Elba 2006

Aiuto mia mamma a tirarsi su le mutande. In questi ultimi giorni ha perso tutto il pudore che si è portata dietro nei suoi 73 anni…”….Ammazza che cosce che hai….le dico….bella topona…”….”….Hai le stesse mani di tuo babbo, risponde, se lui fossse ancora vivo, ti avrei evitato tutte queste noie…”….”…Ma che noie e noie…ora ti spalmo anche un pò di crema sulle gambe, così domani all’ospedale, magari fai colpo su qualche dottore….”…”….Il colpo ci vorrebbe a te…ma in testa….dice…ho amato solo tuo babbo nella mia vita, il primo e l’unico, mica come ora che vi scambiate come le figurine…”…Mi guarda e scuote la testa, si lascia scivolare sul cuscino, sospirando qualcosa….le sistemo le gambe, leggermente gonfie e rimbocco il letto, lascio un bicchier d’acqua sul comodino e le do la buonanotte. Un’ altra giornata è volata via. Apollo fuori si gode la calda serata di metà novembre, la luna è calante, come il mio stato d’animo…Alzo lo stereo, un cd di Ivano Fossati di circa 20 anni fa…i ricordi si impossessano di me…nonostante tutto penso…ascolto…immagino…sogno…e credo di sentirmi migliore rispetto a quei tempi….se solo bastasse credere…

Chianti

Sullo sfondo di una magica Cassia Eller che canta…Non, je ne regret rien…con il suo inconfondibile timbro di voce rock brasileira, cerchiamo di darci spiegazioni sulle nostre ultime forti discussioni….anzi sulle ultime strane esternazioni da parte di Jessika….”…Sono dettate dalla mia insicurezza verso di te…e la mia insicurezza dal tuo comportamento…e il tuo comportamento da….”…E il mio comportamento…da…cosa…da cosa è dettato…aggiungo mentre tiro giù una bella pinta di una birra chiara, fresca, ma di un sapore di poca importanza…”….”….Non sei mai sicuro in quel che dici riguardo al futuro…un giorno vuoi andare a new York, un altro in Canada, un altro vorresti essere ancora a londra…è difficile starti dietro…sai benissimo che non ce l’ho con te o Elena…era solo un momento di…di cedimento…”….”….Ok…ok…ma una volta di incazzi x Elena, un’altra x Simona, un’altra x il mio passato…poi se ti parlo di qualche possibile viaggio futuro…che minchia devo fare..non faccio altro che lavorare…fammi almeno viaggiare di testa….”….Le birre diventano 2, 3…tanto è sempre così…si parla, si parla, senza mai chiarire fino in fondo…lei continuerà a pensarla a modo suo ed io, a continuare sciaguratamente x la mia strada… La felicità è sempre lì ad un passo, ma non riusciamo a farlo, quel maledetto ultimo scalino…ci provi, ci provi e magari rischi di trovarti in fondo alle scale un’altra volta…Arriva la quarta birra…un sorriso inizia a farsi spazio dove fino a poco tempo fa uscivano solo parole cattive…i toni si calmano…la mia mano destra scivola sulle sue gambe, che si stringono…la faccio salire fino alle mutandine…bagnate…pago ed andiamo…in macchina ci saltiamo addosso come due selvaggi…pace fatta…x ora…

Portimao

Dall’odore che si sente dai finestrini, sembra di essere arrivati in una città di porto e fabbriche come Piombino, anche il nome inizia x p…invece Portimao mi sorprende, tanti piccoli grattacieli, un casinò ed una bella, larga e lunga spiaggia di sabbia, piena di surfisti….piove a dirotto…chiamo Jessika e le chiedo se può guardare su internet…albergo x cani…dopo 3 notti e 4 giorni di viaggio ho voglia di stendere le gambe…ed anche Apollo non è da meno…mi risponde dicendomi che non è in casa e che faccio prima io a trovarlo xchè oggi ha poca linea…cazzata che si poteva risparmiare…come fa a saperlo se non è ancora a casa?…affanculo…non trovo un cazzo, nessuno accetta cani, xdi più…bagnati…Sulla strada trovo un pazzo che con un forno a legna davanti ad un camion che in Italia venderebbe panini con la porchetta, cucina del pane e lo riempie con chorizo…via…uno io, uno il vecchio Apollo…il pane caldo con questo misto di salsiccia e salame piccante mi da la carica…un paio di birre e si riparte…una la rovescio completamente sul sedile x servire il cane…mentre smoccolo a tutta randa, ne prendo un’altra e parto a palla…luci spente e birra in mano…polizia zero…meno male…me ne accorgo solo quando esco dalla città, non vedo un cazzo…mi torna in mente un ragazzo che poco prima faceva il segno dei fari spenti ad un semaforo…credevo volesse un passaggio…piove di brutto…prendo l’autovia…il prossimo servizio però a 30 km….troppi…esco appena posso e riprendo la strada x Portimao…meglio dormire al porto che perdersi ancora…dopo una diecina di minuti trovo un motel…il portoghese lo mastico meglio…chiedo un quarto, una stanza x una notte…non dico niente del cane…prima di entrare gli dico di stare a cuccia e di non muoversi….non lo fare apollo, non ti far vedere xchè ti faccio dormire in macchina da solo…pago, l’uomo mi da la chiave, arriva sulla porta x spiegarmi dove andare ed io lo freno un pò…ok…ok…come fai a dire ok se non ti ho detto dove andare?…mi dice…continua con la spiegazione, non si accorge del cane…ubbidiente non si è mosso…arrivo con la macchina davanti camera…affanculo…i cretini come me che viaggiano con il cane…non potevo prenotare in anticipo non sapevo a che ora sarei arrivato…nella stanza accanto trombano che è una meraviglia…non lo farei neanche se avessi miss universo nel letto….faccio una doccia di mezz’ora, un’altra birra e mi addormento di botto…apollo pure…

Dicembre 2008 – Elba

Massimo si sta’ lasciando andare nel bere, dopo l’ultima infelice esperienza d’amore…Praticamente e’ innamoratissimo, ma lei non ne vuole piu’ sapere, anche se ultimamente sembrava che avesse riaperto qualche porta…”…E’ stata tutta una fregatura, dico, ti ha solo cercato x farsi portare a cena, scroccarti qualcosa e via…”….”….E’ tutta una questione di principio, risponde, tenendosi a malapena sulle gambe…dammi da bere…che ne sai tu….ci vuole cervello nella vita….e’ tutta una questione di principio….”….”….Infatti te lo sta’ tirando nel culo…con principio…”….Mi guarda di traverso…arriccia le labbra….”….Ma vaffanculo va’…dice…ci vuole capo…dice battendosi il dito sulla testa…”…Maurizio e’ seduto, lo guarda intimorito…”…E vai Maurizio, dico…”…”…E tu che cazzo vuoi, dice Massimo…”…”…Ehi ehi…calma, altrimenti c’e’ la bastonata, non voglio casini qui…scherzare quanto si vuole…ma che finisca la’…”…Sembra calmarsi, butta giu’ l’ennesimo bicchiere di rosso senza prendere fiato, va’ fuori ed accende una sigaretta…”…E’ tutta una questione di principio dice…ci vuole capo…”….Sta’ piovendo, ma rimane sotto l’acqua che gli scende dritta sul viso a fumare…inevitabili i commenti di qualcun altro…”….Un po’ d’acqua non puo’ fargli che bene….Metto su’ un cd di Alberto Fortis…quanto tempo…30 anni piu’ o meno….”….Piroette di sabbia nelle guglie del Duomo…e le voglie di un uomo che ha x vita una gabbia, liberata dal sesso….gonfia di verita’…partorita con gioia….e la vera ragione delle notti impegnate, dei romanzi creduti degli amori sbagliati, non la devi cercare dentro i mari delusi che ti scusano i sogni le ignoranze i delitti…il suo posto lo trovi nella ruota del giorno…nello scrigno privato di di egoismi ed di abusi e le mani affrettate a cercare i gioielli… nella sabbia han trovato confuse…relitti…il dispetto felice sulla voglia che nasce, contrappeso all’istinto alla cosa che piace, la condanna del tempo, della gente del posto e il ritorno dal viaggio che ti ha fatto sperare che la stella seguita… si e’ stancata di darti…nel brillare….”…