmente ridotto…sono 10 giorni che si corre come matti, colazione, pranzo e cena…il Maitre mi guarda, ha la faccia stanca, ancora più marcata dalle rughe che nel bene o nel male lo contraddistinguono…ha una vaga somiglianza con il primo Bond, il James interpretato da Sean Connery, il vestito e il papillon fanno il resto….”….Non ce la faccio più a fare questa vita, dice, meno male che lei ha finito, una rottura di palle in meno….”….Lei, è il secondo Maitre, quella che voleva farmi le scarpe, che ha fatto di tutto e di più x farmi scoppiare….ma è scoppiata lei…affanculo cretina…ho sopportato più del dovuto ma non volevo dargliela vinta, sapevo che prima o poi avrebbe sbagliato, avrebbe ceduto, troppo piena di se, troppa mania di protagonismo in un cervello che a malapena fa 2 più 2…ho spaccato più volte la mano contro il muro, mi sono sbattuto il vassoio sul petto, preso a calci quello che potevo x sfogare la mia ira, x sfogare ciò che lei alimentava di negativo in me, giorno dopo giorno…peccato che sia arrivato il suo di giorno ed anche se il Maitre, troppo bravo x dirle di no, l’avrebbe richiamata, la proprietà l’ha sistematicamente fatta fuori, x sempre…affanculo…cretina…

Elba

Più di 40 ore in 3 giorni…un massacro…un altro…l’ennesimo…ho già piedi e cosce imbottiti di creme varie…maiala di quella troia…siamo pochi ed in attesa di nuovi arrivi, nella speranza che qualcuno si decida ad assumere nuove forze, altrimenti siamo già cotti prima del boom della stagione, anzi il boom lo facciamo noi…c’è crisi, c’è crisi, ma il culo te lo spacchi sempre e viste le orrende notizie che circolano in tv e sul web, meglio stare zitti ed accontentarsi di avere almeno un lavoro…ma ogni anno ti devi calare sempre di più le mutande…non c’è scelta…ne scampo…Il nuovo Maitre, una persona semplice e speciale, calma e disponibile, mi chiede se posso rimanere domani mattina a dare una mano alle colazioni, dopo aver smontato, come ogni lunedì notte, dal turno del ricevimento….rispondo di sì anche se sono veramente a pezzi…all’altro sarei andato in culo molto volentieri, x lui invece, questo ed altro, quando le persone meritano, è tutta un’altra musica…

Elba

Stamani ha dato di fuori anche lo chef, solo xchè alle 7 e 30 non era ancora pronto il tavolo dove fa colazione il personale, ma al contrario avevamo già più di 70 clienti seduti in sala….abbiamo dato e non forse giustamente, precedenza a chi stavamo già servendo, ma la loro roba, croissant, caffè e latte era pronta a meno di un metro di distanza, bastava che uno dei suoi scagnozzi allungasse le braccia e ci desse una mano….invece ha preferito urlare, insultarci, minacciarci di non farci più da mangiare e tante altre offese gratuite che poteva risparmiarsi…affanculo pure lui…ho fatto finta di niente, continuato il mio lavoro ma la prossima volta che succede qualcosa del genere parto con la mazza da baseball che tengo sotto il sedile in macchina…..mi hanno tutti rotto i coglioni con le loro assurde pretese e la loro pura e innata ignoranza….

Chianti

E alla fine mentre stavo andando a ritirare il pc, ho trovato il Sorcio x strada…”…Mortacci tua…dice…che ci fai qui?…”…”….Al lavoro…mi hanno esiliato…rispondo dopo un lungo abbraccio…”….Mi presenta quella che da poco più di un anno è divenuta sua moglie…una ragazza molto più giovane di lui, forse sulla quarantina, faccia rotonda e simpatica, che ascolta attentamente ciò che ci diciamo, mentre sulla mano destra stringe un paio di copie di quotidiani…Mi emoziono non poco quando mi chiede di Apollo…”…E…la…”…capisce al volo, si avvicina e mi sussurra….”…non mi chiedere della Francesca xchè lei è gelosa, poi ti racconterò tutto con calma…e…e…stai mettendo capelli bianchi anche tu, continua nel tentativo di cambiare discorso…”…”…Gli anni passano, rispondo…non ho il coraggio di chiedere riguardo il suo passato, sulla probabile fine della pena, se ancora deve rientrare, se è in condizionale…ma alla fine….A sorcio…sei libero…o….”…E come no amico mio, risponde facendo un bel sorriso…liberissimo, devo andare a Firenze a firmare dei fogli…libero…liberissimo…”….”…Che piacere rispondo…”….Torniamo indietro nel tempo, al bar, ai nostri primi momenti, Apollo, Teresa, il Kosovaro…ho la macchina nel mezzo della strada, si forma una fila, iniziano a suonare…vaffanculo…due farfalle si rincorrono proprio fra di noi, ci girano intorno…ci abbracciamo…”…Sentiamoci mi dice…”…”…Vieni, anzi venite a trovarmi, la sera sono sempre al lavoro…finchè regge…”…Scappo via, la fila è aumentata, alzo la mano in segno di scusa…serve a poco, ma si fa sempre così…qualcuno la prende a ridere, qualcuno è incazzato nero…poco importa…Il Sorcio…mortacci sua…

Firenze 2005

Il Kosovaro era fuori di se’, aveva appena beccato un portafoglio ad un poliziotto della mobile Francese…” …Alla grazia di Arsenio Lupin..gli dico, mentre sorseggio un brodino di caffe’ d’orzo…” …Mi ha fatto sudare…risponde…teneva sempre la mano davanti, a protezione del portafoglio e mi guardava fisso…sentivo i suoi occhi incollati ai miei…senza cedere…1..2..3…alla quarta si e’ distratto un attimo e via…l’ho sfilato e giu’ dall’autobus…”…Il Sorcio mi guarda, ride, sorseggia un bicchiere di vino bianco ghiacciato…” …”…Bisogna che smetta di bere…dice..altrimenti il fegato va’ a puttane…E tu stai attento, dice al Kosovaro, o ti ritrovi a dormire con me…”..” …Non ti preoccupare, risponde, la mano, nonostante l’eta’, c’è ed e’ ancora veloce. E’ che oramai, si trovano sempre meno contanti, tanta fatica x meno di 50 euro…solo carte di credito e quelle della spesa…conad…coop….”..”…Fai una bella raccolta punti, gli dico…e ti rifai il corredo…asciugamano, accappatoio, pigiama, ciabatte…se ti beccano sei già pronto…”…Il Sorcio e’ giu’ di corda, da un paio di giorni, non si vede e non si sente con la Francesca e lei, nonostante varie chiamate al cellulare, sembra decisa a non tornare sui suoi passi….” …Dai beviamo, va là, mi dice con il suo marcato accento milanese…”..”… Grazie, rispondo, ma sono in Ramadam, post Pasquale, c’e’ chi lo fa prima e chi, come me, dopo…Ho bisogno di un periodo di depurazione, se ne riparla fra qualche settimana…” …” …Ammazza e che ti sei bevuto….dice il Kosovaro…”…Lo guardo e la mia espressione, dice tutto…il fegato…il fegato…deve riposare….Fuori piove, a dirotto, entra Sofian, con nostro stupore…In giro circolavano le voci, che aveva preso piu’ di un anno e invece e’ gia’ fuori, piu’ tranquillo di prima…..” …Sti cazzi, dico, non ti vogliono piu’, neanche a Sollicciano…” ” …Solo San Vittore, risponde ridendo, il Boss e’ il Boss…sono a piede libero, ma dovrei farcela, l’avvocato e’ ottimista, al limite qualche mese di domiciliari….dammi le Marlboro…rosse…come il fuoco…”…Offre da bere  a tutti e si stupisce davanti alla mia semplice richiesta, di una coca cola…Non e’ in serata, e’ ancora avvolto da mille pensieri, saluta veloce e se ne va…Fuori continua a piovere, Max mi regala un paio di briosches, x la colazione di domani mattina, Apollo si nasconde sotto il primo tavolo, dopo l’ennesimo tuono, il Kosovaro si scola la birra appena offertagli e il Sorcio alza gli occhiali, fissando il cellulare, aspettando una chiamata, che tarda ad arrivare o che forse non arriverà più… Guarda l’ora, manca poco alle 23,00…l’ora del rientro…”… Devo andare ragazzi..fate i bravi…”..” …Ciao…Cenerentola, dico… e perdila sta’ scarpetta…”..” …Se vedemo..dice il Kosovaro…ma non là…da un’altra parte…al chiuso non respiro bene…”….”… La mano, la mano, dice il Sorcio, tienila allenata, attento all’artrosi, a una certa eta’…”…Continua a piovere e fa’ anche freddo, il rumore delle mie chiavi di casa, fa sobbalzare Apollo…”…Andiamo..vigliacco…”…mi salta addosso, come sempre…un paio di leccate e in un minuto e’ gia’ in macchina.

Luglio 2009 – Elba

La fotocopiatrice finisce di copiare, nell’aria rimane l’odore dell’inchiostro, della carta…tutto come 35 anni fa’…”…Babbo dicevo…ho finito la carta…”…lui correva, mi riempiva la macchina e ripartivo…talvolta solo x gioco…mi fotocopiavo le mani, un dito, una parte del viso, il naso…c’era gia’ qualcosa in me che aveva a che fare con la foto…”…Impara diceva il babbo…un giorno, quando saro’ vecchio, sarai tu a lavorare qui…Rispondevo di sì…non avevo un grande entusiasmo x il lavoro d’ufficio, ma pensavo che con l’eta’ le cose sarebbero cambiate…un posto sicuro, ben retribuito, pulito e senza padroni che ti scassano le palle…Invece…la mia giovinezza era piena di vento, di sogni vani, forse di presunzione…alla fine…ti ho tradito, ferito, deluso…avevi riposto tutto su’ di me…ed invece ho finito x scegliere le strade piu’ difficili, piu’ umili…ti parlavo di foto, di pittura e tu mi dicevi…”…L’arte e’ la ricchezza della poverta’…chi crea non ha nulla ma possiede tutto…pero’ ricorda, gli artisti o molti di loro conducono una vita difficile, senza soldi…e’ quasi una missione la loro…d’altra parte pero’ li puoi togliere tutto, la casa, una famiglia, i figli, i soldi…ma se lasci loro un pennello, un foglio di carta, dei colori, sono felici lo stesso…lo sono anch’io quando suono il flauto…ma purtoppo la sera dopo il lavoro sono sempre troppo stanco x farlo…”…”…Ma se ti rende felice…chiedevo…”…”…Ma i soldi non bastano mai, lavoro solo io in famiglia e siamo in cinque…un giorno poi…quando andro’ in pensione…”…Quel giorno non e’ mai arrivato, ma non mai dimenticato le sue parole…e l’arte, al momento mi ha portato via molto tempo, tanti sacrifici, soldi, senza x altro un grande riscontro economico, ma ho avuto molte soddisfazioni, riconoscimenti….sono arrivato dove, forse, neanche credevo, dove non avrei mai pensato di arrivare…