Elba

Ventitrè anni oggi cara sorellona Giuliana….Ero in Australia quel 6 dicembre del ’95, al nord, Cairns….faceva un caldo bestiale, appena uscivi dalla camera dell’ostello senza aria condizionata, sembrava di stare davanti ad un forno delle pizze, sudavi anche cacando….telefonai a casa se non sbaglio il giorno dopo, tu come sempre non facevi mai sapere niente di te e lo hai fatto fino alla fine…me lo disse mamma in lacrime, fu Augustin che faceva da ponte dalla Spagna, a riferire….colui che un anno e mezzo prima ti venne a riprendere a casa nostra….un pazzo mai visto….L’ HIV diceva è tutta un’invenzione dei medici….io sempre sesso non protetto con tua hermana e non ho niente….infatti ad oggi ha un’altra donna e due splendidi figli….Mi avevi chiamato da Siviglia con il desiderio di morire a casa…se non sbaglio ho descritto il tutto nel maggio/giugno 2008….andata e ritorno in meno di 5 giorni con un mandato di arresto internazionale che ti pendeva sulla testa….peccato che a me e al Bob lo dichiarasti all’arrivo con la frontiera Francese…nel viaggio ti innamorasti di una canzone dei Mau Mau, soprattutto dopo lo stop a Barcellona per prendere qualche migliaio di pesetas di fumo…….rende rende rende…cantavano….anduma a rende gli onur a cu le cose…e poi altro che distorcerei malamente visto che era in puro dialetto Torinese….Alla prima canna dopo il tuo turno, nessuno di noi due aveva il coraggio di allungare la mano x riprenderla….io facevo finta di essere preso dal traffico, il Bob guardava vagamente dal finestrino….Sta a te gli dicevo….e lui….no vai pure…no vai te….Fu Giuliana che sorridendo disse….Stupidi non si prende l’Aids con la saliva….non dovete aver paura…..Un conto è dirlo, un conto è trovarsi a fumare con un malato terminale….Ci si guardò….vaffanculo come sempre e via….Giuliana rollava, accendeva e passava, ma sopratutto parlava, raccontava di tutto…..Rende rende rende….reina reina reina…..anduma a rende gli onur…fu la canzone più ascoltata durante i 2500 km di viaggio….Arrivasti cadavere ma ancora in tempo per l’ennesimo tentato suicidio e appena tornarono le forze ripartisti come se niente fosse….incredibile….ma almeno là eri libera, nessuno sapeva e nessuno ti avrebbe cercato….qui era impossibile non sapere….Rende rende rende…anche se Zardo era la mia preferita….forse più triste…ma splendida….ora mi viene…Ratatoj si chiamava dall’album Bass Paradis….reina reina reina reina….

Elba

Osserva ogni mio movimento mentre sto facendo colazione. Aspetta seduta ed immobile che le lanci il solito pezzetto di pane con la stessa attenzione che avrebbe una qualsiasi altra persona alla quale stai per lanciare una banconota da 500 euro. Le verso un po’ di latte nella ciotola dove però arriva sempre prima il gatto, lei mi guarda sperando che sia io a liberarla dall intruso, troppo buona per riuscire a farlo da sola, un mix di bontà e fedeltà infinita. Ha perso la agilità degli anni migliori, ma appena ma avvicino alla porta è pronta per uscire. La guardo e le dico….che vuoi, che vuoi vecchia…vado da solo…scodinzola velocemente aspettando una mia decisione e quando muovo la testa e le dico andiamo cane, si avvia a fatica ma contenta verso la macchina.