Elba

…..”…..I manici….quello con i manici….urla lo chef….il tegame….quello con i manici….capisci….si o no?….prendilo….”……..Il lavapiatti, marocchino, in chiara difficoltà ricettiva guarda in alto ma non sa cosa fare….”….Passami quello con i manici, continua lo chef….porca di quella troia, maiala ladra, impestata di quella miseria cane….non capisci un cazzo è da marzo che sei qui e ancora non hai capito la differenza fra i manici e il manico….ora ti faccio vedere x la centesima volta…..se dico tegame con i manici, è sempre quello con due manici, se invece ti chiedo l’altro, allora  il manico è solo uno….non hai capito un cazzo lo so, inutile che fai si con la testa….ma ormai tanto siamo alla fine, conta poco….”….Rimango a guardare, ho un flashback dell’estate appena passata, quando lo chef mandava hamadi in magazzino a prendere la pasta….non azzeccava mai il cartone giusto…talvolta se ero là lo aiutavo, ma quando andava da solo lo vedevi arrivare quasi impaurito, seguito subito dopo dalle urla delllo chef…..”….I tagliolini ti ho chiesto….non gli spaghetti….i taglioliniiiiiiiiii…..ieri mi hai portato i bucatini, le taglliatelle…..ma leggi su questi cazzo di cartoni prima di prendere a caso….”…..Anche lui sempre di si con la testa e il giorno seguente tutto come prima….Sul prato è da poco iniziato un matrimonio, sembra più una festa dove tutti bevono, fumano, ballano senza dare troppa importanza al cibo….all’interno invece un gruppo di tedeschi della terza età, chiamato i rast….che con i rasta non ci prendono proprio x nulla, si accontentano di tante belle minestre, del vino e della birra, quelli che possono e una veloce passeggiata nel parco con l’inseparabile bastone prima della nanna….

21 Febbraio 2010

Caro Alessandro, inseparabile e miglior amico d’infanzia, di scuola, d’adolescenza…proprio stamani ho trovato tua mamma x strada, che in lacrime mi ricordava, anche se non c’era bisogno, che ieri erano 20 anni esatti dalla tua scomparsa…il dolore più grande, diceva, è stato che nessuno dei vecchi amici si era più fatto sentire….che strano, pensavo… è più semplice dimenticare che ricordare…”…nessuno, capisci…tutti presi dal lavoro…dalle carriere…dai soldi…quando invece, una visita, un saluto, in fondo, non costano niente…un semplice fiore al cimitero mi riempirebbe il cuore di gioia…invece…”….Sante parole…ma che pena…Sei rimasto solo tu a ricordarlo, non hai scordato neppure il compleanno…diceva mentre mi stringeva la mano…What can I say…I shoul tell you so many things but I can not find the right one’s….for the others is better to say nothing in respect of your mother…I would have been too rude….I only wish that God bless you…dear Ale…