Dicembre 22. 1980

A chi di interesse

La sottoscritta Giuliana xxxxxxx nata a xxxxxxx il 9.12.1956 e residente in Via Roma 2, coniugata con il Regno Unito di Gran Bretagna con il cittadino Inglese Patrick John Cotter, nato a Bristol, Inghilterra, il 31.3.1950 di professione meccanico, matrimonio avvenuto il 29.1.1976 a Bristol, matrimonio dal quale è nata Krishna Emmanuelle Rebecca Orientina Cotter, dichiara che essendo separata di fatto dal conuige dal luglio 1980 e non sapendo nulla di quest’ultimo, tossicodipendente, senza lavoro e attualmente, presumibilmente in India, nell’impossibilità morale e materiale, di poter provvedere in maniera adeguata al soddisfacento dei bisogni primari della figlia krishna Cotter, affida la propria figlia alla signorina Silvia xxxxx, nata a Roma il 23.12.52 e ivi residente in via Cadlolo n 20…Tale affidamento, nell’impossibilità per la sottoscritta di poter contare sull’appoggio morale e materiale del proprio nucleo familiare, il quale rischiesto ha espresso per il futuro parere assolutamente negativo a prendersi cura dell’allevamento e dell’educazione della bambina.     La sottoscritta è spinta a determinarsi in questa scelta, dalla consapevolezza, di non poter o non saper dare alla propria figlia ciò di cui abbisogna e di vivere il proprio ruolo di madre in maniera gravosa e ambivalente…tossicodipendente, senza lavoro e in grave situazione socio ambientale…tale affidamento x il momento in accordo con la signorina Silvia xxxxx è a carattere provvisorio e sperimentale, nell’intento di permettere alla sottoscritta di fare attraverso questo periodo di prova, valutazioni e ripensamenti che possono preludere ad una scelta definitiva più responsabile…

P.S.

La lettera è scritta su un foglio della vecchia Usl locale, la firma falsa, è di colore diverso dallo scritto, scritto che non ha niente a che vedere con la calligrafia originale di Giuliana…io ero appena 17enne e non ricordo un granchè della situazione, ma ho sempre impresso in mente le parole di mio babbo che si lamentava delle continui casini di Giuliana, dopo averla curata, dopo averle dato un lavoro nel proprio ufficio con orari molto di parte e di averle dato a zero spese, la vecchia casa di mia nonna, gli pagava pure le bollette….la totale verità comunque mi è stata sempre nascosta, neanche quando vivevo a Roma mi mamma ha avuto il coraggio di mostrarmela…ovviamente ho ben poco in mano x poter giudicare, Giuliana e mio babbo non ci sono più e si sono portati dietro i loro segreti…mia mamma, semplice donna nata in una casa di campagna e vissuta x il resto della sua vita in un piccolo paese al servizio della famiglia, ha sempre avuto poca voce in capitolo….posso solo augurare alla mia carissima nipote, un futuro radioso…e magari riuscire a rivederla, anche da lontano…