Marsiglia

Finalmente Marsiglia, vecchia città di porto, il primo in Francia ed uno dei più importanti nel Mediterraneo…Fin dai Greci, i quali la fondarono nel 600 a.c. il porto, il commercio ed i commercianti caratterizzarono la storia della città Francese e fu sempre il commercio che ne decise le sorti, guerre, momenti di pace ed alleanze…La leggenda dell’incontro e dell’unione fra il marinaio Protis e la bella Gyptis, rafforzò la sua tradizione di città commerciale…lo si nota nelle numerose viuzze che gravitano dietro il vecchio porto, ricco di caffè e posti d’incontro che ne hanno segnato la storia, anche cinematografica…troppo poco il tempo a nostra disposizione…facciamo un salto alla Basilica di Notre Dame de la Garde, la madonna che protegge marinai ed aviatori, così si legge nelle numerosissime dediche lasciate scritte perfino su marmo, sia nella basilica che nella cripta, situate sul monte più alto della città, da dove si gode anche una vista meravigliosa…e poi verso l’Estaco, a nord della città, vecchio quartiere frequentato da artisti e molti pittori impressionisti, come Renoir e Cèzanne…il tempo stringe, bisogna andare, a malincuore…un passaggio veloce verso la costa Azzurra, Sant Tropez, dove vorremmo fermarci a mangiare, ma è troppo x le nostre leggere tasche, lo faremo fra Cannes e Nizza, prima di un giro veloce x le strade di Montecarlo, seguendo come un bambino il tracciato della Formula 1 x virare poi verso il confine….

Machu Picchu

La loro origine rimane nello scrigno dell’ignoto. Abbondano, in compenso, miti e leggende, frutto di fantasie fertili e poetiche…Due, in particolare appaiaono importanti, godendo di ampia fama in tutta l’America del sud…la leggenda del lago Titicaca e la leggenda dei fratelli Ayar…Secondo la prima, intorno all’anno 1000 della nostra era, Manco Capac e Mama Ocllo, filgi del Sole, uscirono dalle acque del lago Titicaca e, muniti di una verga tutta d’oro, mossero a piedi in direzione nord-ovest, x compiere la missione loro affidata dal padre: vale a dire, fermarsi la’, dove la verga fosse penetrata nel terreno e fondarvi la capitale di un regno futuro. Il luogo fù la zona delle alture di Huanacauri e la citta’ impostata ebbe il nome di Cuzco…La seconda leggenda racconta di 4 fratelli e delle rispettive consorti, provenienti da una caverna…Tampu toco…dei monti Paucartampu, anche essi in viaggio x l’edificazione di un reame…i fratelli si chiamavamo Ayar Manco, Ayar Cachi, Ayar Uchu, e Ayar Auca…le spose erano Mama Ocllo, Mama Huaco, Mama Cora e Mama Rabua…Ayar Manco o Manco Capac si sarebbe imposto sugli altri e avrebbe costruito Cuzco x volonta’ divina…Come afferma l’etnologo Alfred Mètraux, la figura di Manco Capac appartiene a quella vasta categoria di personaggi mitici che tutte le tribù autoctone del continente Americano situano all’aurora della loro Storia…E’ un fatto, in ogni modo, che dietro la poesia della favola popolare si intravedono sempre accadimenti reali…in questo caso e’ chiaro che il richiamo mitologico si riferisce allo svolgersi di vicende migratorie, divinizzate a scopi di autoesaltazione….Così Manco Capac diventa il capostipite di una prima dinastia regnante, alla quale si attribuisce la discendenza dal Dio Sole…