Uomo no – Renato Zero

Spirali, di fumo
Nell’ombra di una stanza
L’insegui con gli occhi
Fiutando la speranza
L’anno del mai
Comincia per te
Fuggi dal mondo
Che mondo non è
La strada, più breve
Dimenticare chi sei tu!
Dormire
Per un po’
E sognare di esistere
Se non hai
Non hai più
Un motivo per vivere

Uomo, no!
Il buio, no!
Perché, figlio della luce sei!
Perché ali per volare hai
Perché ritrovarti un giorno puoi
Lascia ai mercanti, senza Dio
quell’oncia in più d’oblio
Sicari Vampiri
Di cui, non puoi far senza
Si vende
La morte
A un grammo la coscienza!
L’anno del mai
Sta certo, verrà!
E una manciata
Di terra cadrà
Uomo, no!
Il buio, no!

Perché, tu non guardi intorno a te?
Perché, una mano tesa ancora c’è
Perché, muori schiavo, ed eri un re?
Anima, non gettarti via
Vivi la tua poesia!


 

Fernando Pessoa

Le mie sono riflessioni occasionali e superflue. Mi secca addirittura proporle. Ma esse non tolgono nulla al valore dell’uomo; né migliorano l’espressione del suo corpo. Ma in realtà niente altera niente, e ciò che diciamo o facciamo sfiora soltanto la cima dei monti nelle cui valli dormono le cose.

Fernado Pessoa

Le mie sono riflessioni occasionali e superflue. Mi secca addirittura proporle. Ma esse non tolgono nulla al valore dell’uomo; né migliorano l’espressione del suo corpo. Ma in realtà niente altera niente, e ciò che diciamo o facciamo sfiora soltanto la cima dei monti nelle cui valli dormono le cose.

Elba 2006

Aiuto mia mamma a tirarsi su le mutande. In questi ultimi giorni ha perso tutto il pudore che si è portata dietro nei suoi 73 anni…”….Ammazza che cosce che hai….le dico….bella topona…”….”….Hai le stesse mani di tuo babbo, risponde, se lui fossse ancora vivo, ti avrei evitato tutte queste noie…”….”…Ma che noie e noie…ora ti spalmo anche un pò di crema sulle gambe, così domani all’ospedale, magari fai colpo su qualche dottore….”…”….Il colpo ci vorrebbe a te…ma in testa….dice…ho amato solo tuo babbo nella mia vita, il primo e l’unico, mica come ora che vi scambiate come le figurine…”…Mi guarda e scuote la testa, si lascia scivolare sul cuscino, sospirando qualcosa….le sistemo le gambe, leggermente gonfie e rimbocco il letto, lascio un bicchier d’acqua sul comodino e le do la buonanotte. Un’ altra giornata è volata via. Apollo fuori si gode la calda serata di metà novembre, la luna è calante, come il mio stato d’animo…Alzo lo stereo, un cd di Ivano Fossati di circa 20 anni fa…i ricordi si impossessano di me…nonostante tutto penso…ascolto…immagino…sogno…e credo di sentirmi migliore rispetto a quei tempi….se solo bastasse credere…

Chianti

Dopo aver affrontato a muso duro lo chef ed avergli detto che fra di noi non c’è mai stato feeling, e che mai ci sarà, ma essendo un uomo di merda, non ha mai avuto neanche il coraggio di ammetterlo…che è un falso, un ipocrita, come tanti della sua categoria, che non vale un cazzo, che ha cercato invano di affibbiarmi colpe non mie, che ha inventato, ancora invano, scuse fin troppo irreali su cose mai successe fra noi…dopo che lo accolto, come sempre ho fatto in passato con tutti, a braccia aperte…si è addirittura attaccato a qualche vecchia comanda, dicendo che le mie richieste lo mettevano nei casini, dimostrando in pieno tutta la sua falsità…ebbene…è come essersi dati la zappa sui piedi…ho sbagliato io…ho sbagliato ad affrontarlo così duramente davanti a tutti, boss compreso…non ha fatto una gran bella figura e di sicuro farà di tutto x farmi allontanare…forse avrei dovuto solo aspettarlo fuori e gonfiarlo di legnate…si perdona tutto…ma non i falsi…non chi ti parla davanti in un modo e dietro in altro…si può criticare qualche comportamento altrui…ma non sparlare ed inventare…gente così non la sopporto e non deve far parte della mia vita…ovviamente il tutto a discapito mio…come un boomerang…non credo che il lavoro duri a lungo…un cameriere lo si trova sempre…uno chef no…e loro, pezzi di merda ci marciano sopra…dovunque vadano…e non sempre possiamo abbassare al testa e far finta di niente…