Elba

Mi sto’ sognando i vicini di casa anche se mi addormento sulla spiaggia…sta’ salendo dentro di me un desiderio di vendetta mai provato prima….non tanto x aver demolito il pezzo di terrazzo della diatriba, affanculo, vivo comunque…ma mi rode il fatto di non aver altro che sentito quell’avvocato del cazzo…al primo problema di vicinato, subito x vie legali…non si chiarisce più a quattr’occhi, bisogna prima tutelarsi…che gente di merda…non riesco a capire questo comportamento…ok ho sbagliato ad andare oltre…ma accanirsi così lo trovo incomprensibile…lo avrei capito se non si fossero trovate soluzioni dopo almeno un a paio di mediazioni…parlare, guardarsi negli occhi, cercare di spiegare i miei di xchè…I miei alibi e le tue ragioni…cantava De Gregori…Apollo incurante del sole e del caldo, segue ogni mio movimento…ha la lingua che gli tocca terra, affanno continuo ma non molla, non mi lascia solo….forse neanche lui capisce il xchè, ma la sua fedelta’ e felicita’ vanno oltre ogni problema quotidiano…sono stati due giorni d’inferno, fra lavoro, macerie, caldo e polvere…e l’unico che continua a tempestarmi di telefonate è quell’avvocato del cazzo…”…Ha iniziato i lavori?…che tutto rientri nei vostri limiti…nel suo spazio senza…”….”….Senza sto’ cazzo…ma vaffanculo vai…avvocato…lasci che siano i suoi assistiti a vedere il lavoro…e poi ne riparliamo…manco avessi fatto chissà che…”…meglio non andare oltre, anche con le parole, questi aguzzini, bastardi fglii di puttana, sono capaci di pesare pure quelle…e si parla di persone potenti, piene di soldi che se la prendono con un disgraziato come me che comunque preferisce non arrivare a fine mese con lo stipendio, ed avere la coscienza pulita che fare il signore con il culo degli altri…

Marzo 2009 – Elba

….”….Finche’ stavamo insieme, dice Teresa, ero io a prendermi cura di te…ora che sei solo, riguardati, non sei piu’ quello di una volta…non puoi piu’ fare certe cose…anche se sei guarito non puoi fumare le canne, bere…hai una cicatrice su’ quel cazzo di cuore, mettitelo bene in testa, non ce l’hai sul ginocchio o sul braccio…”…”…Hai ragione, rispondo, che vuoi che dica…ok…ok… non ho fatto vita sanissima, ma neanche troppo sregolata…qualche canna, qualche birra…comunque via, cerchero’ di limitare ogni…abuso…come dicono i medici…lo sai, ci sono momenti di umore migliore, altri dove ti senti una merda, dove tutto va’ male…psicologicamente sono a pezzi, ho fatto tanti sbagli in vita mia, ma me ne sono anche successe di tutti i colori, cazzo…troppe, troppe…mi e’ stato dato tanto , ma mi e’ anche stato tolto tanto….e cio’ che hai perso non tornera’ piu’….anzi ti fa’ ancora incazzare il fatto di non poter sapere cosa sarebbe successo se…questi cazzo di se…se…se…se…affanculo anche loro…il dolore, come diceva Hesse, non conosce stagioni…x quanto non faccia altro che cercare di sorridere alla vita, mi porto dietro una montagna di paure, fucking flashback e una canna e una birretta fanno sempre una gran compagnia….affanculo…”…Metto su’ un cd si De Gregori…La donna cannone…che coincidenza…l’asfalto corre via sotto i piedi…come le parole…e senza pane e senza sete…e senza ali e senza rete voleremo via…cosi’ la donna cannone, quell’enorme mistero volo’… tutta sola verso il cielo nero nero si incammino’…tutti chiusero gli occhi…e in un attimo esatto lei spari’…altri giurarono, spergiurarono, che non erano mai stati li’…