Elba

Anche qui c’è da spaccarsi il culo, tanto x cambiare e tanto x non cambiare meglio cercar di sopportare…come dice il Maitre, aspettiamo novità e poi tireremo le somme…intanto mi sono sparato una settimana di colazioni e cene e quella appena iniziata non promette nulla di buono….niente di eccezionale, un servizio veloce e poco impegnativo come i piatti che escono dalla cucina…poca qualità e pessima presentazione…ma, viste le mie ultime negative esperienze con gli chef…meglio tenersi alla lontana da fornelli, caldo e cappelli bianchi…

Elba

Jessika dopo cena, mentre sorseggia un bicchiere di un rosso che fa veramente cagare….Ed avevo scelto quello che costava di più, le dico…mi chiede cosa ne sarà di noi se io dovrò ancora muovermi x lavoro…Vedremo, rispondo…nonostante i nostri frequenti attriti, le nostre, talvolta inutili discussioni, il nostro lasciarci e riprenderci come due ventenni, i tuoi continui sbagli ed i miei, che non smetterò mai di evitare, ti ho sempre proposto di provare a fare qualcosa insieme…dal bar che avevo trovato a buon prezzo alle Canarie, a Firenze, dove, come di recente all’Elba, avresti potuto rischiare con me ed aprire insieme qualcosa di semplice, tu brava a cucire, rammendare, creare ed con le mie foto, con qualcos’altro da assemblarci, con le tante altre idee che mi affollano il cervello giornalmente….ed invece hai sempre trovato una scusa…la crisi, non è il momento, tu non hai i soldi…ovviamente se li avevo, lo avrei già fatto anche da solo…comunque ti avrei restituito tutto fino all’ultimo cent…Non hai avuto, non hai fiducia in me…inutile x tanto, fare promesse su cosa ne sarà di noi, cosa succederà, dove sarò o dove saremo…Mangio un pezzo di cioccolata, affanculo la pseudo dieta che cerco inutilmente di seguire, il peso non cala…eppure il portafoglio è sempre vuoto…

Chianti

Ho le palle piene di clienti che vengono a cena e non fanno altro che parlare di soldi, di avvocati, commercialisti, notai, senza guardarsi neanche negli occhi, xchè intenti a messaggiare o controllare le ultimene news sull’Ipad, il tablet, l’android o qualche altra minchiata varia e visto che le applicazioni sono sempre in continua evoluzione, tutto ciò li rende schiavi della tecnologia in ogni momento della giornata…A tavola non si parla più come una volta, solo xchè chi vi siede presta più attenzione al rumore del cellulare a discapito del discorso sul quale stanno discutendo…Non si sente più dire…Oggi ho visto un bel buco di culo mentre passavo da via xxxxx….No, xchè il bel buco di culo lo si trova comodamente su internet…Oggi ho conosciuto due belle fiche mentre chiedevo loro la strada per….non succede più, xchè oramai tutti digitano la meta sui Tom tom e l’unica voce femminile che riconoscono è quella odoiosa e antipatica che ti indica dove svoltare o proseguire ogni 50 metri…Affanculo tutte queste ossessive necessità, almeno a cena…

Crikvenica – Croatia

In una taverna sul mare, trattiamo x uno scambio in euro…una birra, un cognac, un pacchetto di sigarette x meno di un biglietto da 10 …abbiamo appena finito di cenare…in abbondanza…e lasciato un quindicina di euro di mancia ad un simpatico cameriere, arrossito dalla gioia di tanta grazia, che struscia i piedi come un topo avvelenato…Indossa due mocassini lisi…e le scale dice lui…hanno fatto il resto…ha le gambe a pezzi…Dimitri scambia due chiacchere con un tipo seduto vicino al nostro tavolo…Non capisco come possono comprendersi, lui parla solo croato e tedesco mentre Dimitri a malapena e con forti interruzioni l’Italiano…la malattia gli fa’ tagliare notevolmente le parole…”…Mi sembri, gli dico, quel piccoletto pelato che fa’ la pubblicita’ di fastweb con Valentino Rossi ed a zelig invece, indossa i panni del famoso sindaco romagnolo…”…sorride e continua senza problemi la sua discussione…l’altro lo guarda fisso negli occhi e gli chiede…”…Tu che malattia hai?…”…e come cazzo fa’ a saperlo?..dico…manco sa’ dove andiamo e da dove veniamo…un ragazzo seduto al tavolo di fronte si mette a fare l’interprete…”…Lui dice…ha il fratello prete che vive a Medjugorje…”…li mortacci sui…Dimitri allora si scalda…ordina un’altra birra, accende l’ennesima sigaretta e parte in quarta…nessuno capisce una parola…a me sembrano tutti e 3 un po’ alticci ma lascio stare…uno che parla croato all’altro, dimitri ascolta e risponde in italiano storpiato, cosa abbia detto e capito lo sa’ solo lui… l’altro allora tira fuori del tedesco…dimitri storge la bocca, sgrana gli occhi, muove le mani in avanti, chiedendo spiegazioni…non si capisce un cazzo…brindano ordinando un nuovo giro di bevute…”…Io dice ancora dimitri…suonavo la chitarra…ed ora invece non riesco più a sentire le corde…sto’ perdendo la sensibilita’ della mano…”….il bicchiere pero’ non lo molli mai…dico io…Uno di loro si alza e ci mostra una corda da marinaio appesa al muro…è fatta…caos completo…ordino un altro cognac e vado fuori…è una bella serata di luna piena, mi volto a guardarli e li vedo ancora agitarsi intorno al tavolo…non riusciranno mai a capirsi…dimitri parla di corde di chitarra e l’altro risponde con la corda del marinaio…mi siedo mentre una piccola barca sta’ uscendo x andare a pescare…la sagoma scompare nel buio, subito dopo aver attraversato il riflesso della luna sull’acqua del mare…decido x una breve passeggiata…ho mangiato troppo…

Gennaio 2010 – Elba

Mentre stai preparando l’aperitivo, arriva sempre qualche stronzo che dopo aver stuzzicato qualcosa chiede…un caffé…e se poi e’ davvero un super stronzo, lo chiede decaffeinato…e allora sì che mi fa’ davvero incazzare…pure deca…affanculo…e poi dopo le 18 non ho proprio più voglia di fare caffé…se non bastasse, dopo averlo bevuto, molti di loro hanno anche il coraggio di mangiarci dietro un paio di noccioline o patatine…chissa’ che bel sapore li rimane in bocca…un piacere….a me ci vogliono almeno un paio di bicchieri di vino, dopo aver ingerito qualcosa di salato…In questi giorni poi, portare la mattina mia mamma all’ospedale a farle fare alcune medicazioni alle gambe, affette da ulcere che non le danno tregua, sta’ diventando più di un’impresa…cammina piano e male…vorrei spingerla, non xchè abbia fretta, ma x evitare quei inutili discorsi che nascono quando incontra qualcuno che conosce…sempre le solite domande…”….Che ci fai quì?…”….che cazzo ci fara’ mai una persona all’ospedale?….a fare shopping, vorrei rispondere….”….”…Da quanto tempo non ci vedevamo…e poi….come stai…come sta’ quello…quella….ma lo sai di….lui….lei….ma lo sapevi che….invece che all’ospedale sembra di stare in piazza…”….e mia mamma non è di quelle che si tira indietro…anzi…ci mette anche del suo…così arrivare all’ambulatorio e’ come fare una corsa ad ostacoli…Dopo la visita, c’è da rifare la fila x la prenotare la prossima…e via, ancora con i discorsi, chi è vivo, chi è morto…mentre qualcuno, come sempre, prova a fare il furbo x accaparrarsi un turno che non gli spetta…”…C’ero prima io…no..io…guardi ho lasciato la borsa qui e mi sono solo allontanato si un metro..guardi che si capisce che vuol fare il furbo…se vuol passare…vada…ma non siamo mica stupidi…mi fara’ perdere pure l’autobus…”…e via…così in ogni fila che si rispetti…in Italia….ricordo Londra…che sia stato l’ospedale, la banca, la posta…ti mettevi in fila e potevi tranquillamente immeggerti in un libro xchè chi stava dietro di te, toccandoti la spalla e sussurrando un…escuse me, it’s your turn…non avrebbe fatto altro che ricordarti che era il tuo, di turno…esattamente come succede nel nostro bel Paese…

Dicembre 2008 – Elba

….”….Marco, gli dice la mamma, un signora sulla cinquantina, truccata, ben vestita, che fa’ pero’ fatica a camminare su’ dei tacchi a spillo che si ereggono da un paio di scarpe color verde salvia…dai Marco, sbrigati a scegliere qualcosa…lo sai…non puoi mangiare tutti i giorni l’ovino Kinder…glielo dica lei…rivolgendosi a me…glielo dica…che se tutti i giorni mangia l’ovino…beh, da grande invece di fare l’avvocato come il babbo, gli tocchera’ fare il barista…”….Vorrei dirgli che con una mamma cosi’ troia, ha buone possibilita’ di aprire un casa d’appuntamenti…ma poi preferisco regalargli un sorriso…gli tiro un tappo di sughero di una bottiglia di vino e lui risponde calciando di destro, aspettando che poi io ripeta l’operazione…La mamma pero’ sembra innervosirsi, allora metto il tappo in tasca al bambino, gli do’ una carezza sulla testa dicendo…”…Mi raccomando, piccolo avvocato, non mangiare troppi ovini….altrimenti…”…”…Tira ancora, dice…tira…tira…”…Mi ricorda un Natale di qualche anno fa’, dove a casa di amici mi misi a giocare a tennis con dei bambini, utilizzando solamente dei piatti ed un tappo di una bottiglia di spumante, appena aperta…la stanza accanto era piena zeppa dai regali ricevuti, cosi’ tanti giocattoli da far felice un intero villaggio del terzo mondo…eppure non c’era versi di smettere, giocammo fino all’ora di cena…xche’ in finale oggi, ai bambini, manca solo la compagnia, anche se da grandi saranno avvocati famosi…

Novembre 2008 – Elba

Abbiamo appena finito di cenare, Teresa con la mollica del pane comincia a fare piccole palline, che con le dita, poi, spezza velocemente…”…Sto’ meglio sai, da qualche giorno ho ripreso a…vivere…esco piu’ spesso, mi trucco, mi do’ la crema sul corpo, mi sta’ tornando la positivita’…”….”….Meno male dico sorridendo…era ora….non mi era mai successo di vivere un’esperienza come questa…ancora però sei solo all’inizio…”…”..Te lo ripeto…sto’ meglio, non ho neanche piu’ paura di stare da sola…cerchero’ di organizzare qualche cena…e poi…non sono piu’ innamorata di te…davvero…ti adoro, ti voglio un gran bene, ma non sono piu’ innamorata…”….Fa’ sempre un certo effetto sentirsi dire cose del genere, in finale sono sempre stato io a dirle di porre fine alla nostra storia, che non l’amavo e che desideravo vivere da solo…anche quando e’ sopraggiunta la depressione, ho cercato in tutti i modi di essere schietto, sincero, pur non negandole aiuto, una mano…”…Oramai sei invecchiata, le dico, chi vuoi che ti prenda….”….”…Oh bellino, risponde…c’e’ gia’ la fila…anche se noi rimarremo sempre uniti, vicini…lo so’, lo sento…”…”…Piu’ vicino di cosi’…e’ dallo scorso giugno…che mi fai tribolare…son gia’ matto io, poi ti ci sei messa anche te a dar di fuori…ora ti ci vuole un bel fidanzato…”….Sorride…quando lo fa’, ha sempre un viso molto dolce, buono, sincero…ed ora anche piu’ tranquillo, rilassato…tutto il mio contrario…sono molto teso, nervoso…giorni e giorni a domandarsi il xche’ dei suoi tanti cambi d’umore, degli stati di panico, paura, delle goccioline, degli psicofarmaci…sembrava di essere entrati in un tunnel senza via d’uscita…alla fine x non arrivare alle solite e ripetitive discussioni, ho dovuto far finta di niente, assecondarla…mi chiedeva le cose piu’ volte nella stessa giornata…tirando fuori discorsi senza senso…ho creduto davvero di non farcela…e non sapere dove aggrapparsi…nessuno ha capito bene, eccetto i suoi genitori che pero’ vivono a Firenze…tanti inutili discorsi, ma servivono i fatti, serviva una mano…affanculo…Ora una ragazza che gia’ conoscevo, Sabrina, le sta’ molto vicino, il Buddhismo poi, le accomuna ed io posso tirare un po’ il fiato…