Fernando Pessoa

Il contadino, il lettore di novelle, il puro asceta: ecco gli uomini felici, xchè abdicano alla loro personalità. Uno xchè vive dell’istinto, che è impersonale, l’altro xchè vive dell’immaginazione che è oblio, il terzo xchè non vive e, non essendo morto, dorme. Niente mi soddisfa, niente mi consola, tutto (che sia esistito o meno) mi sazia. Non voglio aver un’anima e non voglio abdicare ad essa. Desidero ciò che non desidero e abdico a ciò che non ho. Non posso essere niente e non posso essere tutto: sono il ponte di passaggio fra ciò che non ho e ciò che non voglio.