Londra 1989 parte quarta

Carlo dico, metti questi cazzo di hamburger un po’ più in alto che ieri mi sono smerdato fino alla clavicola per trovarli. Vorrei risponde, ma questi bastardi ci stanno addosso, lo sanno che trafughiamo qualcosa, vedrai qualche volta ti faranno aprire il sacco, solo che loro con le loro camicine perfettamente stirate non arrivano a guardare oltre la metà , così noi glielo tiriamo nel culo, se ci beccano siamo fottuti, out. Mica cazzo vuoi vivere con il loro lunch e quel che resta della paga. Quanto paghi di affitto? 40 pounds rispondo, 10 di metro, la spesa diciamo una trentina, Corn flakes, latte, uova, burro, marmellata, pancarrè, qualche birra, un pezzo di quel cheddar cheese che è giallo come il catarro, ma dove cazzo lo fanno? Non lo so risponde, ma è buono e costa poco, lo mangiano tutti. L’olio è già fuori budget. 80 sterline, qui se va bene e ti spacchi il culo arrivi a 120 a settimana pulite, ne rimangono 40 meno di 6 sterline al giorno, se entri in pub è finita. Per ora li ho visti da fuori rispondo, appena ci pagano però una birra te la offro io. L’olio nella friggitrice bolle, i nuggets cominciano a salire, li scolo e li passo dietro dove un mezzo cinese, l’altra metà nessuno sa da dove viene, aspetta con un vassoio di plastica per asciugarli un po’ e passarli davanti vicino alle casse. È l’una, ogni cassa, sono 15, ha una fila minimo di dieci persone e altrettante entrano per ordinare. Una fabbrica porca troia ma come è dico, Mangiano tutti i giorni questa merda? La cucina per gli Inglesi risponde Carlo è come la fica per Renato Zero. Hai visto il Cinese dice, è come un cane, non apre mai bocca e fa tutto quello che gli chiedi, vive qui dietro fra Oxford street e Soho, mi ci ha portato una volta, saranno dieci in 30 metri quadri, hanno anche una puttana con loro che lavora di giorno, se vuoi con lo sconto ti fa 40 pounds…e poi? Chi mangia rispondo, meglio continuare con le seghe molto più sane ed economiche. Dove stai, mi chiede Carlo mentre moccola con un hamburger di pesce che non si stacca dal cestello. 4 fermate di metro da qui rispondo, come zona niente male ma siamo tre in 40 metri, tre lettini, tre armadi, in piano cottura, niente tv e niente radio. Beh 40 metri sempre meglio del Cinese risponde Carlo. Il problema dico che è come le barzellette, siamo io un Francese e un Tedesco e nessuno di noi parla Inglese, un mese e mezzo che dialoghiamo come gli Indigeni. Il Francese poi dopo la seconda canna inizia a parlare con il Tedesco, lui in francese e l’altro in tedesco. Jean Ive gli dico alor tu parle Alemagne? E lui no ma neanche lui parla francese. Passano un’ora a parlarsi con due lingue sconosciute e pure si incazzano. Lo sfogo della giornata dice Carlo, sai dice, sempre con un calma Tibetana, talvolta ci si capisce anche con lo sguardo, la mente ha grossi poteri basta saperli mettere in moto. Uno dei più grossi problemi delle coppie di oggi continua. Trovare due persone che hanno un feeling di testa è quasi impossibile. Si cerca sempre e ci si perde in altro, tutto con il tempo sbiadisce, la bellezza, il sesso, l’attrazione ma se c’è armonia mentale reciproca allora regnerà solo la felicità. L’attrazione mentale è sempre più forte di quella fisica. Di una mente non ti liberi neanche quando chiudi gli occhi. Trovati una donna con la quale puoi ridere sempre dalla mattina alla sera , poco importa se non è la più bella, la bellezza risiede nell’anima. Non è facile rispondo, io poi sono ancora giovane, non è che avuto così tante esperienze, anche se a dir la verità molte donne le trovo vuote, il feeling mentale però se lo dici te ci credo, parli quasi da Maestro. Ho studiato ed esercitato meditazione, ti ripeto la mente ha grossi poteri siamo noi che ci perdiamo in altro. Leggi, studia e viaggia, vedrai non troverai menti che offuscheranno la tua, tu sarai sempre un gradino più in alto, non voglio dire superiore perché nessuno è superiore all’altro, siamo tutti uguali ma bisogna imparare a guardarsi dentro. Intanto uno dei manager, alto, di colore e fisico da pugile, si avvicina esortando un come on fucking Italians move your ass. Hai visto dico, come ci tratta cioccolatino, poi i razzisti siamo noi. Si avvicina ancora e prende un pezzetto di pollo che divora come un leone della Savana. Mi guarda e ammicca un mezzo sorriso. Il mio invece di sorriso è a denti stretti. Carlo che lo conosce meglio gli passa pure in pezzo dì hamburger di pesce che divora allo stessa maniera per poi tornare nella postazione più avanzata. Ammazza Carlo questo magna dico. Lui può, risponde.

Londra 1989 parte quartaultima modifica: 2021-03-30T23:04:33+02:00da apoloo1
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