Londra 1990 parte ventunesima

Mii fermo un’ oretta al National Gallery. Il silenzio è i quadri mi rilassano, entro a mezzogiorno e ho tutto il tempo necessario. Al Mac trovo Carlo al solito posto così come George che però’ sembra abbastanza abbacchiato. Good morning George dico, no assistant this month….Yes risponde, but I will be next month for sure. I hope so rispondo, poi a me che cazzo me ne frega della sua carriera. Mi guarda e con una mano tira su un cestello pieno zeppo di patatine, mettendo in bella mostra il bicipite destro. Sti cazzi io non lo alzerei neanche con due mani, forse per questo mi lasciano ancora ai chicken nuggets, sono più leggeri. Carlo dico non ne posso più del Francese me lo trovo sempre in mezzo ai coglioni. Non hai capito è lì che vuole stare lui. Vaffanculo, tanto lo so mi conosco prima o poi lo massacro di legnate. Un dubbio risponde, è già una mezza certezza. Non credo neanche di avere dubbi. Poi dove vai, sotto i ponti e con l’altro Francese appresso. Il destino rispondo, trova sempre la sua strada. Cazzo stai migliorando e chi lo ha scritto questa massima? Boh l’ho letta da qualche parte forse in metro. Virgilio amico mio Virgilio. Chi è è, io sono al limite. Pensaci bene ma se lo picchi lascialo in terra, fai lo zaino e cambia subito zona. Alle otto torno a casa e me lo trovo sulla porta. Bonsoir, Luca vou le vou un bier, una cigarette? No merci rispondo, je suis fatigue. Je voundrais manger qualque coisa e apres je vondrreais dormir. Si avvicina e mi mette la sua mano in mezzo alle mie gambe. Lo guardo fisso, tolgo la mano e lo scaravento più avanti, lui inciampa su un tavolo da fumo, casca e rimane incastrato fra il tavolo ed una panca di legno. Trema dalla paura, la pancia gli esce dalla maglietta come un’enorme mozzarella. Lo guardo dall’alto verso il basso…you fucking bastard man, demain je vais and don’t fucking call the Police or I will kill you. Continua a tremare mettendosi le dita di una mano vicine alle labbra. No, no I don’t call the Police but tomorrow you out. Ok ok fucking bastard and don’t fucking touch me anymore. Vado in camera stappo una birra ed inizio ad urlare Cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo tiro un cazzotto alla porta dell’armadio che menomale tiene altrimenti c’è da pagare anche quella. Bevo un’altra birra, esco, passando vedo lui che sta rassettando la stanzetta, appena mi vede si volta dall’altra parte. Mi dirigo a piedi verso Paddington dove ho visto su un giornale che regalano all’uscita della metro che ci sono alberghi che fanno anche prezzi settimanali. Il primo mi spara 100 sterline, vado in altri e si scende fino a 80. L’ultimo sembra un edificio di un film di terrore, avrà si e no mezza stella. Entro, non c’è nessuno inizio a sbattere la mano sul campanello che è posizionato su una specie di reception. Il drin drin di sente dalla strada. Esce un vecchio con i capelli bianchi e unti, lunghi baffi che alla fine diventano gialli forse a coprire i pochi denti rimasti. How much for a double room weekly? Lui spara 60…I will give you 50 come on man I run out of money. Gli esercizi del Cinese cominciano a funzionare. Lui forse impaurito per il mio ingresso o forse perché mi vede incazzato nero, accetta. From tonight chiede. No from tomorrow morning. Butto 50 pounds sul banco, mi da una ricevuta e vado, non lascio e lui non chiede neanche i documenti. Mi infilo in un pub e tiro giù due pinte, più veloce di un Inglese che mi è accanto . Anche qui sono migliorato.

Londra 1990 parte ventunesimaultima modifica: 2021-04-17T17:02:25+02:00da apoloo1
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