Genova 2010

…”….Allora mi chiede, luca, ti piacciono questi posti?…”…Siamo andando a Varzi, un paesino ad una 40ina di km da Voghera, dove lui dovrebbe andare a dirigere un centro benessere…”…Belli, niente da dire, rispondo…ma…siamo a metà ottobre e ci sono meno di 10 gradi, un cielo grigio e tanta nebbia…se si tratta di venire x qualche extra, vengo volentieri…ma stare qui tutto l’anno…non me la sento…x tornare a casa in inverno mi ci vuole il gatto delle nevi…la nebbia mi piace ma x fare le foto…comunque ci pensero’…”….Apollo invece si gode gli ampi spazi, i prati, dove vicino all’agriturismo corrono decine di cavalli….Ce n’è uno con un occhio chiaro, azzurro come il mare…sul quale cade una lunga treccia bionda, quasi bianca…Finalmente dopo quasi una settimana che sono a Genova, vedrò luca suonare in un posto serio, e non nella hall di un hotel, dove sicuramente tirerà fuori tutta la sua energia…La serata parte tranquilla, mangio con luca e la cantante, Michela, piccolina, ma con una voce da paura…verso la mezzanotte arrivano quelli che si passano il dito sotto il naso, a far vedere che anche loro, pippano…poveri cretini…se pippi veramente non ti vuoi far sgamare…non hai capito un cazzo…Luca si scatena, la cantante pure ed io non faccio altro che fotografare, dal palco, sotto, dietro…quando applaudono sono affianco loro e quasi quasi questi applausi li sento anche miei anche se non c’entro un cazzo, ma la cosa mi diverte e continuo a scattare…mi bevo un paio di birre, qualche cubalibre e mi scateno un po’…le ultime due wodka lemon mi danno la mazzata finale…ne avevo bisogno, anche xchè avrei dovuto lavorare in hotel all’Elba, ma i proprietari hanno preferito chiamare qualcun altro che costa meno di me x questi extra di ottobre…che bella riconoscenza dopo il culo della stagione…affanculo…troveranno di meglio in futuro…luca mi porta via sorridendo, io continuo a cantargli nell’orecchio Purple rain, fino sotto casa….

Elba

Alla stanza mortuaria ci siamo tutti…Andrea, Paolo, Beppe, Sabrina, Carlo, Elena, Riccardo, Barbara, Dona, Simo, Bob, Mauro, Marco, Michele, Davide, Sergio, Claudio, Teresa, Lara, Massimo, Libertario, il fido Apollo, i fratelli, la mamma, la sorella e tanti altri che non sto’ a scrivere, solo x paura di dimenticarne il nome…Paolo crolla un bambino, non riesce a trattenere le lacrime che asciuga con una vecchia t-shirt del lavoro…gli passa la mano sulla fronte, lo accarezza, continuando a piangere…”…Al bar, dice, abbiamo leticato Martedì…il Giovedì eravamo a bere insieme un’altra volta…abbiamo perso un grande amico…”…Eppure eravamo quasi rivali quando frequentavamo gruppi diversi…noi, quelli della spiaggia delle ghiaie e loro che invece si ritrovavano in una sala giochi del porto…i funky one…”…Quanto fumo vi abbiamo venduto…”…aveva ragione, anche xchè del nostro di gruppo, eravamo in pochi a farsi le canne, tant’è che quasi quasi ci guardavamo male…era come aver formato un piccolo gruppo dentro quello più grande….Poi quando l’età, le donne, gli amori, i lavori, i soldi, il potere, sciolgono queste meravigliose unioni giovanili, piene di sogni e di speranze, allora non rimane che qualche bar a far di ritrovo x tirara giù una birra con un vecchio amico, anche se tanti finiscono poi x frequentare il bar dove bisogna mettersi in vista, dove ci sono un certo tipo di persone…che contano…che contino sto’ cazzo…affanculo…Metto un cd di vasco accanto al braccio destro di Dimitri, Beppe lascia una foto di loro appena vent’enni, qualcun’altro una lettera, un rosario, una rosa rossa…anche Teresa crolla, piange, gli passa la mano sul viso…”…Non è possibile dice…sabato sera abbiamo cenato insieme…e domenica…”…eppure anche l’impossibile diventa inevitabilmente possibile, la morte non fà sconti a nessuno…siamo solo noi che si continua a vivere da immortali…solo lo spirito è eterno, la vita è un semplice soffio…La mattina successiva, Dimitri parte x l’ultimo viaggio e prima di mezzogiorno viene cremato…good by….dimi…

Elba

Dormo come i neonati…un’oretta, due, dopo la poppata…la mattina, il pomeriggio e quando riesco, la notte, dopo che sono rientrati tutti in hotel…quando poi, capitano due stronzi di Americani, che da ubriachi non riescono a trovare la via di casa, perdi anche quel poco che la notte puo’ regalarti…La cosa buffa è stata, che continuavano a chiamarmi senza sapere dove fossero esattamente….”…How can I give you some help if you don’t know where exactly are you… “…..rispondevo loro dopo l’ennesima telefonata…”…..I loro fuck si sprecavano fra una telefonata e l’altra, ma devi comunque essere completamente ubriaco, se dalle 2,30 della mattina, riesci a trovare la prima indicazione utile alle 5,30, appena poco prima dell’alba…forse sarà stata la prima luce della mattina a dar loro una mano…Dapprima mi avevano chiamato dicendo che non riuscivano più a trovare l’auto, poi con l’aiuto di un taxista che pensavo li riportasse indietro, sono ripartiti….Neanche 15 minuti e chiamano…”….We cannot find the hotel…we are fucking lost…”….”….Where are you?…rispondevo…”….”…We don’t know…we are fucking lost…”….E via così x altre 5, 6 telefonate…Affanculo…ma come cazzo fate a non trovare neanche un cartello dove ovviamente non ci sia scritto…senso unico….Altri venti minuti e chiamano ancora…Sento lei piangere.. e dire…”….I just wanna go home…I’m sick and tired…please…”….”…Please sta’ minchia….ma come cazzo faccio ad aiutarvi se non so’ dove siete?….gia’ mi girano i coglioni a stare attaccato al telefono x tutta la notte con due deficienti come voi…ed avete il coraggio pure di lamentarvi…”….Comunque dopo circa 20 telefonate e dopo aver avuto la prima indicazione utile, sono riuscito a guidarli telefonicamente fino all’hotel….Ho aspettato loro sorridendo, con la chiave della camera in mano…Lo yankee invece è sceso di macchina visibilmente incazzato, come se fosse colpa mia, chiedendo di voler partire appena possibile…”…I just wanna check out and go…dice…At what time is the first ferry?…”….”…Well, rispondo…there is one in one hour time… if you don’t take more than 3 hours to reach the town…”….Mi guarda storto, mentre la ragazza in uno storpiato Italiano, dice…grassie….almeno quello…

Elba

Il bacio di Giuda…E’ così, oramai da anni, e succede puntualmente quando ci vediamo….Eppure, abbiamo gestito insieme un locale sul mare, x un paio di stagioni….Lui ovviamente era il più bravo ed io, il solito umile cretino non potevo certamente, contraddirlo…Era l’estate del 1992, appena tornato da Londra, mi buttai in societa’ con colui che era nato e cresciuto nella mia stessa via…una volta si diceva…un amico…mi offrì il 50% delle quote x una somma di circa 15.000 euro…Si partì molto  decisi e con tanta voglia di far bene…anzi forse troppo, tanto che i commercianti della zona iniziarono a parlare e sparlare del nostro locale…Basti pensare che ai primi giorni di luglio, avevamo gia’ pagato tutta la nostra gestione…con una prospettiva più che rosea, dato che avevamo davanti, i due mesi migliori della stagione estiva…Dopodichè iniziarono i guai…E che guai…Subimmo ripetute visite dall’ Usl di zona…a pranzo, a cena, durante la preparazione…controllavano di tutto…dalla cucina, dove ci obbligarono a cambiare un paio di mattonelle schigliate, non rotte x precisare…alla sala…al bagno, al magazzino…tirando fuori richieste assurde…di lavori non necessari che in genere vengono effettuati solo ad inizio o fine stagione…bastardi…La mazzata arrivo’ quando scoprimmo che il pizzaiolo aveva contratto la salmonella…Sebbene nessuno di noi, che mangiavamo tutto cio’ che finiva nei piatti dei clienti, dall’antipasto, ai primi e secondi di pesce, alla pizza, i dolci…avesse mai avuto nessun tipo di sintomo che facesse presagire cio’ che stava succedendo…

21 Febbraio 2010

Caro Alessandro, inseparabile e miglior amico d’infanzia, di scuola, d’adolescenza…proprio stamani ho trovato tua mamma x strada, che in lacrime mi ricordava, anche se non c’era bisogno, che ieri erano 20 anni esatti dalla tua scomparsa…il dolore più grande, diceva, è stato che nessuno dei vecchi amici si era più fatto sentire….che strano, pensavo… è più semplice dimenticare che ricordare…”…nessuno, capisci…tutti presi dal lavoro…dalle carriere…dai soldi…quando invece, una visita, un saluto, in fondo, non costano niente…un semplice fiore al cimitero mi riempirebbe il cuore di gioia…invece…”….Sante parole…ma che pena…Sei rimasto solo tu a ricordarlo, non hai scordato neppure il compleanno…diceva mentre mi stringeva la mano…What can I say…I shoul tell you so many things but I can not find the right one’s….for the others is better to say nothing in respect of your mother…I would have been too rude….I only wish that God bless you…dear Ale…

Onna – Aprile 2009

Il paese non esiste piu’…rimangono solo cumoli di macerie, polvere e le guardie forestali che bloccano le poche vie d’accesso, x pericolo di nuovi crolli e x qualche bastardo che vorrebbe rubare…Due meticci bianchi di piccola taglia, si aggirano tra quello che resta della loro casa…anche loro sono rimasti senza padrone e senza abitazione…Cercano un volto amico, acqua, cibo…sono spauriti, senza riferimento, si avvicinano x poi allontanarsi velocemente…Apollo abbaia e piange, sembra voglia chiamarli…ma loro divengono piu’ aggressivi, come se facessero la guardia a quel poco che resta…Si sente abbaiare da dietro il campo dove sono posizionate le tende, chissa’ se qualcuno avra’ del tempo da dedicare anche a loro…i cani sono i primi a sentire il pericolo, ma gli ultimi a ricevere aiuto…e poi, c’e’ una gran confusione qui’…si vedono solo divise che impartiscono ordini, i pompieri che iniziano a fare i sopralluoghi ed altri che mettono in moto le ruspe…c’e’ rimasto solamente da fare pulizia…i camion aspettano di essere caricati dalle macerie x poi ripartire…la protezione civile, instancabile, lavora senza sosta, continua a distribuire cibo e bevande, da un cartone sbuca il fiocco di qualche uovo al cioccolato, la Pasqua e’ dietro l’angolo…una bambina tiene stretta fra le braccia, una bambola, il pollice sinistro in bocca…mi fermo, vorrei fotografarla, ma rinuncio, mi limito a guardarla, a cercare di capire…capire xche’ in Italia si continua ad ingannare la povera gente…xche’, x qualche politico, assessore, sindaco si merda, corrotto fino all’osso del collo, si e’ continuato a costruire senza seguire le leggi antisismiche…tanto basta pagare x avere il nullaosta…affanculo, andatelo a dire a quella bambina e tutti gli altri bambini come lei, che si trovano senza piu’ la loro cameretta, i loro giocattoli, senza un fratello od una sorella o forse un genitore…che si trovano a dividere una tenda con altre 5, 6, persone…Giancarlo un ragazzo dell’ Aquila, dice…”…Non era x una Pasqua cosi’ che avremmo voluto sentire nominare l’ Abruzzo…”….