Elba

Piove ma Roberto è voluto andare a correre lo stesso…è un pazzo non si ferma davanti a niente…..però devo ammettere che con questo tempo, la corsa acquista un altro fascino, forse più dura, le scarpe appesantite che saltano fra le pozzanghere, i pantaloncini che ti si appiccicano addosso e la pioggia che mischiata al sudore ti scende sugli occhi impedendoti una giusta visone…..ti sembra di essere davvero in gara….già facevo fatica prima a stargli dietro, figurarsi ora……ma non mi voglio fermare e lui insiste, ti sprona….la lingua mi tocca terra……continua a dirmi di trovare il giusto equilibrio fra respiro ed andatura….non trovo ne uno ne l’altro…..seguo le gambe ma non so se loro seguono me….lui allunga ed io continuo a perdere terreno….comunque nonostante la fatica, in questo periodo di merda è l’unico sfogo, gratis, che riesce a scaricarmi e allo stesso tempo ricaricarmi, nella speranza che qualcosa di buono si muova…..speranza vana, il tempo scorre senza lasciare traccia, quasi senza motivo, senza un valido motivo……avrei bisogno di essere lontano di qui, anche se mia mamma e l’autosufficienza sono oramai lontani parenti….rispetto allo scorso anno, nel quale era ricoverata in ospedale, non ci possiamo lamentare, ma sta praticamente perdendo, giorno dopo giorno, l’uso della gambe, cammina male e si sorregge peggio….deve sempre cercare aiuto fra le spagliere delle sedie o fra qualche mobile….rifuita l’uso del bastone e praticamente le scale di casa sono divenute x lei, una montagna insormontabile….”….Tieni mamma, le dico….prendi questo pezzo di pane che ha più mollica, così lo mastichi meglio….”…..”…..Nel pane c’è una formica?…risponde….o che mi dai il pane con la formica, mica sono il tuo cane….”……Ok….ok….dell’udito meglio non parlarne, con la tv siamo quasi ai limiti del volume, dopo il numero 60, la salveranno solo le cuffie…..a me manco quelle……

Luglio 2009 – Elba

…”…Apprendi velocemente, dice duccio sorridendo…non x niente ho spinto io x te….si nota che non hai grande esperinza…come….front office….ma si puo’ migliorare…l’importante e’ che alla fine della giornata, fai tornare i conti con le chiusure dei reparti…x scrivere il menu’, prendila con calma, hai tutta la notte davanti…chiusure ed archiviazione dati…remember…”….In effetti, la mia conoscenza informatica non e’ un granche’, ed impiego il doppio rispetto loro, x una qualsiasi pratica da sbrigare…devo fare di necessita’ virtu’ e molte volte sembra proprio di arrampicarsi sugli specchi x venirne a capo…dopo le 23,00 rimango solo…xtanto…non ho nessuno a cui chiedere aiuto…sbagliando s’impara e benche’ non sia una mia aspirazione, lavorare al ricevimento di un hotel, da qui a fine stagione, qualcosa di nuovo rimarra’ memorizzato…Intanto, la mattina presto mi godo delle albe meravigliose, tinte di rosso, arancio, porpora, con vento o foschia, nebbia o brezza dal mare, secondo il vento che batte sull’isola…Non me ne perdo una e se non avessi lavorato la notte con il cazzo mi sarei alzato così presto….Piero il barman, mi porta la chiusura del bar…cammina con grazia, sempre molto posato, testa in alto, leggermente piegata sulla sinistra…”…Sempre con classe…dico…a volte sembri il Papa quando passa fra i fedeli…ti manca di allungare le mani….”…”…”…Dopo tanti anni di lavoro…risponde…potrei essere anche un…. Papa…ricorda…i movimenti sono importanti, quanto la professionalita’…inutile saper lavorare, quando poi ti muovi goffamente…che facciamo dopo….gelatino in terrazza….”…Ok…rispondo…fragola e cioccolato….”….Mi ricorda un altro barman con il quale trascorsi diverse settimane a Roma nell’inverno del 2003….”…Devi seguirmi diceva…e non ti puoi sbagliare….”….