Firenze

Mia mamma prima di salutarmi mi dice solo 3 parole…..”…..Non fare casino…..”…..Jessika invece…..”….Non perdere anche questo lavoro….”…..Non sembrano del tutto ottimiste, comunque dallo scorso mercoledì sono di nuovo a Firenze come aiuto cuoco, in un ristorante dove xlomeno cucinano in gran parte pesce e posso x ora reggere la pressione…..Il pranzo è abbastanza semplice e veloce, la cena meno caotica e più curata…..ma la cucina è veramente piccola….4 passi x 3 e mezzo con un banco centrale e a partire dalla finestra, il lavandino con una piccola lavastoviglie, un piccolo piano di appoggio e il secchio della spazzatura….a girare il micronde incastrato in un mobile di acciaio con sportelli in basso e in alto, un altro minuscolo lavandino, la friggitrice e 4 fuochi…..accanto il forno….qualche banco munito di frigo e x il resto altri 2 frigoriferi ed un congelatore sotto in magazzino, così durante il giorno è tutto uno scendere e salire….Dormo al piano superiore e da quando sono arrivato ho fatto solo lavoro e riposo, forse più lavoro che riposo…..

Firenze

Una signora con chiaro accento calabrese, mi chiede se stò aspettando il dottore…”….Signora, rispondo, ho in mano il foglio di accettazione del pronto soccorso, cosa vuole che faccia seduto quà?….”…”….Lo so, risponde, ma come mai non viene?…ma l’ha visto?…com’è, giovane, anziano….”….Maiala ladra, già mi girano i coglioni essere quà e mi si piazza accanto una rompipalle del genere…”….Non l’ho ancora visto….”….”…Ma è tanto che aspetta…e come mai non è ancora uscito il dottore?…”….”…Signora, si rivolga ad una delle infermiere…non sò una bella sega niente di quello che succede quì…”…La sento borbottare sottovoce, che se ne vada affanculo…Finalmente mi chiamano….mi riceve il famoso dottore che ha anche l’alito pesante…non ispira il massimo della fiducia, infatti mi visita velocemente e subito dopo chiama l’infermiera, una mora in carne ma con una faccia altamente antipatica, che con passo lento e masticando con molta noia una gomma, mi fà un elettrocardiogramma…Non esce niente di preoccupante,ma nel mio caso mi aspettavo qualcosa di più, anzi il dottore mi dice di vestirmi e mi allunga un foglio con un ticket da pagare di 25 euro…Una breve e svogliata visita, senza nessun accertamento di rilievo, praticamente è come se mi dicesse, bisogna attendere che le sue condizioni peggiorino x approfondire…intanto pagati questo ticket e torna a casa…ma vai a cagare…in finale taglia, taglia e chi lo prende nel culo siamo sempre noi al cospetto del nostro governo ladro….intanto mi tocca tornare a casa più incazzato di prima…Quattro anni fà, fra malattia, convalescenza, medicine, visite e lavoro perso, ci ho rimesso qualcosa come quasi 30 mila euro…il problema non è ammalarsi, ma curarsi come si deve…

ottobre 2007

Come diceva un vecchio Brasiliano in una spiaggia a nord dello stato sudamericano…”….Non theno tudo che quiero…ma amo tudo che theno…”….Molto probabilmente non sara’ scritto correttamente, ma il significato e’ semplice…Non ho tutto cio’ che vorrei, ma amo tutto cio’ che ho….E’ un po’ in pratica, il riassunto della mia vita…ho rinunciato a molte cose x farne altre, ma alla fine sono contento di cio’ che ho…Non ho un bel conto corrente bancario, una bella macchina, non ho da fare il cambio dell’armadio al susseguirsi delle stagioni, tutta la mia roba, estiva ed invernale e’ racchiusa in uno solo…Da piccolo rimanevo e succede ancora, a bocca aperta dinanzi un mappamondo, un atlante geografico…e il mio sogno era quello di viaggiare il piu’ possibile, ma dopo i primi viaggi, divisi con gli amici d’infanzia, capii che mi interessava di piu’ lavorare e vivere in un nuovo paese, invece di visitarlo da semplice turista…entrare nella loro cultura, lingua, tradizione e fu’ cosi’ che dal lontano 1988 iniziai a muovermi da solo, partendo da Londra, dove sono rimasto quasi 7 anni, in Australia 1 anno, viaggiando poi fra l’europa, l’asia e il sudamerica….E nonostante tutto mi rimane difficile fermarmi, bensi’ abbia trascorso gli ultimi 5 anni divisi fra Roma e firenze…Piu’ ci provo e piu’ aumenta la voglia di muovermi…e’ piu’ forte di me…ma solo viaggiando ho conosciuto a fondo me stesso, ho dato una risposta ai tanti dubbi, alle tante domande, ho capito quanto valgo ed era forse cio’ che da giovane stavo cercando, si pensa sempre di valere più di quello che in fondo siamo….