Fernando Pessoa

«Passo ora a rispondere alla sua domanda sulla genesi dei miei eteronimi. Vediamo se riesco a risponderle in maniera completa.
Comincio dalla parte psichiatrica. L’origine dei miei eteronimi è il profondo tratto di isteria che c’è in me. Non so se sono semplicemente isterico o se non sono, più propriamente, isterico-nevrastenico. Propendo per questa seconda ipotesi perché si dànno in me fenomeni di abulia che l’isteria propriamente detta non annovera tra i suoi sintomi. Sia come sia, l’origine mentale dei miei eteronimi risiede nella mia tendenza organica e costante alla spersonalizzazione e alla simulazione. Questi fenomeni, fortunatamente per me e per gli altri, si sono mentalizzati in me, voglio dire che non si manifestano nella mia vita pratica esteriore e di contatto con gli altri. Esplodono verso l’interno, e io li vivo nella mia solitudine. Se io fossi una donna – nella donna i fenomeni isterici si manifestano in attacchi e cose simili-, ogni poesia di Álvaro de Campos (la parte più istericamente isterica di me) sarebbe un allarme per il vicinato. Ma io sono un uomo, e negli uomini l’isteria assume principalmente aspetti mentali; così tutto finisce nel silenzio e nella poesia…
Questo spiega, tant bien que mal, l’origine organico del mio
eteronimismo»».